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Secondo me si tratta di due cose diverse e, potendo, meglio farli entrambi.
I corsi di guida in strada tendono, dal mio punto di vista, a prevenire situazioni spiacevoli predisponendo l'allievo a tenere la migliore traiettorie, la posizione di maggior controllo in sella e ad un utilizzo rapido ed efficace dei comandi.
La guida in pista senz'altro ti permette di sviluppare una maggiore dimestichezza con situazione limite abituandoti a controllare la moto in condizioni critiche (credo, corsi in pista non ne ho fatti). E' un po' come dire che uno serve ad una sicurezza passiva e l'altro attiva. Certo per strada non possono insegnarti a gestire una frenata al limite.
Dal mio punto di vista, dovendo scegliere, scelgo il corso in strada e a settembre dovrei fare l'avanzato.
Non credo sia vero invece che se impari in pista allora in strada sarà tutto più semplice.
Ho visto gente che sapeva andare "forte" andare però in strada "male".
Già sulla strada del ritorno dal corso ti accorgi di quanti guidano male su strada, pur avendo tecnica rispetto alla velocità.
Fermo restando che se uno pensa di andare al limite per strada rimane un pirla senza rimedio...
Io da quando ho fatto il corso vado veloce come prima, ma con molta più sicurezza e margine ed ho dovuto farlo coscientemente non in modo automatico. Non esci dal corso "imparato", ma devi sforzarti di modificare la tua guida.
Penso sia difficile dire cosa sia meglio. Per come vivo la moto io preferisco il corso su strada e per come vedo la gente in giro penso sia molto importante farlo per mettersi dalla parte della sicurezza.
Poi ho visto pure gente fare il corso e sulla strada del ritorno fare le peggio cose, ma lì è un problema tuo...
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io quando riesco "economicamente" alterno sia strada che pista... li trovo complementari, anche se poi quello che sfrutto maggiormento è quello su strada, facendo purtroppo troppa poca pista...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
leo
In strada basta il cervello,non serve altro,se la moto la sai guidare. Con questo un corso è sempre valido,in qualsiasi forma si svolga,dato che c'è sempre da imparare.
Io cercavo di applicare queste tre regole derivate solo dal buon senso:
1) la moto va dove guardi=impara a guardare la via giusta e non l'ostacolo-pericolo.
2) fai sempre finta che nell'altra corsia ci debba passare un autobus
3) impara a guardare oltre la ruota anteriore
Tutto giusto. Facile a dirsi, molto meno da mettere in pratica. Concordo con D74 che saper guidare benissimo non vuol dire saper guidare correttamente per strada. La testa conta tanto ma se con il giusto corso si acquisissero le giuste nozioni, con l'allenamento il cervello comanderebbe in automatico. [emoji106]
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Sarebbe interessante sentire l'opinione di @dadeejaydade visto che fa corsi sia in strada che in pista.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
duncan
Tutto giusto. Facile a dirsi, molto meno da mettere in pratica. Concordo con D74 che saper guidare benissimo non vuol dire saper guidare correttamente per strada. La testa conta tanto ma se con il giusto corso si acquisissero le giuste nozioni, con l'allenamento il cervello comanderebbe in automatico. [emoji106]
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non sempre si riesce a farlo.
A forza di macinare km e macchie sulla biancheria intima,s'impara a farlo sempre di più.
La pista allena i sensi ed il cervello a reagire più rapidamente,ad avere a che fare con velocità superiori;se impari a guidare rilassato in piega a 150km/h,puoi farlo molto più tranquillamente se sei a 90km/h.
L'abc della moto è lo stesso anche perché si parla di corsi "base",non di sessioni one to one in pista alla ricerca del decimo o della pole;lì si entra in un mondo che ha poco a che vedere con la guida in strada.
Fossi i ragazzi di gsss lotterei a livello politico perché un corso come il loro diventi un passo obbligatorio per chi vuole la patente per un due ruote....Che siano in pista o in stada dovrebbero essere obbligatori;dovessi mai un giorno esser costretto a comprare la moto (o scooter) al figlio,sarà il primo passo che gli farò fare.
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Le macchie sulla biancheria intima sono uno "Step" necessario [emoji22] ma finché sono quelle e non peggio....
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Citazione:
Originariamente Scritto da
cicorunner
hai voglia di portare alcuni esempi su atteggiamenti che prima sbagliavi ed ora ti sono stati insegnati correttamente tanto per capire di cosa si parla, se di postura in sella o altro, grazie
Prevalentemente postura e traiettorie.
Qualche buon concetto che razionalmente ti fa capire dove sta la sicurezza senza sacrificare il gusto di andare in moto.
Serve una buona dose di umiltà e propensione a cambiare il proprio stile, specie se come me sei un autodidatta che ha girato per 10 anni senza cercare di migliorare la propria guida (e non intendo la velocità o l'angolo di piega, per quelli c'è la pista)
Dal corso esci con gli strumenti per lavorare sul tuo modo di guidare e quindi anche i giri "classici" sono di stimolo per mettere in pratica.
Concordo con chi dice che nel momento in cui alzi il ritmo tornano fuori i difetti: sbagli la traiettoria, non imposti bene la curva con il corpo, ecc.
Una volta finito il corso bisogna continuare ad esercitarsi fino a rendere automatico quello che prima non si faceva.Ovviamente più anni di guida "sbagliata" si hanno sulle spalle, più difficile diventa l'esercizio, ma per quanto mi riguarda è uno stimolo in più, una specie di sfida.
Dopo un mese e circa 1500km ho rivisto l'istruttore, ha confermato il cambiamento dal giorno alla notte nel mio stile di guida e guardando i filmati, l'ho notato anch'io.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
webmarco
Prevalentemente postura e traiettorie.
Qualche buon concetto che razionalmente ti fa capire dove sta la sicurezza senza sacrificare il gusto di andare in moto.
Serve una buona dose di umiltà e propensione a cambiare il proprio stile, specie se come me sei un autodidatta che ha girato per 10 anni senza cercare di migliorare la propria guida (e non intendo la velocità o l'angolo di piega, per quelli c'è la pista)
Dal corso esci con gli strumenti per lavorare sul tuo modo di guidare e quindi anche i giri "classici" sono di stimolo per mettere in pratica.
Concordo con chi dice che nel momento in cui alzi il ritmo tornano fuori i difetti: sbagli la traiettoria, non imposti bene la curva con il corpo, ecc.
Una volta finito il corso bisogna continuare ad esercitarsi fino a rendere automatico quello che prima non si faceva.Ovviamente più anni di guida "sbagliata" si hanno sulle spalle, più difficile diventa l'esercizio, ma per quanto mi riguarda è uno stimolo in più, una specie di sfida.
Dopo un mese e circa 1500km ho rivisto l'istruttore, ha confermato il cambiamento dal giorno alla notte nel mio stile di guida e guardando i filmati, l'ho notato anch'io.
come praticamente il 99% di chi va in moto ed il problema è proprio lì, spesso al di là del diverso grado di padronanza del mezzo e della confidenza che ci si dà, i concetti sono approssimativi, a volte errati, spesso anche quando si fa bene inconsci e quindi non razionali.
i corsi di guida sia su strada che in pista servono, ma come hai giustamente detto serve umiltà... la voglia anche di mettersi in gioco e di valutarsi rispetto a chi in moto ci va per professione.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
leo
non sempre si riesce a farlo.
A forza di macinare km e macchie sulla biancheria intima,s'impara a farlo sempre di più.
La pista allena i sensi ed il cervello a reagire più rapidamente,ad avere a che fare con velocità superiori;se impari a guidare rilassato in piega a 150km/h,puoi farlo molto più tranquillamente se sei a 90km/h.
L'abc della moto è lo stesso anche perché si parla di corsi "base",non di sessioni one to one in pista alla ricerca del decimo o della pole;lì si entra in un mondo che ha poco a che vedere con la guida in strada.
Fossi i ragazzi di gsss lotterei a livello politico perché un corso come il loro diventi un passo obbligatorio per chi vuole la patente per un due ruote....Che siano in pista o in stada dovrebbero essere obbligatori;dovessi mai un giorno esser costretto a comprare la moto (o scooter) al figlio,sarà il primo passo che gli farò fare.
Sono d'accordo su tutto, sono per i corsi sia su pista che su strada, c'è sempre da imparare e non si finisce mai di farlo e questo vale non solo per gli allievi ma anche per gli insegnanti.
Sono meno d'accordo sul termine " rilassato ", in moto non ci si rilassa mai, specie su strada, bisogna stare sempre concentrati per prevenire il più minimo ostacolo, forse il termine più indicato sarebbe padronanza.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
nikonikko
Sono d'accordo su tutto, sono per i corsi sia su pista che su strada, c'è sempre da imparare e non si finisce mai di farlo e questo vale non solo per gli allievi ma anche per gli insegnanti.
Sono meno d'accordo sul termine " rilassato ", in moto non ci si rilassa mai, specie su strada, bisogna stare sempre concentrati per prevenire il più minimo ostacolo, forse il termine più indicato sarebbe padronanza.
Forse è il temrine che non è appropriato....lo riferisco alla stato delle braccia;il cervello deve sempre essere allerta,emntre si può guidare benissimo con le braccia belle rilassate,con i vantaggi che ne conseguono.