Originariamente Scritto da
macheamico6
SanitÃ* italiana all'indice.
E non solo per via del fatto che, a causa di scelte scriteriate dei vari governi di ogni colore succedutisi negli ultimi dieci anni, ci siamo fatti trovare impreparati a fronteggiare il coronavirus con un numero adeguato di posti letto, attrezzature, medici e personale infermieristico.
Qua si mette in discussione la competenza stessa dei medici italiani, che fino all'altro ieri erano invece ritenuti una delle cose (poche a detta di tanti) di cui andare fieri (o comunque di cui non vergognarsi a detta dei tanti di prima).se posso permettermi, le competenze di un medico sono diverse dalle, se vogliamo chiamarle così, competenze e preparazione di un sistema. Quello che ha fallito, e se c'e' stato davvero un fallimento diffuso lo vedremo fra un po', e' il sistema, non la competenza del singolo medico.
Anche se sono certo che siano stati fatti degli errori, forse anche dei gravi errori, non ho competenza alcuna per farmi un giudizio dei nostri medici e del come è stato approcciata e successivamente condotta l'emergenza virus, quindi mi guardo bene dal dare fiato alla bocca.
Posso solo ragionare su dati certi e, non per spezzare una lancia in favore del nostro sistema sanitario, i dati certi di cui disponiamo dicono questo.
A parte Cina e SudCorea, che hanno affrontato l'emergenza con misure alla Dracone, e i cui dati devono essere comunque presi con le molle, il nostro Paese è stato il primo ad essere stato pesantemente contagiato dal virus. Chiaramente è un grosso handicap essere i primi ad affrontare un problema nuovo, quindi senza nessun precedente di cui ci si possa avvalere. Volete che la Francia, ad esempio, che è "partita" un mese dopo di noi, non tragga vantaggio dall'esperienza sul campo dei medici italiani, giapponesi, svizzeri, dal momento che il mondo medico condivide globalmente tutto???!!!!certo che gli altri traggono vantaggio
Passiamo oltre e veniamo ai numeri, che ritengo siano la causa del giudizio oltremodo negativo sulla nostra sanitÃ*.
Vero è che siamo il terzo Paese con maggiori contagi dopo USA e Spagna, e il secondo in quanto a decessi dopo gli States, ma in assenza di un protocollo mondiale di classificazione occorre tenere conto che....
Il numero dei contagi dipende dai tamponi che vengono effettuati, ed in questa classifica siamo quarti dopo USA, Germania e Russia (quindi una delle cose che viene maggiormente contestata, per assurdo è in realtÃ* uno dei nostri maggiori pregi). Gli EmiratiArabiUniti, che sono quinti, seguono a un'era di distanza. L'Italia, inoltre, ricomprende tutti i contagiati, inclusi gl asintomatici e quelli con sintomi lievi e in quarantena domiciliare: non mi sembra che tutte le altre nazioni si comportino allo stesso modo.
In ogni caso al di lÃ* di questo, sappiamo bene che il numero reale dei contagiati dovrebbe essere x5, x10, o anche di più, e nel caso della Cina forse x50 o x100. Inoltre non oso pensare ai numeri reali dell'Africa, che uffficialmente presenta solo 18mila contagiati, dei quali peraltro 10mila afferenti ai quattro Paesi più evoluti, vale a dire SudAgfrica, Egitto, Marocco e Algeria. Ma in realtÃ* quanti sono affetti dal virus e quanto ne stanno morendo e moriranno in Africa???!!!! concordo
Per quanto attiene i decessi vale il discorso trito e ritrito del "morto PER coronavirus" o "morto CON il coronavirus". In Italia se muore un 85enne cardiopatico, diabetico e che fa dialisi tre volte alla settimana, se contagiato viene ricompreso in ogni caso nel conteggio. Dato che il 98% dei contagiati deceduti era affetto da una o più gravi patologie, possiamo affermare che nel nostro Paese quelli morti PER coronavirus sono meno di 500.
Nelle altre nazioni, invece, non operano così, in quanto dei morti CON il coronavirus soltanto una parte più o meno grande va ad alimentare il contatore della pandemìa.qui sono daccordo un po' meno: e' vero che le persone più colpite sono quelle più fragili, ma è anche vero che, senza coronavirus, sarebbero andate avanti per...non sappiamo quanto...qui il conto lo si fara' fra un anno e basterÃ* guardare, e mi pare che qualcuno qui lo stesse giÃ* facendo qualche giorno or sono, la differenza dei decessi , specie in alcune aree, del 2020 vs la media dei decessi degli ultimi 3 anni...se vogliamo confrontiamoli anche aggiustati per il numero dei pazienti affetti da sindrome influenzale "classica" , che sono tracciatio anno per anno e provincia per provincia
Ne consegue che l'unico numero reale e incontestabile fino a prova contraria in base al quale possiamo fare dei confronti tra i vari Paesi è quello dei ricoverati in terapia intensiva.si e no...ci sono due questioni: la prima è che tipo di organizzazione hai e che tiipo di protocolli segui, e la seconda e' il numero dei posti: in lombardia nei giorni più bui i ricoveri temo che si siano autolimitati, per esempio
E volete sapere come siamo messi in questa classifica?! Ebbene siamo sesti dopo USA, Francia, Spagna, Germania e Iran, peraltro con numeri in discesa da una decina di giorni mentre gli altri stanno ancora crescendo, e con molto meno della metÃ* dei ricoverati rispetto, ad esempio, a Francia e Spagna. Non malissimo direi....
Quindi direi che, forse e dico forse, tutta questa merda che sento tirarle addosso la nostra sanitÃ* non la merita, non trovate???!!!! trovo che ci siano persone che hanno una certa attrazione verso l'individuazione della magagna, financo dei complotti , o delle motivazioni eterodirette...non approvo ma capisco...e se possibile discuto
Ma io ribadisco di non avere nessuna competenza specifica, quindi perdonatemi se mi sono permesso di dar fiato alla bocca, comunque unicamente per esporre dei numeri.ottimo, ma attenzione che i numeri bisogna saperli cercare e poi saperli utilizzare, e per questo non sono necessarie solo competenze statistiche, ma anche mediche, epidemiologiche e , non ultime, economiche...non 'e cosa banale...esistono giÃ* diversi studi fatti da chi di queste cose si occupa per mestiere, e loro stessi dichiarano che stanno lavorando in una situazione di non eccelsa affidabilitÃ* dei numeri
Pertanto mi ritiro di buon grado e lascio spazio a persone ben più affidabili di me nella materia de quo.