Bè...si...capisco possa esserci una bella differenza tra le due situazioni....
però il primo malato ha i medesimi diritti del secondo...
Ovviamente è un'opinione mia personalissima
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Certo, ma qui si va oltre ai (presunti) diritti del malato.
Si parla di un suicidio assistito, ovvero di una persona che prende e pone fine alla tua vita. E questa persona, come ho già detto, è vincolata a doveri che vanno persino oltre l'etica. Di conseguenza, non è così facile.. E per questo, in merito alla depressione, a mio avviso, la cosa non dovrebbe avvenire.
Se una persona paralizzata chiede il suicidio assistito? O se una persona con una malattia debilitante e limitante tipo il diabete, ma con la quale si può tranquillamente vivere per anni lo chiede? Sareste favorevoli ugualmente?
cmq mi domandavo appunto come la svizzera si regolasse visto che risulta come il paese con più casi. Qui sotto una analisi della situazione legislativa e diverse tipologie di eutanasia o suicidio
insomma pare che se non si sia un interesse "egositico" organizzazioni di aiuto al suicidio siano lecite o comunque tollerate pur non essendo considerata pratica medica. Insomma una soluzione ambigua mi pare.Citazione:
Eutanasia attiva diretta
Omicidio mirato a ridurre le sofferenze di un’altra persona. Il medico o un terzo somministra intenzionalmente al paziente un’iniezione che conduce direttamente alla morte.
Questa forma di eutanasia è attualmente passibile di pena ai sensi dell’articolo 111 (omicidio intenzionale), articolo 114 (omicidio su richiesta) o articolo 113 (omicidio passionale) CP.
Eutanasia attiva indiretta
Impiego di mezzi (ad es. morfina) per alleviare le sofferenze, i quali possono tuttavia – come effetto secondario – abbreviare la vita. Si accetta la possibilità che essi possano abbreviare la vita.
Questo genere di eutanasia non è regolato esplicitamente dal Codice penale vigente, esso è tuttavia consentito in linea di massima. Anche le direttive sull’eutanasia dell’Accademia svizzera delle scienze mediche (Direttive-ASSM) considerano ammissibile questo genere di eutanasia.
Eutanasia passiva
Rinuncia ad avviare o sospensione di terapie di sostentamento vitale (esempio: viene staccato il respiratore a ossigeno).
Anche questa forma di eutanasia non è regolata esplicitamente dalla legge, è tuttavia considerata ammissibile. Le Direttive-ASSM ne forniscono una pertinente definizione.
Assistenza al suicidio (detto anche aiuto al suicidio)
Soltanto chi "per motivi egoistici" aiuta una persona al suicidio (ad es. procurandogli una sostanza letale), è punito secondo l’articolo 115 CP con una pena detentiva sino a cinque anni o con una pena pecuniaria.
Nel caso dell’aiuto al suicidio si tratta di procurare la sostanza letale al paziente che auspica suicidarsi. Quest’ultimo poi la ingerisce senza l’aiuto di terzi.
Organizzazioni come EXIT prestano assistenza al suicidio nell’ambito di questa legge. Esse non sono punibili fintanto che non è possibile rimproverare loro motivi egoistici.
Secondo le Direttive-ASSM l’aiuto al suicidio non è un "aspetto dell’attività medica".
Cavolo, io posso capire che la depressione sia una bruttissima malattia, ma arrivarsi a suicidare perché si è depressi mi fa un po' specie.
La depressione è una malattia orrenda e può essere molto grave.
Talvolta ha anche cause organiche e non sempre si cura.
Non so però come pormi di fronte a questa scelta...(il suicidio assistito e/o l'eutanasia)
E' il coinvolgimento di terzi che mi lascia perplesso, fra l'altro.
Quoto chi sostiene che sia difficile legiferare in materia, per me è difficile formarmi anche una opinione ferma......