natan è un fake buono :wub:
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A parte il fatto che non era un G8, bensì una Conferenza Internazionale sulla criminalità organizzata e quello che gli notificarono non era un "Avviso di Garanzia", bensì un "invito a comparire", quel Governo cadde per opera della Lega Nord
Sarebbe il caso di fare un po' d'ordine e ristabilire un minimo di verità ;)
"Berlusconi si ostina a ripetere che, nel 1994, il suo governo fu
rovesciato dall'invio di un "avviso di garanzia" per le mazzette Fininvest alla Guardia di Finanza, a
Napoli, mentre lui presiedeva un convegno sulla criminalità organizzata. Si trattava in realtà di un
"invito a comparire" (una convocazione per un interrogatorio), dovuto per legge, che non fu affatto
notificato a Napoli, ma a Roma.
E fu preannunciato al telefono all'interessato la sera prima (21
novembre '94) dai carabinieri. Fu dunque Berlusconi, pur sapendo di essere sospettato di corruzione,
a decidere ugualmente di presiedere il convegno anche l'indomani (giorno 22), esponendo il buon nome dell'Italia al ludibrio internazionale. Ai magistrati milanesi, secondo un'informativa dei
carabinieri, risultava che lui, la sera stessa del 21, sarebbe rientrato a Roma abbandonando il convegno napoletano inaugurato la mattina. Perciò inviarono i militari per la consegna a Roma, non
a Napoli.
Quanto alle ragioni della caduta del governo, quell'atto non ebbe alcuna conseguenza. L'hanno stabilito i magistrati di Brescia, ai quali Berlusconi aveva presentato un esposto contro i magistrati milanesi per "attentato agli organi costituzionali" (cioè al suo primo governo).
Nell'ordinanza del giudice Carlo Bianchetti che il 15 maggio 2001 archivia l'inchiesta e assolve il
pool di Milano, si legge: "Alla causazione del cosiddetto "ribaltone" è stata sostanzialmente estranea
la vicenda dell'invito a presentarsi, dal momento che, secondo la testimonianza dell'allora ministro
Maroni, la decisione della Lega Nord di "sfiduciare" il governo Berlusconi (decisione che era stata
determinante nella caduta dell'Esecutivo) era stata formalizzata il 6 novembre 1994, e perciò due
settimane prima; trovava comunque le sue radici in un insanabile contrasto tra la Lega Nord e gli
altri partiti del Polo delle Libertà risalente a fine agosto '94, allorché l'on. Bossi era venuto a sapere
dell'intenzione del capo del governo di "andare alle elezioni anticipate in autunno".
(Fonte: M. Travaglio)
Quanto mi piacciono le tue parole, sei sempre così pacato, così leggero, fai giravolte continue come un ballerino russo.
E' bello leggerti.
Sostengo sempre che replicare a Travaglio è impossibile. E' un bravissimo archivista, ad avere la pazienza di mettere da parte ogni articolo letto nella propria vita e poi andarselo a riprendere quando serve.
con te é d'obbligo ... :tongue::biggrin3:
basta inserire un "cazzo" in una frase che già arrossisci e gridi all'insulto ... :rolleyes::rolleyes::rolleyes:
lo faccio per non sentirti piagnucolare e tanto meno fare la vittima :D
ps: per quanto riguarda Travaglio, a differenza di te, tiene conto di quanto detto dal soggetto in discussione e ne replica i contenuti ... diciamo che si chiama onestà intellettuale ... piaccia quel che dice o non piaccia ...
difficile da concepire per te, o sbaglio? :wink_:
ps: comunque: Grazie Silvio!
Mi piacciono le tue risposte. Sempre molto circostanziate e precise.
In quanto a Marco Travaglio, a molti é antipatico perché ha la rara capacità di circostanziare e documentare in modo sempre rigoroso e ineccepibile le cose di cui parla.
Capirai che in un paese dove ha regnato fino a ora l'approssimazione e la demagogia più sfacciata fatta di apparenza, di proclami, smentite, malintesi, a tronate varie, la cosa disturba un po' (giusto ai demagoghi e ai superficiali)
;) ... e si prende perfino il disturbo di portare fatti e documenti a fondamento delle sue affermazioni: un cronista onesto, nulla di più, nulla di meno.
Mi rendo conto che in un Paese come questo persone come lui o D'Avanzo (incolmabile perdita per l'altissimo valore delle sue inchieste) siano mosche bianche: l'italiano medio preferisce lo slogan ad effetto e quelli come l'ex premier lo sanno bene.
Vi riporto uno stralcio dell'ultimo articolo di Newsweek che mi ha colpito molto, perchè non critica solo B. ma soprattutto noi italiani.
Non un vecchio ciarlatano qualsiasi
"Ne sentiranno la mancanza, quando sarà andato. Perché anche se pochi italiani sono disposti ad ammetterlo, Silvio Berlusconi è uno di loro, alla quintessenza. Nel bene o nel male la sua partenza lascerà una ferita sulla psiche nazionale. Berlusconi non è rimasto al potere grazie alla sua ricchezza o alla sua influenza mediatica. La sua vera risorsa sta nel riuscire a tentare una popolazione e indurla a credere di poter vivere la sua 'dolce vita' (un equivalente del sogno americano) di prosperità con l'aggiunta di signorine vestite succintamente".
"Berlusconi non è un vecchio ciarlatano qualsiasi. È colui che ha permesso per quasi due decenni agli italiani di avere la sensazione di poter ingannare tutto e tutti, dalle tasse alle moglie, tranne se stessi".
TMNews - Berlusconi/ Newsweek: non un vecchio ciarlatano qualsiasi
Come tutti i buoni giornalisti. La memoria per smascherare le menzogne , la memoria per rifare gli stessi errori
come tanti hanno già ricordato, anche sui giornali : non temo tanto Berlusconi in sè ma il Berlusconi che è in me (Giorgio Gaber)