per fortuna si parla di altre squadre.. va la..
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per fortuna si parla di altre squadre.. va la..
di Luca Sofri
Al di là del merito e delle tifoserie (non sono juventino, non sono interista, non ho interessi in ballo), ho un’obiezione “tecnica” a quello che scriveva ieri Michele Serra e a quello che scrive oggi Stefano Nazzi, sull’implicazione sovversiva e di violazione delle regole della pretesa della Juventus di attribuirsi 30 scudetti e 3 stelle.
Riassumo Serra – col quale già ne parlammo – in pochissime parole: se decidi di comportarti come se una sentenza pronunciata da un organismo che implicitamente rispetti e condividi sia sbagliata, ne mini le fondamenta e fai saltare tutto il patto.
L’obiezione è che Serra confonde l’obbedienza a una regola con la sua contestazione, confonde un reato con un’opinione. La Juve non è parte dell’istituzione, non è tenuta a condividere pubblicamente i suoi pronunciamenti, mentre è tenuta invece a obbedirvi: anche perché se non lo facesse compirebbe nuove violazioni di regole che sarebbero sanzionate.
La Juve non ha deciso di non partecipare più al campionato (poteva farlo, se avesse voluto mettere in discussione il sistema), o di andare alla sede dell’Inter e portarsi via dei trofei: sta solo manifestando il suo dissenso da quella sentenza, che ha comunque inevitabilmente subito e “rispettato”, punti di penalizzazione compresi. Ufficialmente, gli scudetti sono 28, punto.
L’equivoco è importante, perché discende direttamente dalla pretestuosa obiezione che nella società civile pretende che non si possano discutere e criticare le sentenze della magistratura: il “rispetto delle sentenze” è una formula ingannevole e strumentale usata per mettere a tacere i dissensi. Le sentenze le fa rispettare lo Stato, e la forza pubblica, eventualmente: ma io, mentre le subisco, mentre sconto la pena, ho diritto di dire che non è giusto e che per me il colpevole non sono io. Ho diritto di dirmi innocente, che lo sia o no. Ho diritto di fare tutto quello che non violi una regola scritta, nel qual caso ne sarò perseguito. E sostenere che esercitando questo diritto io metta a rischio il patto sociale è un ricatto morale che trascura la libertà di opinione.
La Juventus ha 28 scudetti, punto. E ha diritto di dire che ne ha vinti 30. Punto.
TORINO - Alla fine vince il buon senso. Quello di Gianni Petrucci che, a Milano per presentare le divise olimpiche degli azzurri, “taglia” la questione sulla divisa della Juventus 2012-13. La terza stella inserita nel logo del club, come i bianconeri stanno pensando (praticamente hanno già deciso) di fare, non verrà osteggiata. E non solo perché nessuno potrebbe dire nulla (nel proprio logo ognuno può mettere ciò che vuole), ma perché in assoluto non c’è l’intenzione di arrivare allo scontro con la Juventus e inserire le stelle nel logo rappresenta, in fondo, una sorta di buon compromesso. D’altra parte, sempre sull’onda del buon senso, Petrucci introduce il discorso sulla terza stella con una ragionamento ineccepibile: «Con tutti i problemi che ha e che soprattutto avrà il calcio italiano con il caso delle scommesse, mi sembra che la questione della terza stella sia l’ultima cosa di cui preoccuparsi». E, comunque, se proprio bisogna occuparsene, Petrucci spiega: «Ho parlato con Andrea Agnelli , gli ho fatto i complimenti per lo scudetto. E’ un ragazzo intelligente, se davvero deciderà di mettere la terza stella là dove sta pensando di metterla non credo proprio che gli si potrà dire niente».
:cool:
mi dispiace flag, ma io non ho motivo di gioire: le stelle andavano messe tutte sulla maglia, al di fuori del logo, **
abbiamo assistito alla più grossa porcheria perpetrata contro una società sportiva da quando il calcio è stato inventato... **
disparità di trattamento abissale tra due società, il paradosso è che una è stata condannata pesantemente, le sono stati inferti danni economici immani e l'altra, nella medesima condizione, è stata premiata addirittura con uno scudetto; a ciò si aggiunga, per completare l'abominio, che la sentenza del Tribunale di Napoli scagiona completamente la società, avendola ritenuta assolutamente estranea alla vicenda
forza dai, puppiamo un centinaio di juvemerda così poi chiudiamo sto cesso :cool:
caro e sommo fratello
caro e sommo fratello, il mio giudizio, corroborato dalla lettura di molte "carte" (ho avuto purtroppo molto tempo per farlo in una mia lunga convalescenza:ph34r:), non si discosta dal tuo, e del resto non vedo come potrebbe , data l'evidenza della disparita' di trattamento, la modifica "in corsa" delle regole e la truffaldina "scelta" delle "prove" da sottomettere al giudizio dei "saggi" :sick:
ma sono troppo vecchio per le questioni di principio, e ritengo che oggi, molto prosaicamente e conipiediperterramente, il continuare a rimestare tutta quella merda, rischi di farci piu' danni che benefici.
il mio e' , ripeto, un ragionamento utilitaristico: non dimentico di certo, ma ritengo sia giunta l'ora di appoggiare l'ascia di guerra. non la sotterrerei, perche' mi piacerebbe tenerla a portata di mano.............non si sa mai.
del resto molti elementi per giudicare sono sotto gli occhi di tutti, chi voleva vedere ha visto, gli altri continueranno comunque a restare della propria idea, o meglio , convinzione......................del resto anche solo modificarla di pochino intaccherebbe tutto quel castello di finti valori sul quale hanno cercato di ricostruire unan credibilita' persa in anni di malagestio e di puerili scuse.
lasciamo il ricordo di algidi abiti indebitamente ostentati , di simboli di un primato ottenuto solo sulla carta (e il materiale dei simboli, del resto , quello e'), di immagini sfumate dei numi tutelari la cui memoria e' stata infangata assai piu' dall'affermazione dell'evidentemente falso che dalla constatazione di una realta' "condivisa" con parecchi altri............
d'ora in avanti non ci curiam di loro, ma guardiamo, dall'alto in basso, e passiamo