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Originariamente Scritto da
streetTux
un atteggiamento un tantino più costruttivo sarebbe auspicabile.
l'articolo si comprende bene come pure il report “Time to Deliver” che è disponibile a tutti per la consultazione.
è chiaro che ad ora sono tutte supposizioni su potenziali rischi, ma che il segnalare in modo esplicito cibi con consistente contenuto di sale come pericolosi per la salute si possa rivelare dannoso per molti prodotti gastronomici italiani non è certo una cazzata.
Si spera di no... Ma. Del resto si è sempre acconsentito alla vendita di prodotti alimentari contraffatti facendo credere che sono italiani.. Probabilmente non interessa, o non fa comodo, difenderli.... Fa molto più comodo vendere cacca contraffatta
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beh quello starebbe a noi.
mi rompe parecchio il belino vedere a giro per il mondo stupri all'immagine dei nostri prodotti e/o al made in Italy (i vari parmigiani fasulli, le "lasagne alla bolognessa" e via dicendo) ma finché in Europa ci si manda gente come Borghezio e Salvini (due nomi a caso ma il curriculum degli altri è più o meno quello) si capisce che non si può avere chissà che competenza e voce grossa quando serve.
nello specifico mi permetto un appunto.. io son sempre stato convinto di una cosa: non sappiamo valorizzarci nemmeno noi stessi in Italia.
quante volte mi è capitato di vedere il tedesco (per definizione ignorante come la merda in fatto alimentare) mangiarsi la pizza con il cappuccino, o la pasta con la bistecca contemporaneamente.. credo che noi, come italiani, in questo caso specifico i ristoratori quindi, dovremmo rifiutarci di accontentare simili vergognose richieste, proprio per tutelare sempre la nostra cultura e il nostro prodotto.
non lo facciamo già a quei livelli, figurarsi poi.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
jamex
Si spera di no... Ma. Del resto si è sempre acconsentito alla vendita di prodotti alimentari contraffatti facendo credere che sono italiani.. Probabilmente non interessa, o non fa comodo, difenderli.... Fa molto più comodo vendere cacca contraffatta
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i famosi parmesan e parma ham?
quelli li vendono perche non vi sono(CETA/TTIP anyone?) accordi commerciali bilaterali sul riconoscimento dei marchi , il fatto che una cosa si sia sempre fatta e' un po una foglia di fico per nascondere la minchia di siffredi, anche i lemmings si dice abbiano sempre fatto cosi' e si so quasi estinti
giacomi' e basta con questo vittimismo
Citazione:
Originariamente Scritto da
streetTux
beh quello starebbe a noi.
mi rompe parecchio il belino vedere a giro per il mondo stupri all'immagine dei nostri prodotti e/o al made in Italy (i vari parmigiani fasulli, le "lasagne alla bolognessa" e via dicendo) ma finché in Europa ci si manda gente come Borghezio e Salvini (due nomi a caso ma il curriculum degli altri è più o meno quello) si capisce che non si può avere chissà che competenza e voce grossa quando serve.
nello specifico mi permetto un appunto.. io son sempre stato convinto di una cosa: non sappiamo valorizzarci nemmeno noi stessi in Italia.
quante volte mi è capitato di vedere il tedesco (per definizione ignorante come la merda in fatto alimentare) mangiarsi la pizza con il cappuccino, o la pasta con la bistecca contemporaneamente.. credo che noi, come italiani, in questo caso specifico i ristoratori quindi, dovremmo rifiutarci di accontentare simili vergognose richieste, proprio per tutelare sempre la nostra cultura e il nostro prodotto.
non lo facciamo già a quei livelli, figurarsi poi.
only 2 words
CETA and TTIP
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in che modo queste 2 words sanno giustificare la "vera pizza made in Italy" nelle vie di Praga fatta da un afghano su ristorante gestito da russi?
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posso fare il cazzo che vogliono,un italiano mangerà sempre da italiano ,nel resto del mondo possono ingozzarsi delle porcherie che preferiscono,made in Italy for ever
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Rebel County
i famosi parmesan e parma ham?
quelli li vendono perche non vi sono(CETA/TTIP anyone?) accordi commerciali bilaterali sul riconoscimento dei marchi , il fatto che una cosa si sia sempre fatta e' un po una foglia di fico per nascondere la minchia di siffredi, anche i lemmings si dice abbiano sempre fatto cosi' e si so quasi estinti
giacomi' e basta con questo vittimismo
only 2 words
CETA and TTIP
Un c'ho capito un cazzo.. Però mi sa che abbiamo una definizione diversa di vittimismo
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All 'oms hanno i condizionatori rotti , c'è da capirli poverini , poi i giornalisti italici fanno il resto , e l'italiano medio trentenne (ma non bambinetto) si scarda per poco.
:w00t:
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e ora che si è aggiunto l'intervento inutile del troll di turno anche questo thread è completo :w00t:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
streetTux
in che modo queste 2 words sanno giustificare la "vera pizza made in Italy" nelle vie di Praga fatta da un afghano su ristorante gestito da russi?
e che ci azzecca Praga col CETA e con il TTIP, che sono transcontinentali :biggrin3:
questi due accordi ti garantiscono una volta per tutte che i marchi IGP/DOC/IGT/DOCG e chi piu ne ha piu ne metta siano riconosciuti e tutelati ma soprattutto chi produce un prodotto simile e ne vorra utilizzare il nome dovra rispettare determinati parametri, indicarne la provenienza e pagare le royalties, invece oggi se vai da Winnie Dixie di New Tampa il parmesan dell'oklahoma fa la sua bella figura in posa sugli scaffali
l'esempio della pizza e' sbagliato, perche anche se riconosciuta con certificato STG,che è un marchio comunitario privo di relazione con il territorio: né i prodotti STG nè le materie prime da cui sono ricavati devono necessariamente essere prodotti nel luogo di origine.
per esempio
Gli ingredienti della pizza napoletana STG devono essere acqua, farina di grano tenero 00, con l’eventuale aggiunta di farina 0, lievito di birra, acqua naturale, pomodori pelati e/o pomodorini freschi, sale e olio di oliva extra vergine.
L’impasto, che deve riposare per 2 ore e che deve essere successivamente lavorato solo a mano, deve essere sottoposto ad una seconda fase di lievitazione per 4/6 ore.
Lo spessore della pasta non deve superare gli 0,3 cm e ai bordi 1-2 cm.
La cottura deve avvenire in forno a legna e una volta cotta deve essere consumata immediatamente. Le pizze per asporto non possono quindi mai essere STG!
quindi che sia fatta a praga o a Ulan Bator o a Asuncion da un Honduregno o da un rohingia utilizzando mozzarella fatta con latte di Yak e pomodori cinesi con olio d'oliva indonesiano, non centra una fava
o vuoi dirmi che il mio pizzaiolo di fiducia qua a Cork ,che mezzo curdo mezzo siciliano che fa una pizza buonissima utilizzando farine importate, pomodori spagnoli e filante fatta con latte di mucca, sia una frode?
l'esempio corretto sarebbe stato il prodotto, per esempio se vuoi fare la mozzarella di bufala campana, la fai utilizzando latte di bufala o comprandoti le bufale, come ha fatto un agricoltore del luogo che ha comprato 30 bufale e le ha importate iniziando a produrre mozzarella di bufala campana... a Cork
Citazione:
Originariamente Scritto da
jamex
Un c'ho capito un cazzo.. Però mi sa che abbiamo una definizione diversa di vittimismo
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il fatto che pare ce l'abbiano sempre con noi quando invece potrebbe non essere cosi?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Rebel County
e che ci azzecca Praga col CETA e con il TTIP, che sono transcontinentali :biggrin3:
questi due accordi ti garantiscono una volta per tutte che i marchi IGP/DOC/IGT/DOCG e chi piu ne ha piu ne metta siano riconosciuti e tutelati ma soprattutto chi produce un prodotto simile e ne vorra utilizzare il nome dovra rispettare determinati parametri, indicarne la provenienza e pagare le royalties, invece oggi se vai da Winnie Dixie il parmesan dell'oklahoma fa la sua bella figura in posa sugli scaffali
l'esempio della pizza e' sbagliato, perche anche se riconosciuta con certificato STG,che è un marchio comunitario privo di relazione con il territorio: né i prodotti STG nè le materie prime da cui sono ricavati devono necessariamente essere prodotti nel luogo di origine.
per esempio
Gli ingredienti della pizza napoletana STG devono essere acqua, farina di grano tenero 00, con l’eventuale aggiunta di farina 0, lievito di birra, acqua naturale, pomodori pelati e/o pomodorini freschi, sale e olio di oliva extra vergine.
L’impasto, che deve riposare per 2 ore e che deve essere successivamente lavorato solo a mano, deve essere sottoposto ad una seconda fase di lievitazione per 4/6 ore.
Lo spessore della pasta non deve superare gli 0,3 cm e ai bordi 1-2 cm.
La cottura deve avvenire in forno a legna e una volta cotta deve essere consumata immediatamente. Le pizze per asporto non possono quindi mai essere STG!
quindi che sia fatta a praga o a Ulan Bator o a Asuncion da un Honduregno o da un rohingia utilizzando mozzarella fatta con latte di Yak e pomodori cinesi con olio d'oliva indonesiano, non centra una fava
il fatto che pare ce l'abbiano sempre con noi quando invece potrebbe non essere cosi?
Sempre non è possibile.. Molto spesso è molto più giusto.. Ma Non è che che, secondo me, c'è l'hanno con noi ma semplicemente non contando un cazzo ci usano a piacimento
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