Scusa! :wink_::biggrin3:
:blink: non è che hai preso alla lettera i discorsi sulla psilocibina nell'altro 3D?
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il tentativo di manipolare l'informazione non è una novità e viene attuato da tutti gli schieramenti
rieferimento ai vari ..Moore, Stigltz e Grillo
sempre riferito ai vari Moore, Stigltz e Grillo
sempre riferito ai vari Moore, Stigltz e Grillo
quindi direi di leggere bene e se non capisci chiedi pure
potresti anche esprimere le tue opinioni senza offendere (ed è la seconda volta che te lo dico), capisco che puo' non essere facile ma provaci.
;)
posso avere un'informazione?
occhio a non offendere con la sottocultura però
ste regole le ha scritte Biaggi?
Dove sarebbe l'offesa? Sottocultura forse? Mi spiace, ma non sono d'accordo: il termine (a volte si utilizza anche subcultura) indica gruppi sociali che si identificano in determinate istanze, credenze, stili di vita. E che, a partire dalla "Milano da bere", ad esempio, si sia innescato un meccanismo a cascata alquanto pernicioso in termini di, diciamo faciloneria più o meno opportunistica e/o qualunquistica, mi pare un punto di vista non del tutto confutabile. Poi uno può rigettare l'ipotesi, ma sentirsi offeso no: sarebbe un paradosso se si è scelto un determinato ambito di pensiero e stile di vita, non trovi? :wink_:
:rolleyes: non commento
Vorrei che qualcuno mi spiegasse perchè vi è la tendenza da parte di molti di leggere ogni cosa attraverso la lente dell'ideologia. Ogni questione viene tradotta ed adattata agli schemi della penosa lotta pseudopolitica. Di cosa è sintomo tutto questo?
Conosco significato di sottocultura cosi come il significato di ....una volta si temeva che fossero certe droghe a bruciare i neuroni, ora è dimostrabile che una certa sottocultura li brucia davvero.
il fatto che tu mi dia del bruciato in questo contesto è offensivo, non trovi?
;)
piuttosto che prendersela meglio farsela dare... :D
E' buona (anche perché alla fin fine era rivolta ad un buffo politologo con dei numeri :laugh2::laugh2::laugh2::laugh2::laugh2::laugh2:) :wink_:
Ehi, bello, cos'è che potrei dare? :mad:
:wink_::laugh2::laugh2::laugh2::laugh2::laugh2:
qualunque cosa sia dalla a me... :D
senza di voi cmq le mie giornate non sarebbero altrettanto divertonti... :D
non è colpa mia se Chomsky ha pubblicato diversi libri di POLITICACitazione:
Originariamente Scritto da Sfigatto;
se mi consenti, non condivido la sua ideologia mi tengo la mia:wink_:
guarda che sei più buffo tu, io almeno un mio pensiero ho cercato di articolarloCitazione:
Originariamente Scritto da kkk;
tu sei bravo solo agli insulti
scusate ho invertito le quotate , si capisce
Io tendo sempre ad esplorare tutte le tesi e non ho una mia ideologia. Per questo non mi piace chi liquida le idee del prossimo come frutto di interessato commercio. Mi sembra sintomo di scarsa intelligenza, prima ancora che di scarsa cultura. Mi rendo conto di essere fuori moda. Questo forum mi è stato abbastanza utile, per potermi meglio rendere conto di quanto sia diffusa questa usanza.
Perdona, ma appioppare a Chomsky etichette come marxista o statalista è quantomeno buffo! D'accordo che non sarà uno Stirner o un Novatore, d'accordo che la galassia anarchica ha tante varianti, correnti di pensiero e così via, ma considerarlo una sorta di travet socialdemocratico...beh...
E poi a me piace essere buffo, di quando in quando :biggrin3:
per me chi esprime il propio pensiero dietro un lauto compenso è un commerciante, è ben diverso rispettare le idee altrui al dover prendere come esempio chi commercia al dettaglio le proprie idee.
le rivoluzioni le fanno i morti di fame o mercenari pagati per rovesciare un governo, i primi avranno sempre il mio rispetto anche se di ideologia diversa,i secondi no.
;)
Non sono sicuro di avere capito quello che hai scritto. In ogni caso, ripeto, io non prendo ad esempio nessuno. Leggo un pò, parlo poco, ascolto molto, osservo molto. E mi sembra stupido parlare di uno come Chomsky nei termini sentiti qui. A prescindere.
Detto questo, mi avete un pò rotto i coglioni. Ciao.
Il primo argomento è molto interessante (al punto, secondo me, di meritare un 3D specifico). Sinteticamente, qua, pongo il problema di una teorica purezza contrapposta alla necessità di almeno un pasto al giorno. Mi pare se ne fossero accorti già alcuni sofisti che si facevano remunerare per le loro lezioni di filosofia. Intendiamoci, non intendo sposare una posizione o l'altra, chiedo qualche opinione (anche in un 3D specifico, ripeto) sul valore economico delle prestazioni intellettuali (e, di conseguenza, sulla loro indipendenza da un "padrone" o meno).
Ma no, i morti di fame son sempre stati solo la carne da cannone, la massa di manovra...è anche per questo che prediligo infinitamente la ribellione alla rivoluzione.
:wink_:
sono regole note in campo linguistico solo che se le dice CHOMSKY diventano slogan per condividere anche il suo pensiero politicoCitazione:
Originariamente Scritto da wolf_orso;
questo è un classica strumentalizzazione della scienza a fini politici
bravo Chomsky , ma và a cagar
oltretutto queste regole potevano essere valide quando non c'era internet
ma adesso mi spiegate che riscontro hanno nella realtà della comunicazione?
secondo Chomsky siamo tutti scientificamente stupidi ignoranti e analfabeti e succubi di un piano imperialista il cui scopo è mantenere ignorante la gente
cazzo vedo la trama dei film di 007
non saprei quanto centrano gli 007
ma direi che per quanto riguarda l'Italia gli si adatta perfettamente il "Piano di rinascita" della Loggia P2 di Licio Gelli di cui il Besconi deteneva la tessera di associato :rolleyes::tongue::wink_:
Programma - Piano di Rinascita - La Loggia P2
i numeri dispari sono la mission aziendale di mediaset
Scusa; cito te solo per comodità. Il tuo pensiero é infatti abbastanza diffuso.
Con tutto il rispetto (reale) per la tua opinione, vorrei però farti notare che asserire quello che dici tu é a sua volta una strategia di comunicazione "mirata" (e non mi riferisco a te).
Questo é lo stesso meccanismo con cui si é cercato di demolire le figure di Falcone, Borsellino, Sciascia, Saviano, ecc... per citarne solo alcuni, ai quali, quando cominciarono davvero a rompere le palle, si indirizzò l'accusa di essere diventati professionisti dell'antimafia e quindi di acquisire potere o arricchire attraverso la denuncia di quel fenomeno. Lo stesso accade con Saviano che si accusa di lucrare, pagato dalla Mondadori, sulla camorra e così via.
Io penso che a me non interessa proprio se chi predica bene, poi razzola male (ammesso che sia così comunque). Non me ne può fottere di meno, perché nulla toglie valore a quello che scrivono (sempre che io lo condivida).
E allora andiamoci piano a screditare così facilmente.
Mi pare che sia un'abitudine molto diffusa in questo periodo e si corre il pericolo che finisca con l'avere ragione solo chi ha più potenza mediatica da mettere in campo per formare un'opinione pubblica. Non mi pare molto tranquillizzante per un Paese sedicente democratico.
meno male che lavori all'università, complimenti per le risposte. Sii serio ogni tanto.
Beh non metterei sullo stesso piano Falcone e Saviano.Il primo è quello che fa senza apparire, l'altro non fa ma appare con quello che combatte la camorra, in realtà è lo strumento migliore dei politici sinistrorsi giustizialisti.. messo alla berlina per raccogliere voti.