aspetta che entri in vigore il reddito di cittadinanza e poi vediamo chi batte chi :cool::cool: :laugh2::laugh2: :cry::cry::cry:
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Per quanto della Gabanelli e del taglio giornalistico di report io sia un acceso sostenitore,nel frangente resto della mia idea,di questo periodo sposterei i riflettori altrove,e non per mera convenienza ma per pubblico interesse.
Che poi anche il 100% dei votanti e non il m5s sia interessato ai quattrini del blog di riferimento è certamente legittimo,ci mancherebbe.
Concordo,un reddito di cittadinanza oggi non lo vedo possibile,e tutto sommato nemmeno auspicabile.
Credo sia uno degli ultimi tasselli di un Puzzle di cambiamento che non è ancora iniziato.
ovviamente, ma era solo per pormi la domanda chi dovrebbe decidere cosa è d'interesse al "Popolo", perchè c'è sempre qualcuno di scontento sui temi trattati.
Nel merito a me non è dispiaciuta qualche attenzione in più sul dietro le quinte di una nuova forza politica che ha irrotto in parlamento con 1/3 dei voti.
Se effettivamente non c'è nulla da nascondere, per l'M5S potrebbe essere una pubblicità non da poco anzi, sarebbe la dimostrazione che è effettivamente qualcosa di "nuovo" e non l'ennesima inchiappettata.
io partirei dalla fine del discorso: il reddito di cittadinanza - o come lo si vuole chiamare - è una regola di civiltà innanzitutto. In particolare poi in un paese come l'italia è quantomai necessario. Mi trovi d'accordissimo sul fatto che il sistema dovrebbe funzionare perfettamente fin dall'inizio e, aggiungo, dovrebbe prevedere contemporaneamente una riforma del lavoro, degli ammortizzatori sociali, delle politiche di assistenza e della formazione professionale e riqualificazione. Dovrebbe prevedere infine un sistema di controlli efficacissimo.
La mia esperienza personale mi porta a dire che in questo momento la pubblica amministrazione italiana è in grado di fare una verifica preventiva e oggettiva sui dati dichiarati dai cittadini; dati necessari per individuare il reddito dichiarato e la condizione lavorativa. Per quanto riguarda le sacche di illegalità o violazione fraudolenta delle norme (lavoro nero, elusione ed evasione si dovrebbe fare molto ma molto di più). MA in questo caso ci si dovrebbe concentrare solo sul lavoro nero per evitare un "reddito di comodo" e un reddito esentasse. Anche quì se ci fosse un minimo di volontà si potrebbe portare a casa qualche risultato.
Ma credo che con i dati che ogni giorno leggiamo c'è poco da criminalizzare la totalità dei cittadini italiani. Si dovrebbe iniziare da subito con quello che si è in grado di fare e man mano lavorare sul sistema.
Considerazione personale: non ne faranno un cazzo perché siamo amministrati da una classe politica pessima eletta da una parte di cittadini italiani altrettanto pessimi. Non se ne farà nulla, non perché i soldi non ci sono, ma perché questi politici sono dei miserabili e sanno bene che un popolo libero dalle emergenze quotidiane diventa un popolo più lucido, consapevole che mai e poi mai voterebbe per questa feccia, cioè loro.
Certo non è detto che maggiori tutele dei cittadini fanno diventare questi ultimi dei cittadini migliori, ma almeno non li fanno diventare i peggiori dei paesi industrializzati e "civili". Perché noi siamo questo: dei pessimi cittadini.
Leggi questi dati agghiaccianti che non sono pubblicati dai grillini o dai catastrofisti ma dall'ISTAT (che ormai non che non può più nascondere l'evidenza)
Istat: 15 milioni in disagio economico. I giovani non lavorano e non studiano
L'Italia ha "la quota più alta d'Europa" di ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non lavorano né studiano: 2,25 milioni, uno su quattro. Le persone 'potenzialmente impiegabili', cioè disoccupati, scoraggiati e in cerca, superano i 6 milioni. Crollano consumi e potere d'acquisto. Quasi 9 milioni in disagio economico grave, sei famiglie su dieci tagliano il cibo
Istat: 15 milioni in disagio economico. I giovani non lavorano e non studiano - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it
non è come dici tu: se, per esempio, la P.A. si affidasse ai documenti esistenti nei propri uffici il rischio falsificazione sarebbe pari a 0. se per l'individuazione del reddito dichiarato si affidasse alle dichiarazioni in possesso nei propri terminali dell'agenzia delle entrate non esisterebbe falso.
guarda che già l'inps eroga alcuni incentivi basandosi esclusivamente su documenti oggettivi e esenti da falsificazione. incentivi a cui accedono tutti i cittadini italiani che, avendone diritto, ne fanno richiesta.
ora che si voglia dire per forza che la proposta dei grillini è una stronzata non mi stupisce, ma buttarla pure immediatamente sul pubblico latrocinio mi pare altrettanto forzato.
riformare é un termine che lascia il tempo che trova, se non lo si riempie di contenuti. Ripeto, bisogna vedere che si intende con questo termine. Se si pensa alla riforma tipo: lasciamo tutto com`é ma tagliamo un po' qui e un po' la, allora i soldi non si troveranno mai ... se al contrario si vuol mettere le mani per riformare un sistema alla sua base, magari cominciando dalle spese militari e da molte altre spese oramai opsolete, rimettendo in gioco le regole economiche e quant'altro, allora, forse, chi lo sa -----
ps: bisognerebbe cominciare a dare dei contenuti alle parole, al contrario ci si riempie la bocca di tante formule apparentemente buone ma incomprensibili all'atto pratico. Anche il taglio allo spettacolo, alle scuole, alle pensioni ... sono riforme ... del c***o ma pur sempre riforme ... :cry:
e venderei pure gli elicotteri sia mai si ripresentino :)