comunque vada, l'abbiamo nel culo... questo è certo
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comunque vada, l'abbiamo nel culo... questo è certo
Basta gia' tutta la pantomima di Renzi sulla norma "salva Nano" , per avere i consensi dei Berluscones sulla scelta del capo di stato e tenerlo per le palle.
Renzi e' stupido quanto furbo... Il bomba non perde un colpo che sia uno.
Chissa' che chiavica di Presidente mi tocchera' vedere.
Come nessuno ha parlato di uscire dall'europa:blink:
Sulle modifiche e correzioni non posso che essere d'accordo
Una cosa siamo noi cittadini bel altra purtroppo sono i nostri dirigenti,pare che una volta che hanno un briciolo di autorità si trasformino e parlo senza distinzione alcuna,il collettivo non esiste più esiste solo la pancia da riempire il più possibile,questo non so da cosa dipenda,sarà genetico boh non lo so proprio.
Secondo me "sbagli" il modo di vedere l'europa
E' vero che versiamo di più di quanto restituito,ma è anche vero che adesso siamo liberi di circolare,le nostre merci non hanno dazi doganali e per un paese che esporta e importa praticamente tutte le materie prime direi che non è poi cosi male,si sono aperte nuove opportunità lavorative(che stranamente non utilizziamo o lo fanno in pochi)grazie all'apertura dei mercati il costo di molti servizi è sceso,e mi viene in mente il viaggiare i mutui per esempio
Forse la si poteva lasciare a livello commerciale,non saprei.
A parer mio il problema più grosso è stato quello di far entrare troppo frettolosamente paesi con economie troppo diverse-distanti da quelle dei paesi iniziali,questo ha scombussolato un po le cose,inoltre cosa gravissima non sono riusciti a dare una risposta forte alla crisi,ma si sono un pò fossilizzati su un modello,quello tedesco,che evidentemente non va bene ai più. Siamo ancora troppo divisi
dovrebbero mettere un OPERAIO !!!
li curo io :oook: FIDATI....
Ah ah ... l'inevitabile epilogo è giunto come fortemente previsto.... ed ecco a voi l'Italicum con conclusione il patto nazareno .... Berlusconi e renzi hanno creato la legge del menga chi lo ha in c....o se lo tenga come al solito per noi italiani. legge elettorale, presidente della repubblica, indulti indultini e chi più ne a più ne metta con condimento della serie arraffa più che puoi, senza contare che l'unica cosa si poteva tornare indietro dalla legge della megera fornero cioè il referendum acclamato da mezza italia è stato bocciato dalla consulta di giudici costituzionali, mummie 80enni che si beccano ancora centinaia di migliaia di euro.... pazzesco, noi italiani... siamo proprio un popolo di paperini...
Il referendum della Lega è stato bocciato probabilmente per il fatto che i referendum abrogativi da Costituzione non possono essere indetti su argomenti tributari o di bilancio. Forse la questione pensioni rientra in questa fattispecie. Una volta depositata la motivazione della sentenza ne sapremo di più.
Se invece la clausola di ammissibilità sta nel gradimento popolare stiamo davvero in un universo parallelo. La prossima volta raccolta di firme per non pagare più le tasse.
La correttezza o meno della legge Fornero è un altro discorso che non mi tocca personalmente, visto che so già che la pensione non ce l'avrò, se non una minima.
art.75 Cost. secondo comma:
"non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali".
Quanto all'Italicum, se lo scopo è avere governabilità non mi sembra poi male, anche col compromesso dei capilista bloccati più due preferenze.
Il,premio di maggioranza al partito e non alla lista dovrebbe evitare lo strapotere dei partitini nelle coalizioni.
Qualche dubbio ce l'ho sulla facoltà di presentarsi in 10 collegi. Per me si dovrebbe concedere la presenza secca in un solo collegio.
ANNA FINOCCHIARO
Il nome della senatrice Pd riscuote entusiasmi bipartisan nella corsa al Colle, ma la vicenda giudiziaria del coniuge solleva una questione di opportunità. Melchiorre Fidelbo è sotto processo a Catania per un appalto informatico all'ospedale di Giarre, insieme a tre fedelissimi di Raffaele Lombardo
di Giuseppe Pipitone | 22 gennaio 2015
La sua società ha vinto l’appalto per l’informatizzazione del nuovo ospedale di Giarre senza aver mai partecipato ad alcuna gara, mentre nello stesso periodo il partito di sua moglie entrava in giunta regionale. È una vicenda che viaggia in parallelo con le strane alchimie politiche siciliane quella di Melchiorre Fidelbo, di professione ginecologo, marito della senatrice del Pd Anna Finocchiaro, imputato dal 2012 davanti la terza sezione penale di Catania. Il consorte della Finocchiaro è accusato di truffa e abuso d’ufficio insieme a tre ex manager dell’Asp di Catania, tutti fedelissimi dell’ex governatore Raffaele Lombardo, che nel 2008 aveva sconfitto proprio la senatrice del Pd alle elezioni regionali: sono Giuseppe Calaciura, Giovanni Puglisi e Antonio Scavone, eletto a sua volta senatore dal Movimento per l’Autonomia alle ultime politiche. Adesso che il nome della Finocchiaro ritorna tra i papabili per la successione di Giorgio Napolitano al Quirinale, dal passato riemerge un’istantanea che da sola sintetizza le vicende giudiziarie del marito. Vicende che potrebbero sollevare una questione di opportunità, dato che in caso di elezione al Colle la Finocchiaro si troverebbe anche al vertice del Consiglio superiore della magistratura, l’organo di autogoverno dei giudici.
Una fotografia che risale al 15 novembre del 2010, quando a Giarre, in provincia di Catania, s’inaugura il nuovo presidio ospedaliero. In prima fila a celebrare il momento c’è l’ex ministro della Salute Livia Turco, l’allora assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, e la stessa Anna Finocchiaro. Dalla parte opposta ecco Melchiorre Fidelbo, amministratore delegato della Solsamb, la società che si è aggiudicata l’appalto per l’informatizzazione del Pta di Giarre: un affare da un milione e settecentomila euro in totale. Solo l’informatizzazione sarebbe invece costata circa 800 mila euro. “Una cifra troppo alta per una voce che solitamente presenta costi inferiori” ha detto in aula la dirigente regionale Giada Li Calzi, teste dell’accusa nel processo a Fidelbo, attualmente in corso davanti la corte presieduta dal giudice Rosa Anna Castagnola. L’atto d’accusa della procura di Catania, rappresentata in aula dal pm Alessandro La Rosa, punta il dito contro l’affidamento diretto dell’incarico alla società di Fidelbo “senza previo espletamento di una procedura ad evidenza pubblica e comunque in violazione del divieto di affidare incarichi di consulenza esterna”. L’appalto senza gara avrebbe procurato alla società diretta da Fidelbo un ingiusto guadagno di 175 mila euro, e cioè il primo anticipo del finanziamento ricevuto dalla Asp. “L’incarico ha violato il Codice degli appalti” scrivevano nella loro relazione gli ispettori inviati dall’allora assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, che aveva revocato l’appalto alla società di Fidelbo soltanto dopo che la procura di Catania aveva aperto l’indagine. “Sulla base della documentazione acquisita – continuavano gli ispettori nella relazione, poi messa agli atti- e delle analisi svolte, con riguardo anche agli atti assessoriali propedeutici al procedimento autorizzativo, si ritiene che il provvedimento di affidamento a privati dell’organizzazione ed informatizzazione del Pta, da parte dell’Asp di Catania, evidenzi i profili di illegittimità, come sopra esposti”.
La storia dell’appalto vinto dal marito della Finocchiaro senza gara è stata ricostruita dettagliatamente dagli inquirenti. Una storia complessa che comincia nel 2007, quanto il ministro della Salute, e cioè la democratica Livia Turco emana le linee guida per il nuovo piano sanitario nazionale. Passano meno di trenta giorni e il consorzio Sanità Digitale presenta il suo progetto per la Casa della Salute di Giarre: socio di maggioranza del consorzio c’è proprio la Solsamb di Fidelbo, creata pochi giorni prima. Nello stesso momento in cui la sua società presenta il progetto per la casa della salute di Giarre, Fidelbo viene nominato in una sottocommissione regionale incaricata di studiare proprio il nuovo piano relativo all’organizzazione dell’assistenza ospedaliera siciliana. A nominarlo in quella sottocommissione, ha spiegato ai pm il funzionario della Regione Francesca Pomara, è l’assessore Roberto Lagalla, fedelissimo di Totò Cuffaro. “Fidelbo – ha detto l’impiegata regionale – era un punto di riferimento: viene scelto per i suoi meriti in campo medico” nell’ottobre del 2007: meno di un mese prima ha creato la Solsamb, che ha appena presentato il suo progetto per l’informatizzazione del casa della salute di Giarre.
Nel 2008, però, il nuovo governo regionale di Raffaele Lombardo cambia tutto: cancellate le case della Salute, ecco che nascono i presidi territoriali d’assistenza. Anche il consorzio Sanità Digitale modifica il suo progetto: il costo sale da un milone e duecentomila euro a un milione e settecentomila euro, mentre il cda del consorzio stabilisce che tutti i guadagni saranno riconosciuti alla Solsamb di Fidelbo. Fino a quel momento la società del marito della Finocchiaro non naviga certo nell’oro. Agli atti del pm, c’è infatti la relazione del luogotenente della Guardia di Finanza di Catania, Lorenzo Coppola, che ha già testimoniato in aula l’anno scorso: l’ufficiale delle Fiamme gialle ricostruisce come nel 2008 la Solsamb chiude il bilancio con una perdita di 747 euro, mentre l’anno dopo fa registrare un utile di 16.409 euro. Nel 2010 poi arriva l’affare milionario: il 30 luglio 2010, infatti, l’Asp di Catania guidata da Calaciura, fedelissimo di Lombardo, sigla la convenzione con la società del marito della Finocchiaro.
Sono gli stessi giorni in cui vanno in scena incontri segretissimi tra il Pd e Lombardo, che hanno per oggetto l’inedito accordo di governo tra i democratici e il Movimento per l’Autonomia. Accordo che sarà ufficializzato pochi giorni dopo, con la benedizione della stessa Finocchiaro. Che nel novembre successivo va di persona a Giarre, insieme a Fidelbo e all’ex ministro Livia Turco per inaugurare il centro ospedaliero informatizzato dalla società del marito. E finire immortalata in quello scatto che adesso potrebbe essere motivo d’ostacolo per la corsa al Quirinale.
che il referendum sia stato portato avanti dalla lega, come tu hai fatto notare, o da altri non cambia una cippa. Il fatto che i referendum abrogativi da Costituzione non possono essere indetti su argomenti tributari o di bilancio già questo è una forma di dittatura che ci impongono per non poterci togliere da quella posizione di 90°. Poi dici FORSE la questione pensioni rientra in questa fattispecie ..... forse? e quindi? ...mah, se poi aspetti delle motivazioni esaustive dalla sentenza stai fresco. Riguardo la clausola di ammissibilità che citavi se sta nel gradimento popolare... perché no? i referendum servono anche per questo soprattutto quando si tratta di abolire leggi sbagliate che non hanno niente a che fare con paragoni del tipo "La prossima volta raccolta di firme per non pagare più le tasse" ... tutti sappiamo che per la buona conduzione di uno stato bisogna pagare le tasse, nessuno dice di non farlo, ma di pagare il giusto come può essere in altri paesi d'Europa. Poi che a te non ti tocca personalmente.... prova a dirlo a quelli che non percepiscono stipendio e neppure pensione a 60/65 anni dopo una vita di lavoro e di versamenti contributivi, oppure a quelli che stavano andando in pensione e si son trovati che devono lavorare ancora per altri anni dopo aversi fatto il cu..o per tutta la vita... e poi non è detto che non ti tocchi un peggioramento del sistema pensionistico... a meno che dietro a un nick e tastiera ci sia uno che per lavoro fa quello che fanno questi che fanno bello e cattivo tempo con il nostro di dietro, dubbio che che viene legittimo leggendo il tuo post quasi giustificativo nei confronti del referendum della modifica della legge fornero, veramente non ho capito il senso del post che hai scritto. ah ti dico subito che non sono della lega o di altri partiti e neppure uno che attende la pensione (fortunatamente sono ancora giovane) ma un libero cittadino che lavora, che paga le tasse e che come la maggior parte della gente ha cogl...i pieni. Niente di personale :oook:
Non capisco proprio cosa intendi sostenere.
Non dovevo dire che era presentato dalla Lega? Perché?
La Costituzione italiana tiene il popolo sotto una dittatura? Allora la Costituzione la si cita solo a sproposito quando vien comodo?
Non posso ipotizzare un perché verosimile e le motivazioni di una sentenza della corte costituzionale non sono esaustive? Allora cosa conta, il gradimento personale o di categoria?
Inoltre se non ritengo a prescindere che la corte costituzionale abbia dato una sentenza politica contraria a Salvini giustifico la riforma Fornero, cosa che non ho mai detto?
I referendum andrebbero ammessi a furor di popolo (relativo, in quanto proposti sempre da una minoranza, in maniera già fin molto tutelata) anche al di fuori delle regole fondamentali dello stato solo perché qualcuno ha deciso di presentarli perché secondo lui è giusto così?
Pensi che io che pago più del 60% di imposte sul mio reddito e me ne rimane (per fortuna) l'equivalente di un buon stipendio non vorrei pagare in maniera equa?
Per tua conoscenza, visto che non ho problemi a dirlo, io non faccio buono o cattivo tempo, mi limito a pagare una quota inverosimile dei miei redditi in pro della collettività dopo aver lavorato per 40 anni e aver dovuto smettere prima di rovinarmi con le mie mani.
Inoltre posso vantarmi di aver portato fino alla pensione tutti i miei dipendenti che dovevano arrivarci. Tranne uno che era giovane e fagnano.
Sono giunto al punto di riassumere di mia iniziativa e tenere a libro paga in permesso non retribuito per mesi, visto che non poteva più lavorare per motivi di salute, uno che era stato mal consigliato dal suo patronato nella data delle dimissioni e si sarebbe trovato danneggiato dalla mancanza di contributi e dalla finestra sbagliata.
Per ringraziamento ne ho avuto una causa del lavoro farlocca per spillarmi ancora un po' di quattrini. Tutto ciò prima della riforma Fornero.
Non sono interessato personalmente dalla Fornero e quindi non ne so molto in quanto ho fatto la scelta, molti anni fa quando non sono più stato dipendente, di non pagare gli esosi contributi volontari che mi si chiedeva. Per cui avrò forse una pensione minima per i 20 anni precedenti. Per il resto ci penso da me senza gravare sui conti pubblici e continuando a pagare fior di imposte.
Una persona che conosco, piccolo imprenditore anche lui, che fece invece la scelta di versare si è visto arrivare una pensione ridicola e si è sentito dire all'INPS "quei soldi faceva meglio a spenderseli in un'altra maniera".
Quindi non capisco cosa vuoi da me. Se non ti garbano i miei post hai solo da non leggerli e tenerti le tue certezze errate, senza fare illazioni su chi non conosci.
Niente di personale, naturalmente. :biggrin3:
:oook::oook::oook: io mi tengo le mie certezze che per te sono errate e tu ti tieni le tue :oook::oook::oook:. Tranquillo io non voglio assolutamente nulla da te, semai sei tu che hai commentato il mio post e io ti ho semplicemente risposto.
Veramente intendevo solo dare un'informazione in merito. Per quello non ho quotato... :laugh2:
Conto alla rovescia per il Colle. Il Fatto Quotidiano lancia il suo primo turno di Quirinarie che viene stravinto da Stefano Rodotà con oltre 17mila preferenze. Rodotà è al primo posto nei sondaggi presentati a “Ballarò” (Rai3) e “Di Martedì” (la7). E’ secondo nel sondaggio pubblicato dal Corriere della Sera (un punto dietro Prodi doppiando il terzo arrivato Veltroni). E’ al quarto posto nel sondaggio di Tecnè per “Porta a Porta”. E potremmo citarne numerosi altri.
Eppure, misteri dell’informazione nostrana, il nome di Rodotà sparisce di fatto (tranne che sul Fatto e in poche altre testate) dalla rosa dei favoriti. La gran parte dei media lancia il sasso e nasconde la mano. Si cita distrattamente il risultato dei rilevamenti e poi, come in un mirabile trucco degno del miglior mago Silvan, le preferenze riservate al giurista scompaiono.
I candidati plausibili sono altri e di Rodotà non c’è traccia.
Proviamo a suggerire alcune ragioni della curiosa rimozione dalla lista dei papabili:
Rodotà è uno strenuo difensore dei principi fondamentali della Costituzione. Che però ormai è cosa vecchia da rottamare e da riscrivere (a quattro mani: R & B).
Si è sempre opposto alle leggi ad personam. Che tuttavia non hanno alcunché di sbagliato secondo i fautori del Patto del Nazzareno.
Ha sempre combattuto contro i bavagli alla libertà di espressione. Che forse poi meglio multarli pesantemente alcuni giornalisti così ci penseranno meglio a fare le pulci al potere.
Rodotà non pervenuto, quindi. Vince e svanisce. E si dissolvono anche quelle flebili speranze di tornare ad essere (o di diventare) un paese civile.
la mia sensazione e che questi alla fine nominano o Gianni Letta o Casini ............... :alarm:
Ma le quirinarie del Fatto non sono stravinte da Magalli?
Quirinarie del Fatto: Magalli, il vero candidato che viene dal basso - storify - Il Fatto Quotidiano
Stranamente non riesco a trovare la classifica, dove Rodotà sarebbe secondo staccato di 10mila voti...
Lo avevo detto io che casini...basta ragionare
Ah, ecco. Pare che la rivincita di magalli sia stata al secondo turno. 20mila a 12 mila.
Però la classifica sul Fatto non la trovo...
Magalli al Quirinale: il web ha votato - TribunaItaliaTribunaItalia
Gli italiani sono gente meravigliosa: quando si tratta di farsi deridere, sono sempre in pole position.
Dopo un chiacchierone fiorentino e un pluricondannato ancora a legiferare, mancava un presidente della Repubblica come Magalli a furor di popolo.
Tutto questo la dice lunga su come siamo ridotti.
È la democrazia diretta, baby.
Ma allora diventerà il candidato ufficiale del maggior quotidiano di opposizione? :laugh2:
Lui la sta prendendo sul serio, pare.
Non capisco come mai c'è la classifica con tanto di grafica su un blog ma sul Fatto non riesco a trovarla.
Non penso che la gente per dare una notizia stia ad elaborare anche una grafica a barre, ci sarà pur da qualche parte...
http://www.tribunaitalia.it/wp-conte...1/Cattura1.png
File che si chiama "cattura1". Ma dove l'avranno catturato? Dove? :cipenso:
Se devo scegliere meglio Magalli a Rodotà...
meglio Luce Caponegro di entrambi
Baby, sai qual e' la cosa che mi fa pensare? Che questa stupidata di Magalli era nata cosi' per farsi due risate.
Peccato che nella situazione attuale, da ridere ci sia ben poco.
Inoltre, Rodota' al primo turno era palesemente davanti, ma sembra che agli Italiani non manchi l'ironia, almeno finche' non si toccano le tasse.................................................................................................................. Poi tutti a lamentarsi.
PECORE
Purtroppo non piu' in auge, ormai.
Capirai: a me francamente interessa poco che vengano messi nomi a cazzo tanto quanto i nomi di politicanti assurdi ( Finocchiaro, Amato ecc ) oppure di altri inadatti al ruolo ( Fo, Strada, Magalli ecc ) .
Quello che mi interessa e' che tutta questa storia sta solo alimentando giornali e carta sprecata per nulla, perche' sappiamo benissimo come andra' a finire.
:madoo::madoo::madoo:
in questo momento, in questa situazione, in questo contesto e con questa gentaglia, personalmente non importa chi salga al Quirinale..... al popolo italiano credo che basti sentirsi dire che applicherà la Costituzione alla lettera!!
un alieno al colle?
Rodotà: ?Ripartiamo dal basso, senza la zavorra dei partiti? - micromega-online - micromega
No grazie, preferiamo un invertebrato di questo paese di miserabili
già lo sanno chi devono eleggere...per sicurezza il bomba i voti li va a pescare nel laghetto del nano pur di eleggere chi è confacente alla troika...(chissà di che ha parlato con la culona a Firenze...)
...ma noooo...era venuta per mangiare aggratisse una fiorentina e per farsi un giro aggratisse agli Uffizi...
Se eleggono Prodi pretendo la sfera di cristallo di Paper...
hai visto che bella intervista a Rodotà. Che lucidità e che chiarezza. Non ne risparmia a nessun, a destra :sick: come a sinistra :sick:. parla di solidarietà e di Costituzione. Critico con l'UE però senza fare il barricadero da 4 soldi. Relega i partiti attuali nel luogo più congeniale, cioè le fogne e da un calcio nel sedere al marchionnismo. Belle cose.
Possiamo dirlo che quest'uomo dimostra ancora una volta di avere le palle d'acciaio e il cervello fino?