Ovvio che si :)
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Confindustria: "Italia ripiomba in recessione con il no al referendum di ottobre" - Repubblica.it
ha dimenticato soltanto la peste e l'invasione delle cavallette
p.s. questa è la classe imprenditoriale italiana
"Il premier sarebbe costretto, per coerenza con l'impegno assunto di cambiare il Paese quale sua cifra politica, a rassegnare le dimissioni. Il Presidente della Repubblica difficilmente riuscirebbe a formare un nuovo governo, date le divisioni interne alla stessa maggioranza attuale, oltre che nell'opposizione. Verrebbero indette nuove elezioni. Tenendo conto che sarebbero in vigore due sistemi elettorali diversi per i due rami del Parlamento, dalle elezioni potrebbe non uscire una maggioranza parlamentare unica, alimentando ulteriore turbolenza e incertezza sulla governabilità del Paese".
Mi pare assai ragionevole, una situazone di incertezza politica che non potrebbe che nuocere al paese e all'economia.
incece a ne pare un'analisi in linea con un certo modus operandi che sta facendo il suo tempo. la tecnica del dopo di me il diluvio pare che non produca più un atteggiamento conservativo e quindi facciamo quello che dice l'ultimo illuminato (Matteo in questo caso).
certo gli imprenditori sono solito lamentarsi (noi vecchi disillusi usiamo dire chiagnr e fottre) però io qui leggo solo una difesa di questo governo.
voglio dire: sono anni che ci scassano la ciolla che dovevamo seguire la Grecia e siamo ancora qui. in gb hanno votato e tutti a dire che dopodomani tocca a noi (?). ora arrivano questi e ci spacviano questa pseudo previsione.
boh gli esperti siete voi, ma a me pare una sciocchezza.
ora voi due do sopra potete riprendere a limonare :dry:
1-e daiima davvero questi doppi sensi con la questione degli illuminati..........no, non da te :(
2-io non leggo una difesa di questo governo, ma una difesa di una situazione.........perfino beppe, il giorno prima del referendum, ha fatto una giravolta...........:dubbio:
3-sulla grecia, io ho sempre marcato la differenza fra italia e stessa fazza stessa razza: noi abbiamo comunque un substrato industriale che loro non hanno.............sul fatto che le prossime vittime potremmo essere noi, pero', ci sono pochi dubbi (a meno che in spagna non trionfi podemos)
4-in quella "previsione" si disegna uno scenario. che e' possibile. quanto possibile, in termini di probabilita', non ti so dire, ma a me sembra del tutto possibile.e' il mio parere , che vale quanto il tuo, e' che sia altamente probabile.
p.s. sul limonare, non ti rispondo..................ti mando direttamente una testa di cavallo sulla porta di casa :senzaundente:
3- se continua così la spagna passerà i prossimi anni a votare ogni 6 mesi
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L'articolo non parla di diluvi o terremoti. Dice qualcosa di persino ovvio: senza più un governo, senza la possibilità di averne facilmente un altro (i grillini dovrebbero avere la maggioranza assoluta, dato che mi paiono improbabili alleanze loro con altri) e con tutte le incertezze che la situazione politica porterebbe sui mercati rischieremmo una situazione davvero poco incoraggiante.
Basta vedere la Spagna che si trova in una situazione molto simile alla nostra e dopo nuove elezioni rischia di rimanere senza governo.
Aaa
Giusto giusto per capirne un po' di piu' .....
Oggi esce, nelle librerie e nelle edicole insieme al Fatto, il nuovo libro di Marco Travaglio e Silvia Truzzi, “Perché No – Tutto quello che bisogna sapere sul Referenzum d’autunno contro la riforma Boschi-Verdini” (ed. Paper First, pagg. 204, 12 euro). Una guida al referendum costituzionale con la storia dei padri costituenti e ricostituenti, la controriforma tradotta in italiano, le bugie e i voltafaccia di chi dice Sì, i consiglieri regionali e i sindaci inquisiti o imputati che potranno andare in Senato con l’immunità, le proposte alternative per una buona riforma, i modelli stranieri e le ragioni del No. Di queste, in tutto 35, ne anticipiamo 15.
1. I risparmi del nuovo Senato dimagrito e non più retribuito sono irrisori (una quarantina di milioni all’anno, senza contare i rimborsi spese per sindaci e consiglieri regionali provenienti da ogni parte d’Italia). Comunque non giustificano minimamente la riscrittura di 47 articoli su 139 della Carta. Per risparmiare la stessa cifra, sarebbe bastato decurtare del 10% lo stipendio di deputati e senatori…
2. Il nuovo Parlamento sarà formato da membri in gran parte non eletti dai cittadini, ma nominati dalla casta (i 2/3 dei deputati, col meccanismo dei capilista bloccati; e tutti i senatori scelti dai Consigli regionali e dal capo dello Stato).
3. Alla Camera si prevede un abnorme premio di maggioranza al partito più votato. Anche se rappresenta il 25% dei votanti, si accaparra il 54% dei seggi. Premio non di maggioranza, ma di minoranza…
4. Alla Camera ogni capolista bloccato potrà candidarsi in 10 circoscrizioni come specchietto per le allodole, ben sapendo che verrà eletto automaticamente in tutte e 10 senza prendere un voto… Poi sceglierà una circoscrizione per sé e ingannerà gli elettori delle altre 9, dove al suo posto uscirà il candidato più votato della lista. Così sarà lui, col gioco delle rinunce, a decidere chi far eleggere e chi sacrificare, a seconda del livello di fedeltà al capo partito.
5. Il premier avrà uno strapotere incontrastato e incontrastabile: come “capo” del primo partito, sarà di fatto eletto dal popolo (all’insaputa del popolo). E diventerà il padrone assoluto del governo e del Parlamento. Potrà scegliersi il presidente della Repubblica, ma anche i membri della Consulta e del Csm di nomina parlamentare, i componenti delle Autorità “indipendenti”, l’amministratore delegato e il Cda della Rai. E cambiare la Costituzione a suo piacimento ogni volta che vorrà. Un premierato assoluto…
6. Nel nuovo Parlamento, il premier non si ritroverà di fronte alcun contropotere. Nessun controllo “esterno”: il Senato è ridotto a una larva e non può certo controbilanciare la Camera asservita al capo del governo. E nessun controllo “interno”: i diritti delle minoranze parlamentari non sono codificati esplicitamente…
7. La “riforma” regala l’immunità parlamentare a 100 fra sindaci (21), consiglieri regionali (74) e rappresentanti del Quirinale (5) che, non essendo stati eletti per fare i senatori o non essendo proprio stati eletti tout court, non hanno diritto a un simile privilegio… Il che fa prevedere che si candideranno a Palazzo Madama i primi cittadini e i consiglieri con la coscienza sporca oppure già inquisiti che rischiano arresti, intercettazioni e perquisizioni e aspirano allo scudo per mettersi al riparo.
8. Mentre nasce il cosiddetto “Senato delle Autonomie e dei Territori”, le autonomie territoriali scompaiono. Nel rapporto Stato-Regioni si prevede la “clausola di supremazia” dello Stato centrale, attivabile dal governo onnipotente… Si ripristina il famigerato “interesse nazionale” che, prima della riforma del 2001, veniva usato discrezionalmente da Roma per vampirizzare le autonomie. Le Regioni ordinarie conteranno molto meno, mentre le 5 a statuto speciale (spesso folli centri di spesa e spreco) saranno più forti di prima.
9. Avremo Regioni piccole e poco popolose con più senatori rispetto ad altre molto più grandi. Il Trentino Alto Adige avrà due sindaci-senatori contro uno solo della Lombardia, dieci volte più popolosa. Con tanti saluti ai principi costituzionali di ragionevolezza, di eguaglianza e di proporzionalità del voto.
10. La “riforma” non abolisce il bicameralismo: continueremo ad avere una Camera e un Senato che si rimpalleranno le leggi col classico sistema bicamerale… Sono ben 22 le categorie di norme che restano bicamerali, con procedure di approvazione diverse a seconda della materia che trattano. E con i prevedibili ricorsi, conflitti e dubbi interpretativi, visto che moltissime leggi riguardano più materie differenti fra loro…
11. Non si accorciano i tempi, in media molto brevi, dell’iter legislativo, che al contrario si complica e allunga.
12. I possibili procedimenti legislativi, che oggi sono soltanto 2 (quello ordinario e quello costituzionale) diventerebbero addirittura 10.
13. I senatori part-time dividono il loro lavoro settimanale tra alcuni giorni dedicati alle funzioni legislative e altri riservati agli impegni nei rispettivi Comuni o Regioni. Così svolgeranno male entrambi i compiti.
14. Il Senato diventa un albergo a ore con porte girevoli, in cui entrano ed escono sindaci e consiglieri eletti e scaduti in tempi diversi… Alla faccia della “stabilità”.
15. Il Senato, sedicente rappresentante delle autonomie regionali, è escluso da gran parte delle deliberazioni in materia regionale.
16. Il presidente della Repubblica sarà quasi sempre eletto dalla settima votazione in poi, quando il quorum iniziale si abbassa. E lì saranno sufficienti i 3/5 dei partecipanti al voto. Cioè: anche soltanto 220 elettori su 366 (quorum minimo). E così il rappresentante dell’unità nazionale potrà essere eletto con molto meno della maggioranza assoluta del Parlamento!
17. Oggi per presentare una legge di iniziativa popolare bastano 50 mila firme; in futuro ne occorreranno 150 mila (il triplo). Idem per i referendum abrogativi: in cambio di un modesto abbassamento del quorum (dal 50% più uno degli aventi diritto alla maggioranza dei votanti alle ultime elezioni per la Camera), le firme da raccogliere salgono da 500 mila a 800 mila.
16. Il presidente della Repubblica sarà quasi sempre eletto dalla settima votazione in poi, quando il quorum iniziale si abbassa. E lì saranno sufficienti i 3/5 dei partecipanti al voto. Cioè: anche soltanto 220 elettori su 366 (quorum minimo). E così il rappresentante dell’unità nazionale potrà essere eletto con molto meno della maggioranza assoluta del Parlamento!
A me risulterebbe che i 3/5 siano più della maggioranza assoluta che è di 2,5/5 +1... Che significa "molto meno della maggioranza assoluta"?
Le altre motivazioni sono tutte di questo calibro?
E poi, cosa che ancora non ho capito: il referendum verte sulla riforma del Senato o anche sulla legge elettorale?
me lo devo comprare allora.
nel frattempo datemi dei suggerimenti su come fare:
VOglio diventare Renziano, farmi nominare dirigente, beccarmi una buona uscita. Suggerimenti?
tutti dirigenti! basta essere renziani - con il 'decreto carrai', il premier se ne sbatte del merito - Politica
Credo che Travaglio abbia fatto bene i suoi conti .... Quindi ritengo sia una fonte piu' affidabile del tuo " mi pare" .
Le altre motivazioni probabilmente le leggero' breve, se riesco a trovare ancora il libricino con il giornale.... Noto con piacere che per il SI ci sono le stesse motivazioni, vero? ;)
visto e considerato che mi sono scocciato fortemente di vivere all'estero, pure se guadagno bene, votero No, Renzi a casa, elezioni a gennaio 2017, il MoVimento vince e da Febbraio 2017 per tutti 800 euro al mese di reddito di cittadinanza, mollo tutto e torno in Italia a fare il fancazzista redditodicittadinanzato :biggrin3:
Confino, si chiama confino...
Mi taglieranno anche un orecchio? :cry:
perchè , chi è in grado,non mi spiega per quale motivo si dovrebbe votare sì?
La punizione peggiore é sempre stata nelle miniere di Sassu Strittu a Carbonia... dove adesso governano i pentastellati pensa che torture!!!!
:w00t:
https://youtu.be/t89OMsikgGY?t=19
qui puoi vedere la giuria pentastellata in azione!!!:risate2:
E niente: non ci arriva. Non ce la fa. Gliel'ha detto anche l'enigmatico guru Jim Messina che, quando parla, fa più danni della grandine. Ma lei niente. Madama Boschi, Nostra Signora delle Gengive Disattese, ci delizia ormai ogni giorno. Ieri, pur di farci votare sì, è arrivata a dire che "con la nuova Carta l'Italia sarà più sicura e combatteremo il terrorismo". Delirio continuo. Il massimo, però, è accaduto due giorni fa. La professoressa Urbinati, fiera sostenitrice del no, l'ha affossata così: "Ministro Boschi, mi spieghi la sua riforma senza leggere. Mi racconti l'articolo 70: con parole sue, però". Ovviamente la simpatica Boschi non ha risposto. Per forza: è sempre lei, la compagna di classe che tutti purtroppo abbiamo avuto. Quella che non faceva mai sciopero, che non ti passava mai i compiti, che ascoltava Eros Ramazzotti perché "è romantico" e che andava sempre volontaria alle interrogazioni. Si piazzava alla lavagna e ripeteva a pappagallo pagine intere del libro di testo. Qualsiasi libro di testo. Senza averci capito una beata mazza. E a quel punto bastava una domanda qualsiasi (fuori protocollo) del professore per cortocircuitarla tragicamente. Ecco: una così, in Italia, ha riscritto la Costituzione. Agile, in scioltezza. Daje.
Non e' necessario.... I miei commenti in merito sono superflui e comunque gia' detti, oltre ad essere d'accordo con Scanzi.
pare lo vogliano spostare a febbraio, stanno già macchinando.
Intanto, la Boschi va dicendo che votare SI sarebbe un grande aiuto contro il terrorismo.
(anche contro le rughe, la cellulite, etc etc)
boschi: si al referendum contro il terrorismo. tra un po
Era già stato scritto, vedo adesso . hops