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Dalla mia esperienza (anni fa ero stata assunta anche io con un patto di non concorrenza), per essere valida deve avere un limite temporale, un limite geografico, una citazione relativa alle mansioni ed un compenso adeguato extra per chi vi deve sottostare.
Poi non so se nel frattempo sia cambiato qualcosa.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Erikuccia
Dalla mia esperienza (anni fa ero stata assunta anche io con un patto di non concorrenza), per essere valida deve avere un limite temporale, un limite geografico, una citazione relativa alle mansioni ed un compenso adeguato extra per chi vi deve sottostare.
Poi non so se nel frattempo sia cambiato qualcosa.
Sottoscrivo..
è ampiamente utilizzata nelle ditte di alto livello tecnologico.
Come sopra descritto deve essere specificata: durata (dalle mie parti si arriva anche a 2 anni!), zona geografica.
Per i compensi extra siamo sempre lì...fatta la legge trovato l'inganno..
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Erikuccia
Dalla mia esperienza (anni fa ero stata assunta anche io con un patto di non concorrenza), per essere valida deve avere un limite temporale, un limite geografico, una citazione relativa alle mansioni ed un compenso adeguato extra per chi vi deve sottostare.
Poi non so se nel frattempo sia cambiato qualcosa.
io sul mio contratto ho sia il limite geografico che temporale
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Nell'ultimo rinnovo del contratto mio hanno previsto un premio per l'azienda che mi volesse portare via :blink:
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Per il patto di non concorrenza devono vale queste condizioni:
La giurisprudenza riconosce a tutte le categorie di lavoratori alcuni diritti minimi, che la clausola di non concorrenza deve rispettare a pena di inefficacia:
obbligo della forma scritta;
durata massima non superiore a quella prevista per legge (5 anni per i dirigenti e 3 anni per le altre categorie);
limitazione di luogo, tempo e oggetto non esclusive;
l'onerosità del contratto: il datore deve corrispondere una maggiorazione percentuale della retribuzione, evidenziate a parte nel contratto di assunzione, per tutta la durata del rapporto di lavoro, proporzionale alla durata, estensione territoriale e di oggetto dell'obbligo di non concorrenza. La contrattazione collettiva in questo senso non provvede a individuare dei massimali e dei parametri di valutazione di dette indennità, uniformi a livello nazionale;
Se una di queste manca, il patto di non concorrenza non è valido. Ancora aggiungo che il patto di non concorrenza prevede che sia corrisposta un'indennità congrua. De tipo che se ti hanno dato pochi soldi, anche in questo caso non è valido. Nel tuo contratto deve essere ben specificato luogo dove vale questo patto (per esempio solo nella tua regione, in italia, in europa, etcc) e per ogni luogo il corrispettivo di soldi che ti devono dare aumenta.
Anche il tempo deve essere definito , 3 anni per i dipendenti, 5 anni per i dirigenti a termini di legge.
Per avere maggiori chiarimenti dovresti portare il tuo contratto ad un avvocato esperto di diritto del lavoro e verificare con lui l'intera questione.
Citazione:
Originariamente Scritto da
starter
Ciao a tutti,
Nel mio contratto di lavoro vi è una clausola chiamata "Patto di non concorrenza" la quale mi impedisce di lavorare in un'azienda concorrente per un certo periodo di tempo dopo la cessazione del rapporto di lavoro.
C'è qualcuno qui nel forum che ha avuto esperienza diretta in tale questione che ha voglia di darmi una mano? Vorrei innanzitutto capire se la clausola è valida, e in che modo gestire la cosa nell'eventualità dovessi cambiare azienda.
Grazie anticipatamente
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Citazione:
Originariamente Scritto da
manu for rent
ma sti cazzi, la non concorrenza va pagata
vero! effettivamente deve essere pagata; deve esserci una voce esplicita nelle componenti della retribuzione e deve essere congrua ...
ovvero deve esserci una correlazione fra il periodo chiamiamolo di carenza (1 o più anni tendenzialmente max 2 o 3), l'eventuale ampiezza della zona prevista dal patto e l'importo all'uopo corrisposto
esempio: se tu vendi gelati a firenze ed il patto prevede firenze l'importo sarà x, se prevede la toscana sarà x +, se prevede l'italia sarà x + + e così via ma per darti un'idea su una retribuzione netta di 2000 € dovrebbe essere minimo minimo 200 € per essere significativo;
ma qualunque consulente del lavoro potrà essere decisamente più preciso (io parlo solo per esperienza personale)
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Nel mio contratto c'è:
1)La durata (6 mesi)
2)Limite geografico (non posso lavorare per aziende concorrenti presenti nelle regioni del Lazio e della Lombardia)
3)Limite in oggetto (praticamente non posso esercitare la mia professione nelle regioni al punto 2)
4)Corrispettivo: non c'è una percentuale sulla retribuzione. C'è solo un importo complessivo da erogare dopo le dimissioni.
Citazione:
Originariamente Scritto da
orsopazzo75
Per il patto di non concorrenza devono vale queste condizioni:
La giurisprudenza riconosce a tutte le categorie di lavoratori alcuni diritti minimi, che la clausola di non concorrenza deve rispettare a pena di inefficacia:
obbligo della forma scritta;
durata massima non superiore a quella prevista per legge (5 anni per i dirigenti e 3 anni per le altre categorie);
limitazione di luogo, tempo e oggetto non esclusive;
l'onerosità del contratto: il datore deve corrispondere una maggiorazione percentuale della retribuzione, evidenziate a parte nel contratto di assunzione, per tutta la durata del rapporto di lavoro, proporzionale alla durata, estensione territoriale e di oggetto dell'obbligo di non concorrenza. La contrattazione collettiva in questo senso non provvede a individuare dei massimali e dei parametri di valutazione di dette indennità, uniformi a livello nazionale;
Se una di queste manca, il patto di non concorrenza non è valido. Ancora aggiungo che il patto di non concorrenza prevede che sia corrisposta un'indennità congrua. De tipo che se ti hanno dato pochi soldi, anche in questo caso non è valido. Nel tuo contratto deve essere ben specificato luogo dove vale questo patto (per esempio solo nella tua regione, in italia, in europa, etcc) e per ogni luogo il corrispettivo di soldi che ti devono dare aumenta.
Anche il tempo deve essere definito , 3 anni per i dipendenti, 5 anni per i dirigenti a termini di legge.
Per avere maggiori chiarimenti dovresti portare il tuo contratto ad un avvocato esperto di diritto del lavoro e verificare con lui l'intera questione.