Beh..la mia idea è che ci stanno provando, ma se vogliono accollarsene i meriti è chiaro che intendono distribuirne le colpe sull'intero arco parlamentare.
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Quello che però vedo scritto è il semplice numero di dipendenti PA ogni 1000 abitanti. In italia sono 58, in Germania 54, Francia 94, Svezia 135. Quello che non si capisce però è l'effettiva "utilità" di tutti questi dipendenti. Com'è possibile che il nostro iter burocratico sia decisamente più lento degli altri paesi e non nella media?
Inoltre si parla di % di laureati, di % di donne, persino l'età media....ok bene, ma quanti lavorano nelle forze di polizia, quanti nella sanità, quanti nell'istruzione? quanti dedicati ad attività puramente amministrative? E qual è la tempistica media nello sbrigare una pratica tra il nostro paese ed il resto d'europa? anche la suddivisione è abbastanza omogonea tra nord-centro-sud (rispettivamente 35%-32%-33%), ma anche qui non si vede la tempisticia nello svolgere le proprie attività nè "quanta" attività devono svolgere.
Secondo dati Istat nell'italia settentrionale abitano circa 27,5 milioni di abitanti, ossia il 46% della popolazione, in quella centrale 12 milioni ed in quella meridionale 20,5 milioni
Com'è possibile che la redditività della PA nel centro italia sia uguale a quella del nord italia se questi ultimi devono "servire" più del doppio dei cittadini rispetto ai propri colleghi? ah già, conta la media.
Ed ancora, nel conteggio è stato tenuto conto delle partecipate? oppure loro no perchè sono "terze"? eppure i soldi pubblici li prendono pure loro....
poi leggo che lo studio è stato fatto anche dalla UIL PA ossia il sindacato della pubblica amministrazione....e le risposte arrivano da sole :dubbio:
edit: aggiungo...ci saremo sognati la notte tutti quei dipendenti della forestale che 1 (una) sola regione costano 2,5 volte quelli dell'intero Canada, oppure i consiglieri regionali di 1 (una) sola regione più dell'intero UK.....ma da noi la PA è in linea con l'europa....
tranquilli, la PA è intoccabile
http://www.corriere.it/politica/14_d...d60bcfb4.shtml
Citazione:
Jobs Act, statali e municipalizzate
Nel rispondere alle domande dei giornalisti ha spiegato l’esclusione dei dipendenti pubblici dal Jobs Act: «In Consiglio dei ministri ho proposto io di togliere la norma» sui dipendenti pubblici perché non aveva senso inserirla in un provvedimento che parla di altro. Il Jobs act non si occupa di disciplinare i rapporti del pubblico impiego per il quale c’è una riforma in Parlamento». Il premier ha poi ricordato che la questione dei dipendenti pubblici sarà trattata in un altro decreto. Sulle municipalizzati Renzi ha ricordato l’ obiettivo del governo di passare da 8mila municipalizzate a mille ma il modo di procedere deve essere serio».
Il discorso era puramente quantitativo. Il rendimento e la distribuzione delle risorse interessano l'efficienza del sistema ed i miei dubbi in proposito li ho espressi.
Probabilmente lo studio è stato commissionato da UIL PA ad un noto istituto di ricerca. Sicuramente non c'era l'intenzione di avere risultati sgraditi, l'analisi poteva proseguire oltre, ma non penso che i dati possano essere falsati.
Forse ha ragione lui. Pubblico e privato sono ancora due settori distinti, anche se esiste dibattito sull'opportunità di unificarli.
Settore pubblico, settore privato: Un mercato del lavoro unico regolato dallo stesso diritto del lavoro?
Forse era davvero come parlare del contratto metalmeccanica specificando che non si applica all'agricoltura.
Ovviamente auspico che quanto prima i due settori vengano equiparati, almeno per quanto riguarda produttività e meriti del dipendente.
Per capire meglio ci vorrebbe qualche esperto di diritto del lavoro...
commissionato sicuramente, ma nell'articolo dice anche pubblicato. Il rapporto, inoltre, è a doppio marchio eurispes + uil pa. I dati non sono falsati, ma sono monchi. E' facile girare i numeri come si vuole se si prendono in considerazione solo determinate voci.
Sul sito del sole24ore c'è la sintesi del rapporto.
peccato non prendere in esame 2013 e 2014, potrei quasi scommettere che l'incidenza è tornata ad aumentare. E' interessante notare che la spesa è sempre rapportata al PIL che non significa necessariamente una riduzione della spesa stessa. Infatti secondo i dati Istat la spesa pubblica è sempre aumentata (600mld nel 2002 e 800mld nel 2013). Nel 2014 siamo arrivati a 827 Spesa pubblica: balzo del 7,8% nel 2014 - Il Sole 24 ORECitazione:
Dopo fasi di crescita alternate da leggere flessioni, ed il picco a quota 52,5% raggiunto nel 2009, per la
spesa pubblica rapportata al PIL inizia una drastica contrazione: meno 2 punti percentuali nel 2011 (50,5%),
tornando a valori quasi speculari a quelli del 1997.
E' solamente il rapporto ad essere diminuito, ma leggevo in giro che nel 2013 è risalito nuovamente a 51,2. Con l'aumento del 2014 e lo scarso PIL peggiorerà ancora...
Personalmente in questi rapporti prendere solo la parte quantitativa e non qualitativa è del tutto inutile. Se lo stesso lavoro lo posso fare con la metà delle persone, o la metà del costo, non ha senso dire che l'Italia spende nella media. Non ha senso paragonare "quanto" si spende se non c'è anche il "come" si spende.
E' interessante notare il paragrafo sulla legalità
la media europea per ogni 1000 abitanti che dice? tutto nella norma?Citazione:
Tra il 2009 e il 2010 l’incremento più significativo dei reati per truffa aggravata per il conseguimento di
erogazioni pubbliche si registra in Abruzzo (+214%), in Valle d’Aosta (+100%), in Trentino Alto Adige
(+75%) e nel Lazio (+65%); al contrario, un’inversione di tendenza si osserva nella Regione Marche (-38%).
Nel caso delle erogazioni a danno dello Stato, si evidenziano inoltre aumenti significativi e la Regione
Abruzzo (+750%) è quella che presenta il più alto incremento, seguita dalla Lombardia (+400%), dalla
Sardegna (+300%) e dalla Calabria (+233%). Toscana, Umbria e Campania sono invece le regioni dove si
registrano dei decrementi, rispettivamente pari al 90, 87 e 80%.
se poi avete tempo potete provare a leggere questo
Government at a Glance 2011 - Books - OECD iLibrary
268 pagine in inglese? Ma te lo sei letto tutto? :wacko: