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Stinit
aggiungo anche:
"quando gli elefanti combattono è sempre l'erba a rimanere schiacciata"
... scrivi come se avessi una carta di identità tedesca...:biggrin3:
no, direi che scrive da italiano
di soldi nostri , gli amici greci, se ne sono gia' intascati parecchi, non trovi?
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flag
no, direi che scrive da italiano
di soldi nostri , gli amici greci, se ne sono gia' intascati parecchi, non trovi?
A me pare un ragionamento "alla tedesca"...di chi pensa di stare dalla parte del giusto...quando poi se andiamo a vedere le cose più nel dettaglio siamo tecnicamente nella stessa barca greca...con l'unica differenza che i greci si sono finiti le regalie per l'Europa...noi ancora ne abbiamo (ma non per sempre)
...che i governi in Grecia abbiano fatto cazzate non c'è dubbio...come non c'è dubbio che sono state fatte in Italia...in Spagna...e per certi versi anche la integerrima Germania la quale ha la responsabilità (insieme alla troika)di non aver aiutato la Grecia quando ancora non era un malato terminale..
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Originariamente Scritto da
Stinit
A me pare un ragionamento "alla tedesca"...di chi pensa di stare dalla parte del giusto...quando poi se andiamo a vedere le cose più nel dettaglio siamo tecnicamente nella stessa barca greca...con l'unica differenza che i greci si sono finiti le regalie per l'Europa...noi ancora ne abbiamo (ma non per sempre)
...che i governi in Grecia abbiano fatto cazzate non c'è dubbio...come non c'è dubbio che sono state fatte in Italia...in Spagna...e per certi versi anche la inyegerrma Germania la quale ha la responsabilità (insieme alla troika)di non aver aiutato la Grecia quando ancora non era un malato terminale..
si poteva agire in maniera diversa con la grecia, ma e' terminale da quando spende molto di piu' di cio' che possiede
e concordo sul fatto che anche noi stiamo maluccio
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flag
si poteva agire in maniera diversa con la grecia, ma e' terminale da quando spende molto di piu' di cio' che possiede
e concordo sul fatto che anche noi stiamo maluccio
Allora anche noi siamo terminali...e da un bel pezzo...
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Noi non stiamo bene ma siamo ancora in buona compagnia. Altri paesi si barcamenano come noi. E per ora godiamo ancora della fiducia dei mercati anche se qualcuno (ma altri la pensano diversamente) sostiene che una volta fallita la Grecia la speculazione potrebbe accanirsi co vendite massicce camuffate da mancanza di fiducia sui nostri bond per farli crollare e poi poterli riacquistare a prezzi stracciati.
La Grecia invece, a quanto pare continua a pensare di poterla far franca con la tecnica della procrastinazione e delle chiacchiere. È notizia di questi giorni che le assunzioni nel settore della pubblica amministrazione continuano a pieno ritmo, senza minimamente abbandonare l'ottica assistenzialista e clientelare che li ha rovinati. Intanto aumentano le imposte non riscosse in quanto gli evasori contano sull'incapacità del sistema fiscale e sull'aspettativa di condoni.
Per non parlare del nulla di fatto sul fronte delle esenzioni fiscali ormai ingiustificate a favore di settori che ormai sono i soli che ancora fanno reddito.
Ha ragione Flag: parlo da italiano (e aggiungo italiano immune da simpatie antagoniste e pseudoalternative) che ha sulle spalle una fetta di quei 40 miliardi che la sola Italia vanta come credito (a tassi di estremo favore, altro che speculazione) nei confronti della Grecia. Non auspico che falliscano perché in quel caso essi passerebbero automaticamente dall'attivo al passivo del bilancio dello stato mettendoci nelle condizioni di fare ulteriori sacrifici. Penso che i furbastri ellenici più che sul rischio non probabile di disfacimento dell'euro contino su di questo. Come un parente sprecone dedito al gioco delle macchinette che continua a chiedere soldi dopo averne già ricevuti un bel po'.
Se fossi tedesco direi cose diverse.
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paper
Noi non stiamo bene ma siamo ancora in buona compagnia. Altri paesi si barcamenano come noi.
..non sono d'accordo..
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Originariamente Scritto da
paper
Noi non stiamo bene ma siamo ancora in buona compagnia. Altri paesi si barcamenano come noi. E per ora godiamo ancora della fiducia dei mercati anche se qualcuno (ma altri la pensano diversamente) sostiene che una volta fallita la Grecia la speculazione potrebbe accanirsi co vendite massicce camuffate da mancanza di fiducia sui nostri bond per farli crollare e poi poterli riacquistare a prezzi stracciati.
La Grecia invece, a quanto pare continua a pensare di poterla far franca con la tecnica della procrastinazione e delle chiacchiere. È notizia di questi giorni che le assunzioni nel settore della pubblica amministrazione continuano a pieno ritmo, senza minimamente abbandonare l'ottica assistenzialista e clientelare che li ha rovinati. Intanto aumentano le imposte non riscosse in quanto gli evasori contano sull'incapacità del sistema fiscale e sull'aspettativa di condoni.
Per non parlare del nulla di fatto sul fronte delle esenzioni fiscali ormai ingiustificate a favore di settori che ormai sono i soli che ancora fanno reddito.
Ha ragione Flag: parlo da italiano (e aggiungo italiano immune da simpatie antagoniste e pseudoalternative) che ha sulle spalle una fetta di quei 40 miliardi che la sola Italia vanta come credito (a tassi di estremo favore, altro che speculazione) nei confronti della Grecia. Non auspico che falliscano perché in quel caso essi passerebbero automaticamente dall'attivo al passivo del bilancio dello stato mettendoci nelle condizioni di fare ulteriori sacrifici. Penso che i furbastri ellenici più che sul rischio non probabile di disfacimento dell'euro contino su di questo. Come un parente sprecone dedito al gioco delle macchinette che continua a chiedere soldi dopo averne già ricevuti un bel po'.
Se fossi tedesco direi cose diverse.
guarda te se devo trovarmi daccordo con uno nato comunista e cresciuto a bambini in salmi' :dry:
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streetTux
..non sono d'accordo..
quel che si dice.........sintesi
s emi consenti un appunto, pero', a sto punto avrei scritto un semplice, esaustivo, perentorio NO :)
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paper
Noi non stiamo bene ma siamo ancora in buona compagnia. Altri paesi si barcamenano come noi. E per ora godiamo ancora della fiducia dei mercati anche se qualcuno (ma altri la pensano diversamente) sostiene che una volta fallita la Grecia la speculazione potrebbe accanirsi co vendite massicce camuffate da mancanza di fiducia sui nostri bond per farli crollare e poi poterli riacquistare a prezzi stracciati.
La Grecia invece, a quanto pare continua a pensare di poterla far franca con la tecnica della procrastinazione e delle chiacchiere. È notizia di questi giorni che le assunzioni nel settore della pubblica amministrazione continuano a pieno ritmo, senza minimamente abbandonare l'ottica assistenzialista e clientelare che li ha rovinati. Intanto aumentano le imposte non riscosse in quanto gli evasori contano sull'incapacità del sistema fiscale e sull'aspettativa di condoni.
Per non parlare del nulla di fatto sul fronte delle esenzioni fiscali ormai ingiustificate a favore di settori che ormai sono i soli che ancora fanno reddito.
Ha ragione Flag: parlo da italiano (e aggiungo italiano immune da simpatie antagoniste e pseudoalternative) che ha sulle spalle una fetta di quei 40 miliardi che la sola Italia vanta come credito (a tassi di estremo favore, altro che speculazione) nei confronti della Grecia. Non auspico che falliscano perché in quel caso essi passerebbero automaticamente dall'attivo al passivo del bilancio dello stato mettendoci nelle condizioni di fare ulteriori sacrifici. Penso che i furbastri ellenici più che sul rischio non probabile di disfacimento dell'euro contino su di questo. Come un parente sprecone dedito al gioco delle macchinette che continua a chiedere soldi dopo averne già ricevuti un bel po'.
Se fossi tedesco direi cose diverse.
...sostenere come scrivi tu che "non stiamo bene" è fortemente fuorviante...la realtà è che tecnicamente siamo messi nella stessa barca in cui naviga la Grecia...lo dimostra il fatto che dopo aver fatto (ormai da anni) tutte le manovre lacrime e sangue imposte dall'Europa ci troviamo con un debito pubblico fortemente aumentato e che ancora aumenta...tanto noi come i greci...e questo nonostante uno spread che nel caso dell'Italia è più umano che in passato...per sintetizzare...noi italiani spendiamo più di quello che incassiamo (come contesti tu ai greci) e nonostante la "fiducia" dei mercati non riusciamo a invertire il trend di crescita del debito pubblico...
la differenza che ancora ci rende diversi agli occhi dei mercati rispetto alla Grecia sono quei titoli che puntualmente paghiamo a scadenza...soldi che tagliamo o tasse che aumentiamo di volta in volta con le scuse più assurde a dx e sx (ma sempre alla povera gente)...il punto è che con questo sistema oltre ad essere sottomessi alle politiche economiche decise da tedeschi e troika un bel giorno (non molto lontano) non ci sarà più niente da tagliare...o tasse da poter ulteriormente aumentare...a quel punto saremo caduti in pieno nel trappolone della troika...e sarà troppo tardi per fare qualsiasi cosa...
questo per motivare il fatto che quando leggo quello che scrivi mi sembra di leggere le parole di un tedesco indottrinato per bene dai suoi mass media...tutto qua
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Originariamente Scritto da
Stinit
...sostenere come scrivi tu che "non stiamo bene" è fortemente fuorviante...la realtà è che tecnicamente siamo messi nella stessa barca in cui naviga la Grecia...lo dimostra il fatto che dopo aver fatto (ormai da anni) tutte le manovre lacrime e sangue imposte dall'Europa ci troviamo con un debito pubblico fortemente aumentato e che ancora aumenta...tanto noi come i greci...e questo nonostante uno spread che nel caso dell'Italia è più umano che in passato...per sintetizzare...noi italiani spendiamo più di quello che incassiamo (come contesti tu ai greci) e nonostante la "fiducia" dei mercati non riusciamo a invertire il trend di crescita del debito pubblico...
la differenza che ancora ci rende diversi agli occhi dei mercati rispetto alla Grecia sono quei titoli che puntualmente paghiamo a scadenza...soldi che tagliamo o tasse che aumentiamo di volta in volta con le scuse più assurde a dx e sx (ma sempre alla povera gente)...il punto è che con questo sistema oltre ad essere sottomessi alle politiche economiche decise da tedeschi e troika un bel giorno (non molto lontano) non ci sarà più niente da tagliare...o tasse da poter ulteriormente aumentare...a quel punto saremo caduti in pieno nel trappolone della troika...e sarà troppo tardi per fare qualsiasi cosa...
questo per motivare il fatto che quando leggo quello che scrivi mi sembra di leggere le parole di un tedesco indottrinato per bene dai suoi mass media...tutto qua
Veramente i titoli che rimborsiamo e gli interessi che paghiamo vengono in maggior parte pagati con altre emissioni. È per questo che il debito aumenta.
Anche noi spendiamo più di quel che incassiamo come la Gecia e diversi altri paesi, ma questo non significa che lo facciamo nella stessa maniera.
Il trend di salita del debito se non ricordo male era stato invertito dal governo Prodi e con il ritorno di Berlusconi prese il volo e da allora non ha smesso di crescere.
Continuo a non capire quali siano le trappole della troika. Ciò che è richiesto ai paesi dell'eurozona è semplicemente ciò che è alla base dell'economia aziendale: i costi devono essere inferiori ai ricavi se no le cose si mettono male per qualsiasi impresa. Se si tratta di uno stato si auspica invece che restino in pareggio o il passivo non sia poi troppo alto. Visto che questi fatti hanno un peso basilare sul destino valutario dei paesi e data la mancanza della possibilità di svalutare la moneta, logicamente l'unione mette dei paletti.
Se pensarla così vuol dire essere un tedesco ben indottrinato, così sia. Non mi dispiace per niente.
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paper
Veramente i titoli che rimborsiamo e gli interessi che paghiamo vengono in maggior parte pagati con altre emissioni. È per questo che il debito aumenta.
Anche noi spendiamo più di quel che incassiamo come la Gecia e diversi altri paesi, ma questo non significa che lo facciamo nella stessa maniera.
Il trend di salita del debito se non ricordo male era stato invertito dal governo Prodi e con il ritorno di Berlusconi prese il volo e da allora non ha smesso di crescere.
Continuo a non capire quali siano le trappole della troika. Ciò che è richiesto ai paesi dell'eurozona è semplicemente ciò che è alla base dell'economia aziendale: i costi devono essere inferiori ai ricavi se no le cose si mettono male per qualsiasi impresa. Se si tratta di uno stato si auspica invece che restino in pareggio o il passivo non sia poi troppo alto. Visto che questi fatti hanno un peso basilare sul destino valutario dei paesi e data la mancanza della possibilità di svalutare la moneta, logicamente l'unione mette dei paletti.
Se pensarla così vuol dire essere un tedesco ben indottrinato, così sia. Non mi dispiace per niente.
https://www.webeconomia.it/scontro-a...n-rogoff/1513/
http://keynesblog.com/2012/06/19/kru...e-francoforte/
gli stati non possono essere gestiti economicamente come aziende per il semplice motivo che lo scopo delle aziende è quello di realizzare il massimo profitto dalle proprie attività...mentre lo scopo di uno stato (tipo il nostro) è quello di riuscire a garantire il massimo dei diritti e dei servizi essenziali di cui i propri cittadini hanno bisogno...basta leggere gli articoli della nostra costituzione per capire quali siano le linee guida...
...quando parlavo di tedeschi indottrinati mi riferivo ad una parte di loro...fortunatamente non tutti i tedeschi hanno il paraocchi come i cavalli:oook: