Originariamente Scritto da
ippo
classe 66
entravo negli anni 80 dopo aver ascoltato e ballato nelle festine che facevamo a casa mia i vari "born to be alive" "video killed the radio star" "meteor man" "gioca jouer".
Come tutti in quel periodo le festine le organizzavamo in 1 giornata: avevo 2 mitici giradischi Selezione per cui li utilizzavo insieme per mixare i vari dischi. Le luci erano psichedeilche per davvero, con una centralina autocostruita da 2000 watt per canale, lo strobo lo avevo fatto utilizzando un disco di cartone con una finestrella fissato su un ventilatore e con una lampadina montata dietro, il tutto racchiuso in uno scatolone (la lampada allo xenon costava un botto). Pensate, per l'effetto fumo un giorno ho pure comprato un pezzo di ghiaccio secco che ho messo in una pentolona: clamoroso!! Tutti portavano qualcosa: paidoro, una cocacola, pasticcini.
Arriva il primo motorino: un guzzi trotter, 40 cc, due marce e frizione centrifuga in bagno d'olio. velocità max 30. E' un canna cromata per cui niente elaborazione
Arriva 1 anno dopo un Morini Corsarino 48cc a pezzi. mio padre non ha molto facilitato nella cosa... montatre un 4 tempi da 0 senza averne visto uno prima nn è proprio semplice. dopo 1 anno è fatta e comincio ad avere il riconoscimento del quartiere. Così comincio a tirare su i soldi per le sigarette elaborando ciao, califfo, vespe, laverda LZ125(!!), Gilera TG1.
'84. Comincia l'epoca delle mode definite. prima esistevano, da noi, i bajani, capelloni discotecari fatti molto spesso come dei cachi. ascoltavano musica Afro: Cosmic, Arena, Baia degli angeli, Typhoon, la Mecca. Cominciano i primi DJ di fama nazionale Baldelli, TBC, Loda, l'Ebreo...
Arrivano i paninari, dark, New Romantic, poi per una scheggia di tempo anche una moda particolarissima per cui si usavano pantaloni morbidi, fascia in vita, cavallo basso e stretti sotto (tipo nordafricano) e sopra spalle enormi. Un mio amico aveva pure una giacca che quando apriva le braccia aveva le ali da pipistrello.
Poi c'erano le compagnie. Enormi. Gruppi di 30, 50 persone che si muovono all'unisono. E quando partivano tiravano giù i palazzi: marmitte aperte, motorini truccati a palla, montati in 2 sul Ciao (mi domando ancora come facessimo!!). Ci sono anche le compagnie dei fighetti, riccoborghesi, i cosiddetti figli di papà insomma. Si distinguono per la quantità di denaro disponibile e la qualità di figa di qualità attratta (da noi a Padova c'era la compagnia di Rocco, in prato della Valle)
La musica si polverizza in un miliardo di stili e tendenze. Ma prevale la disco italiana. E' un periodo davvero d'oro per la musica. I discografici italiani, a cominciare da Cecchetto, fanno incetta di artisti anche stranieri: Taffy, Sandy Marton ma poi gli italiani Den Harrow, jo Yellow, Chris Tallow (leggete sti tre nomi velocemente e uno dopo l'altro!!), Sabrina, Spagna, Via verdi, Tom Hooker. E gli inglesi: SimpleMinds, DuranDuran, SpandauBallet, Eurytmics. Epoi Nik Kamen, Madonna, gli Europe.
La scena si inquina dopo l'88 quando l'Acid appiattisce tutto a un'amalgama di rumori senza senso.
Io dall'86 in poi ascoltavo (e mixavo) rap. Da noi c'era (e c'è ancora) il mitico Palladium.
anni 80. I telefilm: hazzard, starsky e hutch, TJ Hooker.
I videogiochi? Space invaders, Pac-Man, Supermario.
A gli Atari, i Commodor 64 ci facevano sentire che qualcosa stava cambiando.
E le caramelle date come resto dalle cassiere che non avevano il resto? Miniassegni? mhhh...no, erano prima, mi sa fino al 78... niente. Mi sono venuti in mente lo stesso.
E poi pensiamo alla storia: Il muro di Berlino, la perestrojika, lo shuttle, Chernobjil...
MA tutto sembra diverso. Forse anche l'età ha fatto la sua. vivevamo progettando il domani. il fine settimana era troppo lontano... Divertimenti semplici ma che a noi sembravano spaziali. poche auto, tutte colme, senza aria condizionata per cui d'inverno era un continuo pulire di vetri e d'estate un calore da panico. Al mare in vespa, magari con lo schienale e le griglie sui fanali. E le sagre, i punchingball per dimostrare chi è forte. Andavamo a pescare nel fiumi in due sul Solex: canne, cassetta, retina per i pesci. Partite di pallone per strada, altro che paura per i pedofili.
E poi ancora i fumetti porno: Lando, il Camionista, Sukia, Vampiria. E i giornaletti: Le Ore, Caballero...
Le sinusiti devastanti per non portare il casco le ricordo tutte e ancora ne porto i segni.
Avevo un piumino Ciesse azzurro con le patch blu su gomiti e spalle. ottimo fino a quando non pioveva.
E quando dovevo telefonare a casa c'era la cabina (sempre lercia) col gettone. Più avanti sono arrivate quelle che ti consentivano l'uso delle monete di conio. O il trucco che t ipermettevad imettere in tilt il telefono con un fil di ferro.
Dio quante cose vorrei scrivere. Magari mi verrà in mente qualcos'altro più tardi...
Un saluto
Ippo