senza un lavoro fisso (ovviamente meritato...) è ben difficile poter pianificare un futuro, impegnarsi con un mutuo, pensare a metter su famiglia....
poi che in tanti siano degli sboroni che si indebitano oltre misura ci si può far poco.....
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senza un lavoro fisso (ovviamente meritato...) è ben difficile poter pianificare un futuro, impegnarsi con un mutuo, pensare a metter su famiglia....
poi che in tanti siano degli sboroni che si indebitano oltre misura ci si può far poco.....
Chi li ha tende a mantenersi i privilegi e di conseguenza cerca sempre nuovi metodi per far restare i piu' giovani in una fascia di incertezza.
Sicuramente e' vero che l' italiano di per se' cerca di esporsi e rischiare il minimo(non tutti per fortuna)ma con le condizioni attuali e' difficile per un under 30 metter su famiglia come per le generazioni scorse,e non e' che non ci sia voglia di farlo.
Purtroppo viviamo in un paese per Vecchi(over perdonatemi)
hai pienamente ragione....tuttavia in questo modo l'economia stagna ancor di più.....sono i giovani che investono.....
Perchè a me professionista (e quindi precario) qualcuno da qualcosa? Ed io l'affitto lo debbo pagare..non ho casa di proprietà.
Il discorso è che il mondo si sta trasformando, e sarebbe meglio cercare di governare i cambiamenti invece di subirli passivamente.
L'epoca del lavoro fisso e unico per tutta la vita è probabilmente tramontata, (tornerà? forse , chi può dirlo? ma non certo domani)
In italia , per tante ragioni (alcune fondate altre meno) abbiamo un immobilismo notevole.
Nel 1997 a Miami ho conosciuto un tassista, era un ingegnere aueronautico di 36 anni con moglie e due figli, prima lavorava in Boeing (a Seattle), ne era stato licenziato insieme ad altre migliaia di suoi colleghi, ma serenamente aspettava di essere richiamato quando ci sarebbe stata una ripresa.
Hai una idea di cosa significhi Seattle -Miami? E quale differenza per un ingegnere (non meccanico, conosco a sufficenza l'inglese per non cadere nella trappola linguistica) passare a fare il tassista? (mestiere diverso ma non certo degradante)
Eppure era sereno e tranquillo. In Italia era impensabile allora, e anche oggi a 12 anni di distanza.....
Vedo un sacco di gente che ha un titolo di studio ma manca totalmente di mordente, di grinta.
Tutti che cercano il posto, uno stipendio prima che una attività lavorativa.
Laureati che non amano la loro materia (se l'amassero sarebbero probabilmente eccellenti e invece risultamo mediocri) e che pretendono il lavoro (attinente ai loro studi) sotto casa.
Poi ce ne sono come un mio ex collega, avellinese, laureato a Salerno , andato a Milano a lavorare, ha cambiato diversi lavori, è arrivato a Roma, è in gamba, s'è adattato a tante situazioni, ha 32 anni e sono certo che farà carriera, ma è una perla rara.
Sei fortunato perchè si lavora entrambi? Ma mio caro è la normalità ,oggi come oggi.
La donna che sta a casa a fare le faccende..è un residuato degli anni '60..oggi si deve lavorare in due .... altrimenti non si campa 8non come siamo abituati)
Era meglio prima? Forse, ma questo è il frutto dei 40 anni appena trascorsi , nel bene e nel male.
Il nostro benessere, i telefonini, le tV, le auto, le vacanze di 2 anche 3 settimane, il welfare ecc ecc è frutto di questo. Si lavora.... con dei ritmi piuttosto sostenuti.
Certo forse il numero delle ore è sceso settimanalmente parlando (ma chi fa davvero solo 40 ore?) ma l'intensità mica è scesa, è diminuita la fatica fisica non quella mentale.
Quindi i professionisti, avvocati, elettricisti, medici, idraulici... ecc. ecc,non possono pianificare il loro futuro?
Una visione leggeremente sovietica... non ti pare?:biggrin3:
Non posso darti torto su certi aspetti ma non penso sia tutto a senso unico.
L'immobilismo e' anche dovuto dal fatto che se un mutuo a un precario(o a un libero professionista come per dire un arigiano)non lo fanno,costui come fa a comprarsi una casa?
E' vero che non siamo tutti obbligati ad avere la casa di proprieta'(io sono in affitto)ma visto che tu prendi gli USA come esempio,l' eccessiva liquidita' concessa dalle banche dove ci ha portato?col culo per terra.purtroppo la situazione non e' risolvibile con la bacchetta magica.......se ad un ragazzo non vengono date almeno alcune garanzie,in italia,per cultura,abitudine o altri fattori difficilmente si sbilancera' a fare scelte di vita
Ma hai un'idea di come si affrontava il futuro 50 anni fa?
Quando il frigorifero era una conquista, per non parlare della 500 che era un miraggio.
Dai per favore, è un fatto di mangiatoia bassa...ed è per questo che alcuni paesi del terzo mondo ci inchiappetteranno a sangue.
Perchè loro osano, soffrono, rischiano e vanno avanti.
Noi narcotizzati da alcune teorie sociali balorde no. (Nel resto d'Europa hanno attecchito meno, per loro fortuna)
Forse mi fraintendi,sicuramente ammiro molto QUELLA generazione ma dopo gli anni 80 cosa si e' visto se non un progressivo perdere terreno.....
Credo sia questione di punti di vista,io credo che come dici tu probabilmente alcuni paesi del terzo mondo ci inchiappetteranno a sangue ma non perche' osano,rischiano etc etc....ma bensi' perche' da troppo tempo non si prendono le contromisure adatte per rialzarsi.
Poi su quali siano se ne puo' discutere all' infinito ma non mi sembra che chi ci governa(e intendo proprio tutti) stia anche solo facendo finta di farlo.
intanto cerchiamo di cambiare quella mentalità, cultura e abitudine, che male non può fare di sicuro.
Quanto agli USA, la crisi è dovuta al fatto che hanno dato i mutui a chi non dava alcuna affidabilità (neppure per i loro criteri, molto più larghi dei nostri) e gliel'hanno dati perchè l'amministrazione di quel cretino di Clinton ha praticamente obbligato le banche a farlo (sempre in nome di teorie sociali...discutibili). Le banche si sono poi "vendicate" inventando prodotti finanziari senza costrutto proprio su quei mutui e l'ingordigia degli investitori (tutti) ha fatto il resto.... quando i mutui hanno iniziato ad avere (prevedibili) insolvenze il castello di carte è crollato.
Si vive anche in affitto cmq, e perlomeno all'inizio. E magari non è necessario stare vicino a mammà. Per non parlare del prezzo delle case (e delle dimensioni: andate a parigi a vedere )
è dura per i giovani
certo perchè almeno 1 dei 2 ha un contratto decente!
e con la precarietà e la crisi ci vuole un attimo per ritrovarti senza 1 stipendio.
inoltre basta qualche intoppo medico....chi legge il forum da un po sa dei problemi e delle ansie che ho passato e che per fortuna tutto pare ok.
invece per 1 annetto io sono azzerato, lavoro per sistemare i dentini....
So benissimo cosa vuol dire fare il libero professionista visto che mia madre lo era ed io gli davo una mano.... :wink_::wink_::wink_:
quello che è errato è tutto il sistema che genera il precariato, il sistema scolastico totalmente avulso dalla realtà lavorativa.
e tutto porta alle zecche per eccellenza i POLITICI la CASTA