Però bisogna anche vedere quanti se ne perdono dei propri e a chi vanno.
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Appunto...l'italia è come un treno che viaggia sul binario imposto "dall'europa" (fmi bce ecc)...se alle elezioni si rimpiazza l'attuale macchinista (enrico letta) con il nuovo macchinista renzi il treno rimane comunque sullo stesso binario...ragione per la quale finite le elezioni tra gli italiani ci sarà chi "ha vinto" e chi "ha perso" (in tipico stile calcistico) ma nella sostanza saremo come/peggio di oggi...
anche la scorsa volta bersani disse: mai con il giaguaro, aboliremo il porcellum, no agli F35 ecc...poi come era ovvio è successo il contrario...
il problema non sono loro che raccontano balle...il problema è che la gente ci crede...
https://www.youtube.com/watch?v=UQuL-QS8Cqg
5:50 :laugh2:
Dopo gli slogan, le battute e le ospitate, cosa resta della Leopolda, la convention di tre giorni di Matteo Renzi? Visto che il sindaco di Firenze è proiettato verso la segreteria del Partito democratico e, un domani non lontano, verso Palazzo Chigi, vale la pena raccontare quale sia il suo programma economico. Non è facile, perché a parole Renzi è più generoso con le immagini evocative che con i numeri. Ma ci sono ormai diverse fonti per capire in che direzione si muove: il discorso conclusivo della Leopolda, la puntata di Otto e mezzo di venerdì, il documento congressuale “Cambiare verso” con cui si candida alla segreteria, l’intervista al Corriere della Sera del 18 ottobre e, soprattutto, i materiali preparati dal deputato Pd Yoram Gutgeld, cervello economico del renzismo che coordina la rete di consulenti che stanno dando il proprio contributo alla elaborazione di una linea economica definita. Tra un paio di settimane il programma di Gutgeld, ex consulente aziendale della McKinsey, diventerà un libro, di cui si parlerà parecchio.
Ecco quindi, per punti, una sintesi della Renzinomics così come la conosciamo per ora. Molti punti sono ancora da definire: il sindaco promette di spiegare bene cosa vuole fare per il lavoro e la disoccupazione entro il primo maggio (data non vicinissima) e non ha mai fornito dettagli su quale parte della spesa pubblica intenda sacrificare per realizzare i suoi costosi obiettivi, primo fra tutti quello di tagliare l’Irpef di 100 euro a chi ne guadagna meno di 2. 000 netti al mese.
Bonus fiscale
E’ la proposta più forte della politica economica di Renzi: 100 euro al mese in più a chi ne guadagna meno di 2000 netti, un sostegno che dovrebbe arrivare dalla riduzione dell’Irpef, l’imposta sul reddito. È una promessa molto costosa, nell’ordine dei 20 miliardi all’anno, ma si può partire con 10 miliardi per dare un beneficio immediato da 50 euro. Dove trovare tutti questi soldi? Renzi ha detto che fino a 10 miliardi si recuperano tagliando la spesa per consumi intermedi dello Stato (130 miliardi), almeno 5 miliardi dalle dismissioni, tipo la vendita delle case popolari agli inquilini e facendo pagare alla Cassa depositi e prestiti una parte della spesa in conto capitale, cioè per investimenti. Buona parte di queste coperture valgono solo per il primo anno, durante il quale Renzi promette una revisione della spesa pubblica in modo che i 10-20 miliardi si trovino anche per gli anni seguenti. Operazione annunciata dal 1981 e mai realizzata. Se non riesce, il bonus fiscale sarà effimero e il suo beneficio trascurabile. E la vendita una tantum del patrimonio pubblico non ripetibile. Contraddizione: al Corriere della Sera Renzi aveva detto che “tutto ciò che viene dalla dismissione del patrimonio pubblico va a ridurre il debito pubblico”.
Equità previdenziale
Anche se la Corte costituzionale ha bocciato i precedenti prelievi di solidarietà (ora riproposti da Letta nella legge di Stabilità), Renzi propone interventi sulle pensioni alte e – con meno fermezza – su quelle di chi ha beneficiato del sistema retributivo. E quindi oggi riceve un assegno superiore a quanto gli spetterebbe in base ai contributi effettivamente versati. Renzi propone di chiedere un contributo alle “pensioni d’oro” e modificare anche il sistema degli assegni sociali, “dando di più a chi ha più bisogno”. A questo si lega l’idea di rivedere l’assistenza, riorganizzando le risorse oggi divise tra Comuni, Regioni e Inps, concentrandole su chi ha redditi più bassi (mentre oggi spesso non dipendono dal reddito ma hanno carattere universale). Finora i prelievi sulle pensioni più elevate – dall’impatto più simbolico che effettivo per le casse pubbliche – sono stati giudicati incostituzionali perché, di fatto, penalizzano in modo arbitrario una categoria di cittadini. A maggior ragione rischia di essere bocciato un prelievo su chi è andato in pensione col retributivo: rispetto ai futuri pensionati è privilegiato, ma la legge è dalla sua parte.
Occupazione
Nel programma per le primarie del Pd, Renzi non parla molto di lavoro, si limita a promettere una riforma dei centri per l’impiego che devono aiutare i disoccupati a reinserirsi. Non scende nei dettagli, ma la logica è più trasparenza nella gestione dei contributi e regole più chiare, con i sindacati costretti a certificare i loro bilanci, sottoponendoli quindi a un controllo esterno. Idem per le associazioni datoriali (tipo Confindustria) che devono rendere più chiaro quanti contributi incassano dalle aziende socie. Nessun accenno al mercato del lavoro, ma la linea è quella del contratto unico di inserimento (modello Ichino o Boeri), con tutele progressive. Ha promesso un “piano per il lavoro” entro il primo maggio. Il messaggio di Renzi sul mercato del lavoro si è progressivamente annacquato (resta contrario a ulteriori riduzioni di tutele per chi è già assunto in caso di licenziamento), soprattutto per ottenere l’appoggio dei sindacati. Il contratto unico comporta una riforma degli ammortizzatori sociali di cui il sindaco di Firenze non parla. Il tema comunque non è abbastanza condiviso nel Pd per diventare un punto chiave.
Conti pubblici
Un anno fa Renzi metteva tra le sue priorità la riduzione del debito pubblico dal 133 per cento al 100 per cento in tre anni. Adesso sui conti pubblici ha una posizione meno rigorista: sostiene che l’Italia deve ridiscutere il tetto del 3 per cento al rapporto tra deficit e Pil, perché basato su ipotesi di crescita dell’economia del 3 per cento all’anno che non si sono mai realizzate. Questo è uno dei punti più vaghi nel programma che, in altre parti, considera invece il rigore contabile importante. Renzi non spiega se vuole deroghe per gli investimenti o per la spesa corrente (ma par di capire che sia la prima ipotesi). Ma soprattutto non spiega come pensa di ottenere una simile concessione europea e se questa sua posizione implica anche una contrarietà al pareggio di bilancio strutturale che, oltre a essere parte dei trattati europei, è stato di recente anche inserito nella Costituzione. Visto che per i prossimi anni il deficit stimato è sempre sotto il 3, Renzi di fatto chiede di aumentare la spesa pubblica senza copertura, cioè in deficit.
Economia reale
Renzi non promette miracoli sull’industria. Ispirato da Oscar Farinetti di Eataly chiede di valorizzare il made in Italy (non si capisce bene come), vuole un rafforzamento del fondo di garanzia che aiuta le imprese ad avere credito e promette di rivedere gli incentivi pubblici alle imprese. Sulle Grandi Opere, Renzi vuole concentrare le risorse su quelle che producono più impatto sull’occupazione e che sono immediatamente utilizzabili, invece che sui grandi cantieri che durano decenni. Il programma più articolato è quello per una riforma dell’assicurazione Rc Auto, che ne faccia scendere il costo per i clienti. Non mancano promesse (vaghe) di favorire le start up, cioè la nascita di nuove aziende. Renzi ha un atteggiamento passivo verso le ripercussioni della crisi, non predica protezionismo e neppure una vera politica industriale. La riduzione degli incentivi pubblici l’aveva promessa Mario Monti (che commissionò l’apposito Rapporto Giavazzi), ma poi si è rivelata politicamente troppo difficile da fare. Il passaggio dalle grandi alle piccole opere è condiviso in modo trasversale, ma si scontra poi con le lobby che sostengono progetti come quelli del Tav Torino-Lione.
Da Il Fatto Quotidiano del 29 ottobre del 2013
Ieri ho sentito Gutgeld: dice cose molto interessanti, e sopratutto ha delle idee.
Vedremo.
perfetta descrizione del leader politico vincente in italia: si attaglia benissimo a.................mettete voi il nome scegliendolo fra i 3 maggiori partiti alle ultime elezioni
probabilmente avrete qualche difficolta' a individuare il leader attuale del pd..........ma prendete il leader futuro che va bene lo stesso
deve aver preso in parola quelli che dicono che i comunisti non esistono piu'...........
anche questa, se si toglie "e' giovane" ha il dono dell'intercambiabilita' :)
quello dei grillini e' un programma, ed e' fumoso.
questo, se sara' il programma di renzi (e ancora e' in via di definizione, mi pare) sara' fumoso, non altrettanto, ma comunque ancora troppo fumoso.
Il grillini hanno toccato un tasto che NESSUNO ha osato mai nemmeno pensare...ovvero andare in europa a discutere di come funziona e di come dovrebbe funzionare il sistema economico europeo (la famosa cleptocrazia citata dal buon Lannutti)...la strategia di tutti gli altri è quella di andare con il cappello in mano a elemosinare un allentamento dei cordoni imposti dalla troika (organo privato che di democratico non ha nulla)
veramente ne hanno parlato in molti, anche se in termini diversi
e comunque non e' che un programma e' meno fumoso se dice:
andiamo in europa e spieghiamo che sono una banda di lestofanti ............e' chiaro se si dice: usciamo dall'euro.......ma anche in questo caso, come in qualsiasi caso si scenda dalla teoria e dalla filosofia, alla pratica e alla politica, il ricciolone (anzi i riccioloni) e' assai meno deciso
Quindi secondo le tue conclusioni se il M5S avesse la possibilità di governare sarebbe come qualsiasi altro partito? Fatto di promesse e menzogne?
In base a questo ragionamento meglio tenerci il marcio che abbiamo già e conosciamo bene, non provare una via nuova e dare per scontato che sono marci pure gli altri?
Mi son guardato il Renzi alla Leopolda...per bene.
E'(credo...per eventuali querele..ndr)un cacciatore di voti interpartitico. Conta un cazzo da che parte stà..non stà da nessuna parte,e da tutte. E' il vertice piramidale di una struttura pensata per produrre voti,non idee. Come la vendita piramidali di taluni prodotti,come le polizze vita,i fondi d'investimento etc..anni 90,dove pochi(che incassavano)giocavano sull'entusiasmo di tutti(che vendevano).
Temo sarà solo fumo.
:sad:
fratello gobbo, da te non me lo sarei aspettato :ph34r:
corri troppo:
penso di essere un pochino piu' "approfondito " nelle mie analisi, pur facendo ovviamente parte, per molti pasionari del TCP, prima dei berluscones, poi dei montiani , poi dei piddini incalliti e infine, senza possibilita' di redenzione alcuna, degli obnubilati da anni di televisione commerciale incarnata da trasmissioni come colpo grosso (alla quale devo , comunque, molto :))
ho letto bene dichiasrazioni di grillo, di quelli che di volta in volta sono stati i suoi ispiratori (spesso poi, a seconda della convenienza del momento, ricusati) , ho visto la storia del movimento sul territorio (ancona: gallegati e quelli che realmente volevano far valere la democrazia diretta e le regole del movimento , cacciati a calci in culo e sbeffeggiati e insultati sul web e di persona dagli "ortodossi") e mi sono fatto un'idea non del tutto superficiale.
la mia avversione a grillo e' nel metodo e nel merito: le soluzioni proposte, meglio dire la direzione, perche' di soluzioni nel dettaglio ce ne sono pochine, non mi piacciono .
tutto finirebbe qui se non fosse presentato come il redentore, come l'unico onesto, il vero democratico.........ecco, queste cose le confuto, e, ovviamente, laddove esiste un'adesione a tratti cieca alla figura del "salvatore", passo per "miscredente e obnubilato".
la realta' e' che penso che la via nuova sia peggio , e, lo so , e' difficile, di quella attuale.
tutto e banalmente qui.
comprendo la passione, l'entusiasmo e tutto quello che vuoi, per chi promette una soluzione facile a problemi complessi e sedimentati in decenni, ma la penso diversamente.
puo' essere
Ne hanno parlato in molti ma quando poi bisogna fare i fatti hanno tutti optato per un più comodo e istituzionale baciamano alla troika...anzi...hanno fatto di più...lo hanno messo nella costituzione...(per sicurezza)
Non concordo sulla tua analisi secondo la quale chi non è allineato al sistema (indubbiamente ingegnoso) posto in essere dalla troika è un sognatore in cerca di facili soluzioni per problemi complessi...non concordo perché con questo sistema è come se avendo male ad un dente la cura imposta fosse l'assunzione di antidolorifici e ogni volta in dosi sempre più massiccie...quando magari mettendo mano al dente si può fare qualcosa di sensato
Posso dire: grazie Silvio?
Il centro congressi del G8 è nuovo e già perde pezzi - Corriere.it
il problema e', secondo me, l'alternativa.
le due cose vanno fatte assieme, e anzi in una precisa consecutio........prima prendi l'antidolorifico, e poi sistemi il dente.
ti scordi poi la terza fase, e piu' importante, che e' quella di modificare le abitudini igieniche e alimentari che ti hanno portato alla carie.
:laugh2:
..........anche questo e' vero.............
:dubbio:
ancora non vi ha dnunciati ???:w00t:
Mic è stato segnalato al Comintern per le giuste punizioni : se passa Renzi 10 puntate a
ilano 2 della ruota della fortuna senza premi e senza gnocca e condotte da Barbara d'Urso :lingua:
non tutti gli europeisti sono favorevoli al sistema della troika.
continuo a pensare che stiamop perdendo l'ultima occasione per raccontarci che cosa abbiamo sbagliato negli ultimi 40 anni in questo paese, a prendersi ognuno le proprie responsabilita', e a decidere che cosa vogliamo fare da grandi
che cosa vogliamo essere
che modello di paese vogliamo perseguire.
le critiche puntuali sono comprensibili e, spesso , giuste
ma non bastano
Sempre grandissime troike ad Arcore.
:oook:
ad arcore sono d'accordo con i riccioloni
bisogna minacciare i cattivi di uscire dall'euro.......vedrai come si spaventano
'e vero: se io mi metto un giubbotto carico di dinamite e minaccio di farmi saltare, i miei vicini si preoccupano eccome..............ma non e' detto che mi lascino usare quest'arma all'infinito.................
poi bisogna essere consapevoli delle conseguenze alle quali si va incontro........ed essere credibili nell'essere disposti ad immolarsi
ecco: arcore non e' credibile, la coppia di riccioloni si: secondo me ci farebbe saltare in aria senza indugio alcuno..........un botto moralmente giustificabile, purificatore, a modo suo salvifico
solo una cosa: nel momento del botto vorrei stare vicino (in senso figurato) a grillo e casaleggio
ma guarda, secondo me, viste in tv e visti gli emolumenti, parecchio sopravvalutate
:)
Non c'è nessuno che ci vuol far uscire dall'euro, al massimo saremo noi a decidere con un bel referendum.
ottimo :oook:
cmque questa io la chiamo ipocrisia.............e senza alcuna offesa, davvero
ma perche' non dichiarare il proprio disegno, e nascondersi dietro al popolo, notoriamente e dichiaratamente bue?
quello stesso popolo che col suo voto (e non da sempre non si possono esprimere preferenze) ci ha portato qui ?
I buoi sono sempre gli stessi. Cambiano i bovari.
Non l'ho capita questa, non è democrazia? il governo Monti l'abbiamo scelto noi? il governissimo l'abbiamo scelto noi? il secondo mantado di un presidente cariatide l'abbiamo scelto noi?
Un possibile referendum sull'euro non va bene, quindi che si fa?
ho detto un'altra cosa: perche' non dichiarare il proprio disegno?
col 5 stelle dovrei scegliere quindi solo un "metodo" e non un "merito" , o ho capito male io?
.............non esattamente, giorgio, almeno non personalmente...........
ma posso essere in disaccordo con una cura che mi pare, per quanto ho capito finora, essere peggio della malattia?
oh, saro' ovviamente obnubilato dalla tv e dall'informazione mainstream.....
il lamento non era riferito a te, ma alla stragrande parte della popolazione, da sempre inerte e appecorata
Io non sono uno di quello contro l'euro a tutti i costi, probabilmente come tanti non saprei cosa scegliere, a prescindere dall'essere contrari o a favore e dal partito/movimento che propone il referendum, penso che qualsiasi forza politica in questo caso si dovrebbe rivolgere a noi prima di prendere una decisione del genere, tutto qua.
C'è Letta che ti cerca per testare l'abboccamento alle ultime stronzate pensate, mi raccomando non fare brutta figura e ricordati di fare l'inchino quando hai finito.
pensa che io non sono nemmeno convinto di questo
pensa che la germania e' dove e' in questo momento, perche' quel bastardo di un suo ex cancelliere (shroeder, socialdemocratico) ha fatto una riforma del welfare talmente impopolare, che alle elezioni seguenti e' stato travolto (dalla merkel) : evidentemente quelle riforme non avrebbero "resistito" a un referendum, ma oggi dovrebbero fargli un monumento...............come la mettiamo ?