come non darti ragione
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guarda è piu' facile che mi fermo a lavorare,capita quasi tutti i giorni,15-20 minuti in piu' e spesso non retribuiti perchè non mi va di andare via se tutto non è a posto o se qualche collega in difficolta' ha bisogno di aiuto.comunque il mio intervento non era per stabilire chi lavora e chi no nel pubblico ma per dire e lo ribadisco che gli statali,fortuna loro,non hanno la paura di perdere il lavoro perchè l'azienda fallisce e questo è un dato oggettivo e di questi tempi vale molto di piu' di un aumento di stipendio
Molti dei pubblici hanno contribuito a questo, ma quoto chi diceva che l'obbiettivo dovevano essere altri
parliamo un po' male degli statali, o meglio, della pubblica amministrazione:
non esiste, se non in casi rarissimi, la meritocrazia: molto spesso c'è la condizione della "spintarella" per entrare in un posto pubblico, scarsi avanzamenti di carriera (a volte tradotti come meritocrazia, ma non sempre);
stipendi in realtà, per quanto si creda il contrario, non adeguati (e sicuramente una disparità enorme tra i dipendenti e i dirigenti)
l'ambito posto sicuro si è tramutato per i fannulloni come la manna dal cielo, perchè, inutile smentire, di fannulloni e assenteisti è piena la pubblica amministrazione.
Partiamo però dall'alto, una volta tanto, la beneamata burocrazia, che ammazza chi la deve applicare e chi la subisce (è aumentata, non è diminuita), la classe dirigenziale che dirige male (dove dirige) scendiamo più in basso, uffici che non funzionano perchè il capufficio inieme al suo dirigente sono degli incompetenti (eh già...la meritocrazia che torna).
Sono i pesci più grossi che mangiano di più...via via nella catena alimentare, in una sorta di lotta per la sopravvivenza, giustamente già detto che dagli anni '70 '80 la situazione era fantozziana, pensionamenti a 40 anni, inciuci di parentele nella stessa PA, e chi entrava in un concorso pubblico perchè veramente lo merita(va) si ritrovava comunque a lottare con i "raccomandati" che gratta gratta ci sono ancora adesso...
poi lo statale viene demonizzato, si invita il cittadino ad indicare l'ufficio che non funziona, si inventano pagelle per discriminare il dipendente buono da quello cattivo, si instaurano gli arresti domiciliari per il dipendente malato, o la decurtazione per chi resta in malattia, e ovvviamente chi ne ha fatto le spese non è il dipendente furbo, ma quello che lavora
si propone di abbassare gli stipendi, dei dirigenti? no certo, ah già il cartellino da timbrare, ma tanto i dirigenti non timbrano
credo sia giusto estirpare l'erba cattiva, credo però che il metodo sia sbagliato, come sbagliato è l'accesso al posto pubblico così come è strutturato adesso.
credo anche che un'altro problema sia stato quello (soprattutto nelle FdO e nell'esercito) di molta gente che ha ambito al posto pubblico non per lavorare ma solo per uno stipendio a fine mese sicuro senza troppa fatica.
dimenticavo, sono un dipendente pubblico (ma ho anche lavorato nel privato dove anche lì ci sono i furbetti), che è contento degli aspetti positivi del posto fisso, un po' meno per quelli econonomici e per come si stanno evolvendo le cose; non ho paura di lavorare, perchè mi piace il mio lavoro, ma crocifiggerei in sala mensa i vari (e non sono così numerosi come si crede!) furbi, che rovinano e hanno rovinato il nostro paese
e scusate lo "sfogo"
io trovo sia meschino parlare degli statali in certi termini.....ci sono statali che si fanno il culo, anzi se lo rompono...pensiamo ad alcuni reparti ospedalieri (certo ci sono anche quelli che non fanno un cazzo)
a volte si parla di nord e di sud.....
è per questo che la lega ha voluto dei ministeri al nord?....nord o sud non cambia nulla, è uguale. quelli del sud sono più grulli perchè rubano e non sanno a chi dare la colpa, quelli del nord rubano e danno la colpa a quelli del sud e agli extracomunitari, tirano il sasso e nascondono la mano...il fatto è che l' italia è un paese di ladri. nelle scuole non insegnano più l' educazione civica perchè è scomodo e impopolare, inoltre gli insegnanti sono ostaggi dei genitori e se la fanno sotto per ogni cazzata perchè non sono tutelati. un paese senza regole è un paese che prima o poi muore....altro che tasse. noi siamo gia morti (civicamente parlando). chi ha i soldi gode, chi non li ha se la prende nel culo, tutto qui.
loro non risolveranno niente. chi rinuncerebbe ai propri soldi (fossero pure guadagnati in modo disonesto) per aiutare chi ha davvero bisogno? al mondo c'è ancora gente che muore di fame...e ce lo dimentichiamo spesso! capisco che si sta solo discutendo, ma in italia si discute sempre troppo e non si fa mai un cazzo. io lavoro nel privato, e credetemi...se fossi il capoufficio ne licenzierei di gente (con i loro stipendi, che assolutamente non se li meritano, divisi per i rimanenti dipendenti...la vita cammbierebbe per tutti noi..) tutto il mondo è paese, e i fannulloni sono ovunque, come i ladri, le persone per bene, i cazzoni, gli stakanovisti ecc. ecc. ( ah...dimenticavo"i triumphisti").
.!
per la liquidazione sono concorde, non e' giusto che sia congelata due anni, per gli statali, penso che i controlli su quanto fanno siano molti meno che nelle aziende private
io manco ce l'avrò la liquidazione....