Originariamente Scritto da
Erikuccia
Tutto vero e tutto falso......nel senso che è teoricamente vero che un contratto del settore artigianato ha meno privilegi di uno dell'industria; ma in pratica vi sono situazioni di lavoro nel settore industria che sono ben peggiori dell'artigianato.
La mia azienda è del settore industria, siamo circa 40 dipendenti e, a livello di organizzazione, diritti e doveri siamo messi peggio del Bangladesh.
Solo un esempio?
Nella lettera d'assunzione (eh sì, perchè un contratto vero e proprio non l'ho mai visto) è espresso chiaramente che le ore settimanali di lavoro a mio carico sono 40. E' pur sempre vero che sono pagata a forfait, ma è altrettanto veno che faccio 9 ore costanti di lavoro e guai a farne meno...anche se poi in busta paga ne risultano 8...e chissà perchè :sad:
Nonostante nulla sia specificato a riguardo, se mi capita di lavorare sabato e domenica non ho alcun recupero
Ho un telefono aziendale che non risulta da nessuna parte, ne' come benefit e ne' come parte integrante del contratto; ma che DEVO tenere acceso in ferie e la sera......e mica l'ho mai vista io la reperibilità :incaz: E manco m'era stato detto al colloquio...zakkk...di punto in bianco hanno deciso che dovevo avere il telefono.....
Nonostante sia impiegata commerciale, spesso mi ritrovo a fare acquisti, lavorare per l'ufficio assistenza/tecnico, fare la magazziniera, fare la tassista (anche per moglie e figli del titolare).
Avanzo 38 giorni di ferie, che mi hanno imposto di fare; ma ogni volta che tento di prendere qualche ora o giorno sono sempre lamentele...o non va mai bene.
E guai a lamentarsi, pena trovarsi defenestrati dal proprio posto di lavoro e/o dover subire offese o quanto peggio minacce.
Che vi devo dire, certamente sono pirla io, tuttavia, nonostante ricerche e colloqui, non son riuscita a trovare dell'altro e, avendo una famiglia a casa, mi tocca tacere, abbassare la testa e subire.
Questo per dire che, nonostante la mia azienda sia del settore industria, le condizioni di lavoro sono assoggettabili a quelle "potenzialmente previste" per l'artigianato.
Dico solo che, se Jaimex ne ha le palle piene di dove è ora, fa solo bene a cambiare....tanto l'isola felice non esiste, esiste solo il compromesso migliore.
In bocca al lupo Jaimex