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Si, è davvero probabile che siano di provenienza indiana, e fin qui non ci sarebbe nulla di male.
Quello che non capisco è il target.
Una moto Triumph costa in genere di più di una moto “standard”, vuoi per immagine, vuoi per contenuti.
Il mercato è pieno di motorette del genere, italiane, indiane, cinesi, spagnole, thailandesi, indiane, austriache, taiwanesi, giapponesi e chi più ne ha più ne metta.
Ma chi le compra?
Forse sarebbe meglio puntare su cilindrate più elevate, magari al limite della guidabilità per i neopatentati, e cioè con 48cv (tipo Benelli TRK 502X).
Questi catorcetti 125cc a 4T (di tutti i costruttori) faticano a salire la rampa del garage…..
Se dirottassero questi investimenti sul miglioramento della assistenza, e soprattutto sullo sviluppo software dei modelli in essere (o di futura progettazione), sarebbe sicuramente molto meglio.
:oook:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Ale63
Non sono cinesi (a parte il fatto che non ci sarebbe niente di male) ma indiane, prodotte dalla Bajaj, che non ha a listino nessuna moto simile, quindi queste (stradale e scrambler) sono prodotte su specifiche Triumph, che d'altra parte produce da dieci anni in Thailandia senza che nessuno gridi allo scandalo. Secondo me fanno bene, vanno a coprire una fascia dove erano scoperti e dove tanti altri (Royal Enfield, Benelli, Mash, Fantic caballero) fanno buoni volumi di vendita
Scusa la domanda banale per voi ma non per me, tutte sono prodotte in thailandia? premesso che poco cambia secondo me, ma è puramente curiosità, loro comunque vanno fieri dell'ampliamento fatto in thailandia tanto da metterlo sul sito, però comunque scrivo anche che la produzione è rimasta pure in territorio inglese.
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quelle sono moto fatte per tutta la vita,,,, una volta che la hai acquistato poi no se la vendi più a nessuno.....
TONY le magnific
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Allegati: 1
Citazione:
Originariamente Scritto da
_sabba_
Si, è davvero probabile che siano di provenienza indiana, e fin qui non ci sarebbe nulla di male.
Quello che non capisco è il target.
Una moto Triumph costa in genere di più di una moto “standard”, vuoi per immagine, vuoi per contenuti.
Il mercato è pieno di motorette del genere, italiane, indiane, cinesi, spagnole, thailandesi, indiane, austriache, taiwanesi, giapponesi e chi più ne ha più ne metta.
Ma chi le compra?
Forse sarebbe meglio puntare su cilindrate più elevate, magari al limite della guidabilità per i neopatentati, e cioè con 48cv (tipo Benelli TRK 502X).
Questi catorcetti 125cc a 4T (di tutti i costruttori) faticano a salire la rampa del garage…..
Se dirottassero questi investimenti sul miglioramento della assistenza, e soprattutto sullo sviluppo software dei modelli in essere (o di futura progettazione), sarebbe sicuramente molto meglio.
:oook:
Non stiamo parlando di "catorcetti 125" ma di un 400 cc monocilindrico, declinato in versione stradale e in versione scrambler, e dalle prime foto non mi sembra fatta male. Se poi consideriamo che solo in Italia il Fantic caballero 500 nel 2021 ha venduto 1349 unità (la prima Triumph è ben dietro) e che soprattutto in molti paesi del sudest asiatico 400 cc è la cilindrata più diffusa, credo che Triumph, visto il blasone del marchio, possa tranquillamente affacciarsi verso un mondo per ora a lei sconosciuto con una buona probabilità di successo Allegato 276648
Citazione:
Originariamente Scritto da
Trevi
Scusa la domanda banale per voi ma non per me, tutte sono prodotte in thailandia? premesso che poco cambia secondo me, ma è puramente curiosità, loro comunque vanno fieri dell'ampliamento fatto in thailandia tanto da metterlo sul sito, però comunque scrivo anche che la produzione è rimasta pure in territorio inglese.
Tutte le modern-classic sono prodotte in Thailandia già dai precedenti modelli con raffreddamento ad aria, le altre non lo so
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Belle motozappe... ma non fan per me... :D
Citazione:
Originariamente Scritto da
_sabba_
Si, è davvero probabile che siano di provenienza indiana, e fin qui non ci sarebbe nulla di male.
Quello che non capisco è il target.
Una moto Triumph costa in genere di più di una moto “standard”, vuoi per immagine, vuoi per contenuti.
Il mercato è pieno di motorette del genere, italiane, indiane, cinesi, spagnole, thailandesi, indiane, austriache, taiwanesi, giapponesi e chi più ne ha più ne metta.
Ma chi le compra?
Forse sarebbe meglio puntare su cilindrate più elevate, magari al limite della guidabilità per i neopatentati, e cioè con 48cv (tipo Benelli TRK 502X).
Questi catorcetti 125cc a 4T (di tutti i costruttori) faticano a salire la rampa del garage…..
Se dirottassero questi investimenti sul miglioramento della assistenza, e soprattutto sullo sviluppo software dei modelli in essere (o di futura progettazione), sarebbe sicuramente molto meglio.
:oook:
Concordo, ma sicuramente si saranno fatti i loro calcoli prima di metterle in produzione, magari rosicchieranno un po di mercato visto il trend positivo di triumph..
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Il mercato delle monocilindriche di bassa potenza è già abbastanza saturo, e ci sono Case motociclistiche cino-italiane (come ad esempio Benelli e MotoMorini) che propongono mezzi del genere di qualità.
Può anche essere giusto per Triumph provare ad entrare in questo mercato, e magari i numeri gli danno ragione, ma per come la vedo io se una Brixston cinese mi costa qualcosina in meno di una Triumph indiana (ed è bella uguale), mi sa che prendo senza alcun dubbio la Brixston.
Tanto la tecnologia è più o meno la stessa.
:oook:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Trevi
Scusa la domanda banale per voi ma non per me, tutte sono prodotte in thailandia? premesso che poco cambia secondo me, ma è puramente curiosità, loro comunque vanno fieri dell'ampliamento fatto in thailandia tanto da metterlo sul sito, però comunque scrivo anche che la produzione è rimasta pure in territorio inglese.
Triumph assembla le sue moto finite indifferentemente in Inghilterra oppure in Thailandia, a seconda della convenienze logistiche e commerciali; dipendentemente dai modelli e dai periodi, in passato alcuni tipi di motocicletta sono state poi assemblate solo in una o l'altra locazione.
Le Modern Classics ad esempio sono state per anni finite solo in Thailandia, le 1050 invece solo in Inghilterra; a cavallo della Brexit pochi mesi fa assemblavano quasi tutte le moto per il mondo in Thailandia, da quest'anno invece le moto per UK ed EU verranno tutte o quasi dagli stabilimenti inglesi, che stanno ampliando con nuove linee; domani chissà.
Triumph va fiera dei suoi tre stabilimenti in Thailandia perché ci ha investito molto, lo fa da vent'anni, al fine di poter costruire le loro motociclette e non divenire, come altri produttori europei, dei soli assemblatori di parti realizzate da fornitori esterni.
Triumph ha fonderie e carpenterie per costruire telai e forcelloni sia in acciaio che lega leggera, produce i suoi basamenti, gli alberi motore ed altri componenti interni del propulsore, realizza i tubi di scarico, i serbatoi, ha linee di stampaggio per le parti in plastica, linee di verniciatura, linee di cromatura...
Anche in Inghilterra hanno comunque mantenuto linee di produzione, gli alberi motore ad esempio vengono tutti da lì, anche quelli per le moto assemblate in Thailandia.
Solo in un secondo momento hanno iniziato a sfruttare gli stabilimenti orientali anche per l'assemblaggio.
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Motivo per cui mi sono preso una moto di vent'anni fa. Volevo un pezzo made in UK perché aveva fascino.
Un downgrade così forte, che è giustificato dalle vendite, stona su un prodotto "di capriccio" come la moto.
Su marchi defunti come Benelli o Norton poteva andare bene, ma su un brand come Triumph non so che effetto avrà
Inviato dal mio M2006C3MNG utilizzando Tapatalk
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Doppiaeffe
Motivo per cui mi sono preso una moto di vent'anni fa. Volevo un pezzo made in UK perché aveva fascino.
Un downgrade così forte, che è giustificato dalle vendite, stona su un prodotto "di capriccio" come la moto.
Su marchi defunti come Benelli o Norton poteva andare bene, ma su un brand come Triumph non so che effetto avrà
Inviato dal mio M2006C3MNG utilizzando Tapatalk
Non mi sembra particolarmente un downgrade, visto l'alto livello di finiture (sempre a crescere) che hanno ottenuto in questi anni di produzione in Thailandia. A volte non è una mera questione di maggiori guadagni, ma da quello che ho notato (provando una Speed '08, comprandone una '13 e anno scorso un Tiger Alpine) è stato un costante miglioramento sia della qualità percepita che della resa effettiva dei mezzi stessi.
Tra l'altro, le selle comfort (come anche quelle STD immagino) sono della SHAD, azienda spagnola. I telai e borse della GIVI, le sospensioni WP. Quindi anche se tante cose le fanno in oriente, altri particolari sono europei
Ducati è un esempio di quello che dice Dennis. A Bologna assemblano le varie componenti che si fanno fare in giro per il mondo. Per il telaio delle vecchie Multistrada ad esempio avevano dato il mandato ad una azienda orientale, perché inferiore di qualche euro rispetto a quello che gli aveva prospettato Verliccchi. Stessa cosa per la distribuzione dei V4 Granturismo, un'azienda estera (polacca mi pare) aveva vinto il "bando" di fornitura per alcuni di questi particolari. Con il risultato che hanno dovuto richiamare tutte le prime vendute, per difformità proprio in questi componenti.
Quindi anche se Made in Italy, c'è più fumo negli occhi in chi compra Ducati come prodotto 100% italiano che in Triumph
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Alcune plastiche Ducati sanno di involtino primavera.
Non tutti gli alberi motore Ducati vengono dall’esterno, alcuni vendono prodotti a Borgo Panigale (mio nipote è in produzione), ma hanno “osato” con quelli della V4, con i risultati che tutti sanno (richiami di migliaia di moto).
Non tutte le ciambelle escono col buco, e quando parliamo di mezzi dal costo elevato, la situazione si ingarbuglia parecchio.
Per tornare a bomba, le nuove proposte Triumph saranno sicuramente al top di categoria, sia come qualità che come assemblaggio (i controlli in produzione sono molto rigidi), ma altrettanto sicuramente saranno le più costose.
Pagare molto una bellissima Tiger 1200 Explorer di ultima generazione ci sta (scoccia comunque, ma ci sta), spendere un fracasso di soldi per un bucchinammammete da 24 cavalli un po’ meno…
:laugh2: