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Rafasnella
Cavolo, io posso capire che la depressione sia una bruttissima malattia, ma arrivarsi a suicidare perché si è depressi mi fa un po' specie.
:blink: beh, guardati attorno e leggi i giornali (anche se in molti casi si stende un velo pietoso)............il discorso , qui, e' pero' circa gli eventuali aiuti esterni, mi pare
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MissTiger
Se una persona paralizzata chiede il suicidio assistito? O se una persona con una malattia debilitante e limitante tipo il diabete, ma con la quale si può tranquillamente vivere per anni lo chiede? Sareste favorevoli ugualmente?
Sicuramente alcuni sì, sicuramente altri no.. Il problema è proprio questo, legiferare qualcosa riguardante la vita (e il terminare la stessa), una cosa così immensa e così inestimabile..
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streettissimo
Cavoli di chi sceglie, fino a che prende e si ammazza da solo.
Nel momento in cui ci si fa ammazzare, la cosa non è più così semplice.
non sei ammazzato. Sei aiutato a farlo da solo. Non è eutanasia è suicidio assistito.
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flag
:blink: beh, guardati attorno e leggi i giornali (anche se in molti casi si stende un velo pietoso)............il discorso , qui, e' pero' circa gli eventuali aiuti esterni, mi pare
Non ho voluto commentare perché ( e sarò di mentalità poco aperta sotto questo punto di vista) non condivido assolutamente nè eutanasia e nemmeno l'idea di un'assistenza al suicidio.
La vita non c'è la siamo presa e per questo (per me) non potremmo nemmeno togliercela "a nostro piacimento".
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Ribellesenzacausa
non sei ammazzato. Sei aiutato a farlo da solo. Non è eutanasia è suicidio assistito.
http://img144.imagevenue.com/loc536/..._122_536lo.jpg
:rolleyes:
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Originariamente Scritto da
Rafasnella
Non ho voluto commentare perché ( e sarò di mentalità poco aperta sotto questo punto di vista) non condivido assolutamente nè eutanasia e nemmeno l'idea di un'assistenza al suicidio.
La vita non c'è la siamo presa e per questo (per me) non potremmo nemmeno togliercela "a nostro piacimento".
quando vedi una persona che ami piangere e urlare di dolore ben sapendo che saranno così i suoi ultimi giorni di vita ti cambia un po' le prospettive e le idee... e no, non "a nostro piacimento" ma nello strazio avresti volentieri aiutato a farla finire di soffrire...
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io non capisco dove sia il problema. dobbiamo sempre metterci a fare dio. se uno sceglie di fare una cosa, qualsiasi cosa, straca**i suoi. non sono d'accordo ma amen. che responsabilità potrà mai essere più grande della volontà di morire, il mondo va avanti lo stesso, e non è una questione nè politica nè religiosa, si chiama realismo
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Originariamente Scritto da
Ribellesenzacausa
non sei ammazzato. Sei aiutato a farlo da solo. Non è eutanasia è suicidio assistito.
Sì certo, a parole e a definizioni è facile. Vai a dirlo a chi compie l'azione. Tu lo faresti? Io lo farei? E non dire che è il loro lavoro, perché il problema sta proprio lì, che il loro lavoro e le premesse dello stesso, contrastano fortemente con l'atto di cui qui si discute.
Detto questo, ho usato comunque termini forti per far capire la differenza tra le due azioni e le due situazioni.
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Originariamente Scritto da
MissTiger
Se una persona paralizzata chiede il suicidio assistito? O se una persona con una malattia debilitante e limitante tipo il diabete, ma con la quale si può tranquillamente vivere per anni lo chiede? Sareste favorevoli ugualmente?
Sì.
Malattia curabile o no, per me la persona costretta a un certo tipo di esistenza credo debba avere il diritto di decidere se sia degna d'essere vissuta.
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Ribellesenzacausa
non sei ammazzato. Sei aiutato a farlo da solo. Non è eutanasia è suicidio assistito.
:wink_:
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spitjake
io non capisco dove sia il problema. dobbiamo sempre metterci a fare dio.
Forse è proprio questo il punto, ma al contrario, cioè che nessuno vuole fare dio (inteso come essere superiore).
Non è una cosa banale, non è così facile, e non è certo il caso di legiferare, decidere o giudicare in merito semplicemente con un "cazzi suoi".
A mio avviso, non è realismo, è sottovalutazione.
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miss_valentine
Malattia curabile o no, per me la persona costretta a un certo tipo di esistenza credo debba avere il diritto di decidere se sia degna d'essere vissuta.
Indubbiamente.
Ma dietro la tua decisione, ci sono altri che la compiono. Ed è qui, il grande Bardo direbbe, che c'è l'intoppo.