lo sai quanto gliene frega allo schiavo della propria vita...
se lo uccidi gli togli pure il peso della sofferenza
non renderà mai come un uomo che lavora in modo libero
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Forse perché è più probabile beccarsi una trombata (non per amore) da un umano...dagli animali più che qualche occasionale morso o graffio non ho mai ricevuto, dagli umani...meglio lasciar perdere :wink_:
:laugh2::laugh2::laugh2::laugh2::laugh2::laugh2::laugh2: ti vorrei vedere alle prese con un giaguaro, poi ne riparleremmo, forse :coool::laugh2::laugh2::laugh2::laugh2::laugh2::laugh2:
Io sto resistendo ad ogni tentazione di pubblicare video, testimonianze scritte, interviste televisive, titoli di libri di chi ha avuto la (s)fortuna di entrare in un allevamento industriale. Parlo di testimonianze di giornalisti, di scrittori e persino di allevatori che candidamente, come fai tu, raccontano di quanto sia confortevole un allevamento industriale.Citazione:
Perchè tu vedi una sofferenza animale allucinante e indiscriminata dovunque, dove io non la vedo.
Ma forse basta leggere una rivista di zootecnia.
Sono pubblicate anche su pubmed (il principale database di letteratura in campo biologico).
Ogni tanto mi imbattevo in queste riviste dai titoli strani tipo "Poultry Science" ma, ovviamente, non ho mai letto nulla. Finchè, tempo fa, mi sono occupato, per motivi di ricerca, di osteoporosi. Ho scoperto che buona parte delle conoscenze sull'uso di una certa sostanza nel trattamento di questa patologia derivano direttamente dagli allevamenti industriali! Per obbligarli a crescere in fretta, ai polli viene lasciata la luce accesa per 24 ore al giorno durante la prima settimana di vita (così si ipernutrono). Poi 4 ore di buio (il minimo sonno indispensabile per non farli impazzire). Essendo geneticamente selezionati per ottenere il massimo sviluppo somatico, nei 42 giorni della loro vita passeranno da un peso di 50 g a 3 Kg. Una crescita così rapida determina , a causa del carico, gravi deformità a livello scheletrico tanto che si calcola che il 30% dei polli allevati sia soggetto a fratture ossee nel corso della vita (pesano troppo per le ossa che hanno). A causa del sovraffollamento dei capannoni (luridi di escrementi) in cui vengono allevati, i polli infortunati non riescono a raggiungere il mangime e l'acqua morendo per fame e disidratazione prima della macellazione.
Ebbene, perchè l'industria avicola si è occupata di questo problema, su riviste scientifiche? Per il benessere degli animali, a cui tu dici, tiene molto?
No, per la perdita economica legata alla morte di questi animali. Morte che non ho termini per definire, lascio alla sensibilità di ognuno.
Nessuno di questi polli può esprimere i propri comportamenti specie-specifico come nidificare, stare appollaiato, esplorare l'ambiente e formare gruppi sociali stabili.
Nella catena industriale gli animali sono MERCE e niente più.
Questa non è l'eccezione, questa è la REGOLA.
L'unico benessere che conta è quello economico.
La tua è una simpatica iperbole ma non fa ridere.Citazione:
Ripeto, ci sono allevamenti che tengono conto del benessere animale. Certo che, se per te, benessere animale significa che la vacca debba stare sul divano accanto a te a mangiar fieno mentre vede la tv, allora, qualsiasi forma di allevamento è tortura.
.Citazione:
Ricorda che le mucche come le vedi tu oggi non esisterebbero, in natura, se non ci fosse mai stato l'allevamento. E molto probabilmente non resisterebbero allo stato brado
Non c'è un singolo parametro etologico rispettato in queste specie "da profitto". Meglio non essere mai nati che finire negli ingranaggi dell'allevamento industriale.
La dieta che segui presenta alternative salutari, gustose e prive di rischi. Visto dove vivi hai accesso ad un'ampia gamma di alimenti diversi. Ti prego non continuare con la tiritera degli integratori, sembri mia zia che diceva che non poteva privarsi dei dolci sennò andava in ipoglicemia.Citazione:
Inoltre il mio non è un desiderio di solleticare il palato. Io mi nutro. Mangio carne quel tanto che mi permette di non dover prendere integratori.
Ti prego, veramente, stai insultando l'intelligenza di chi ti legge con questi discorsi. Sai benissimo che un numero indefinito di animali viene solo intontito dal proiettile captivo e arriva vivo e cosciente al tavolo di lavorazione. Sai chi è Temple Grandin? E'molto famosa in America. Fai una ricerca su internet, hanno fatto anche una produzione televisiva su di lei (premiatissima agli Emmy Awards). Nel 1996 fu lei a rivelare che la quasi totalità dei mattatoi americani non era in grado di provocare l'incoscienza al primo colpo nei bovini. Quegli animali vengono scuoiati e dissezionati ancora in vita. Perfavore...Citazione:
E questo, per me, può giustificare un allevamento in cui l'animale vive in maniera rispettosa e viene macellato (bada che nessuno "scanna" più nessun animale, a parte i musulmani) in maniera meno traumatica possibile.
Riassumendo il concetto: il razzismo non esiste in natura, lo specismo sì, quindi il razzismo non va bene, lo specismo sì. Ovvero Naturale = Buono.Citazione:
Il razzismo è una discriminazione intraspecifica,(...) E l'uomo, essendo animale, non si distoglie da questa regola di madre natura.
Hai tirato fuori un altro dei concetti più antichi, resistenti e del tutto assurdi che abbia concepito la mente umana.
E'talmente radicata nei sentimenti l'idea della "Madre Natura" che definire qualcosa come "naturale" è il più forte degli argomenti a favore di una cosa, mentre se la si definisce "contro natura" non si potrebbe trovare epiteto più ingiurioso.
Se con "Natura" intendiamo un nome collettivo per tutto ciò che è per se stesso, senza alcun intervento umano volontario, la regola che sembri suggerire è quella di lasciare le cose a se stesse, favorirne lo svolgimento spontaneo ("naturale").
E'evidente che questa massima è assurda e autocontraddittoria. Il vero scopo dell'azione umana è proprio di alterare e di migliorare la Natura. Se lo svolgimento naturale delle cose fosse perfettamente giusto e soddisfacente, qualunque azione sarebbe una intromissione indebita che non potrebbe rendere le cose migliori di come sono.
Una qualunque azione sarebbe considerata "giusta" solo quando obbedise agli istinti, visto che questi sono parte dell'ordine spontaneo.
Se l'artificiale è peggiore del naturale, che senso hanno tutte le Arti umane? Che senso ha costruire una diga, curare un ammalato, aiutare i più deboli? Sarebbero tutte trasgressioni all'ingiunzione di seguire la natura.
La verità è che tutte le cose per cui gli uomini vengono giustiziati o imprigionati quando le commettono gli uni verso gli altri, sono azioni quotidiane per la natura.
Uccidere, l'atto più grave che si conosca, viene compiuto dalla Natura verso ogni essere vivente (e spesso in seguito a torture prolungate).
Allora dovremmo "uccidere perchè la natura uccide, torturare perchè la natura tortura, rovinare e devastare perchè la Natura fa altrettanto"?
Aveva ragione Franklyn quando diceva che l'uomo riesce sempre a trovare una ragione per fare ciò che vuole. Solo che non sempre è valida.
Frase fatta. Non sono in contrapposizione due sofferenze. Sono in contrapposizione sofferenza degli animali contro piacere gastronomico degli esseri umani.Citazione:
La mia non è un'idea oscura e metafisica. Per me, che sono umana, la sofferenza umana viene prima di quella animale.
Esattamente. Tendi a preservare interessi minori del tuo gruppo a discapito di interessi maggiori di altri. Non c'è niente di morale in questo.Citazione:
Perchè tendo a preservare la mia specie, come tutti gli appartenenti ad una specie. Questo non significa sterminare ogni altro essere vivente, ovvio. Per questo io difendo il "grigio".
I 200.000 anni di storia umana contro i 5 miliardi di storia della terra mi sembrano veramente poca cosa.Citazione:
Non definirei l'uomo "un germoglietto". Certo, siamo parte di un tutto che è vastissimo e meraviglioso, ma anche noi lo siamo.
alcide
:popcornsmiley: Alcide dai voce a tanti come me, che spesso riescono solo ad abbaiare arrabbiati, grazie :wink_:
Mi aggrego al ringraziamento di Grugno nei tuoi confronti Alcide. E' un piacere leggerti. In certi ragionamenti mi ricordi B. Russell ;)
E' gia' stato nominato il Berlu? :coool: