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IL VIZIETTO degli INFAMI
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Melissa Satta: «Vieri non dorme dal 2006»
Secondo la showgirl pedinamenti e intercettazioni la causa dell'insonnia
MILANO, 22 ottobre - Non l'esclusione dalle convocazioni per il Mondiale tedesco del 2006 ma le prime notizie relative a pedinamenti e intercettazioni sono state la causa dell'insonnia che tormenta Christian Vieri. È quanto ha raccontato la sua fidanzata Melissa Satta, ascoltata come testimone nella causa che vede opposti l'ex calciatore e l'Inter e la Telecom. Nel corso della sua deposizione, la Satta ha ricordato che «quando apprese la notizia relativa ai Mondiali era triste e molto dispiaciuto, ma non aveva problemi di insonnia» , mentre le prime notizie di stampa del settembre del 2006 circa la raccolta dei tabulati telefonici di Vieri lasciò entrambi «allibiti».
INSONNIA - «Prima dormiva regolarmente», ha ricordato la Satta ma, quando sui giornali scoppiò la vicenda delle intercettazioni, Vieri «faticava a dormire di notte, penso per l'ansia e la preoccupazione» e «tuttora manifesta problemi di insonnia». Secondo quanto ricostruito dalla sua compagna, l'ex giocatore dell'Inter non prese farmaci per evitare problemi con il doping ma si rivolse a un specialista, «un medico, uno psicologo, in relazione ai problemi di insonnia». Inoltre, «prima del settembre del 2006 uscivamo spesso, quasi tutte le sere e andavamo a feste, successivamente e anche oggi non lo facciamo più e comunque molto più di rado». Da quella data, la soubrette spiega che Vieri «è molto agitato e 'sul chi va la" e manifesta timore di essere seguito e ciò anche oggi, anche se in modo meno acuto...Ricordo che all'epoca parlammo anche di ingaggiare una guardia del corpo - conclude la Satta - cosa che poi non facemmo».
PARLA VIERI - Bobo Vieri, nel corso dell'udienza di oggi nella causa che lo vede opposto a Inter e Telecom per una presunta attività spionistica ai suoi danni ha anche spiegato quali erano, a suo dire, i termini del contratto che lo aveva vincolato dal 2002 alla società nerazzurra: il 70% sarebbe stato pagato dall'Inter, il 30% da Telecom per la quale il calciatore fece da testimonial per una campagna pubblicitaria (Alice ndr.). Questo, secondo Vieri, «per pagare meno tasse». «Voglio precisare - ha spiegato Vieri nell'udienza di oggi - che quando fu rinnovato il mio contratto con l'Inter nel 2002, l'Inter mi disse che per pagare meno tasse mi avrebbe corrisposto solo una parte della cifra che avevamo pattuito, mentre un'altra parte me l'avrebbe fatta corrispondere da Telecom ed io avrei dovuto fare il testimoniai per Telecom».
never-ending story....