Visualizzazione Stampabile
-
Beh a me dopo la morte di mio padre mi é venuto in sogno una sola volta e mi ha preso a Schiaffi e sganassoni tutta la notte :blink: :wacko: ci sono stato malissimo, eppure avrebbe dovuto essere contento di me, visto che ero tornato con mia moglie come lui voleva, per cui credo a nulla francamente....
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Aerodik
ciao anto, al t-day non ti ho detto niente, volevo almeno farti le condoglianze, ma ti vedevo felice e spensierata e non me la sono sentita di farti ricordare il fatto, sei forte e questo lo sappiamo, io per fortuna ci devo ancora passare ma credo che (anche vivendola tutti i giorni sulla mia pelle, nella mia mente :cry::cry::cry:) la morte sia la fine dei giochi. scusa se ti dico questo e sono pessimista ma ha talmente tante facce e situazioni che non può essere destino ma solo fato.... spero di sbagliarmi e spero che ci sia davvero qualcosa di la, ma la mia mente frulla e pensa che in fondo, venendo dalle scimmie, siamo solo animali con un senso in +, l'intelligenza.
Vorrei poter chiudere gli occhi quel giorno ed "elevarmi" ad altro ma ho paura che li chiuderò e basta.
Ciao bella e stammi bene.
malvolentieri.......ma anche io penso questo.
-
A me simili coincidenze non sono mai capitate. Tuttavia capita spesso, di fronte alla morte, di farsi domande importanti : perchè veniamo al mondo? dopo dove andiamo? perchè tanta sofferenza? Dio cosa fà? Sono le domande che l'uomo si pone da quando esiste e che non hanno ancora trovato alcuna risposta nè mai, secondo me, la troveranno, nonostante ci abbiano pensato le più grandi menti per tutta la vita. Sono le domande che rimandano direttamente alla esistenza di Dio e con la ragione, secondo me, non ci si arriva, nonostante che la ragione sia presupposto indispensabile per la fede.
Io non ci sono ancora arrivato (66 anni), ma sembra che tanto ci siano riusciti.
Ciao e un abbraccio.
-
Innnanzitutto voglio farti le mie condoglianze...
io ho perso mio papà ormai da molti anni, purtroppo è un dolore, intimo, che ci si porta dentro, anche se in modo sempre più fievole, per tutta la vita.
Credo che quello che ti è successo non è una semplice coincidenza, per me questo genere di eventi sono plausibili, e riescono a manifestarsi con delle persone particolarmente sensibili, o magari in una condizione di particolare sensibilità. Non ho mai avuto manifestazioni del genere, ma secondo me, molto di ciò che ci accade nella vita non è casuale, magari in quel momento ti sembrerà così, ma la nostra vita è un cammino verso una meta alla quale siamo indirizzati da tutti questi eventi "normali" o casuali. i nostri cari ci sono sempre vicini ed in qualche modo ci proteggono, ne sono convinto...
-
-
Non serve cercare di capire bisogna solo godersi quella magia e basta.
è successa è meravigliosa, chiudi gli occhi e traine il massimo ristoro.
-
io credo che certe cose siano soggettive ed estremamente personali...ognuno di noi le vive ed interpreta a modo proprio...
-
tutto é possibile, cara Anto, é possibile che quella tavoletta l'abbia scritta tu, o forse no, l'ha scritta tuo papà o forse il vicino di casa ... che importanza ha ... ora bisogna vedere quale strada vuoi prendere, se quella di far rivivere tuo padre come fosse un fantasma, tenerlo vivo non solo per quello che ti ha trasmesso ma come fosse ancora lì ... o se vuoi dar merito alla creazione, una tra le più meravigliose che una persona può vivere, quella di un figlio.
Io sono padre e non vorrei mai che dopo la mia morte mio figlio si mettesse a giocherellare con il mio fantasmino ... perché se la possibilità che possa continuare a seguirlo, a godermelo, fosse una realtà, lo vorrei vedere proiettato verso la sua realizzazione, nella costruzione della sua umanità, pieno di voglia di vivere e di coltivare amicizie ed esperienze ... così come oggi mi riempie di felicità vederlo crescere, impegnarsi in cose che a lui piacciono, gustarmi i suoi risultati, la sua generosità, il coraggio e la voglia di vivere ... e se rinunciasse a tutto questo per fare di me un icona, cercherei in tutti i modi di allenarmi, e allenarmi, e allenarmi ancora, fino a riuscire a ripossedere quella relazione che oggi mi lega agli oggetti, alla materia e, seppur amorevolmente ... prenderlo a calci in culo ... :dry::biggrin3::wub:
un abbraccio .... :wink_:
-
ciao
io ho una visione piuttosto netta e concreta della vita umana, ed in generale della vita
tutto ha un inizio ed una fine, la vita e la morte sono 2 facce della stessa medeglia ed entrambe ci devono essere altrimenti le cose non funzionerebbero affatto
la morte significa la fine di tutto quanto, della nostra esistenza terrena cioè l'unica esistenza possibile
poi è chiaro, giusto, doveroso ed auspicabile tenere dentro di sè vivo il ricordo delle persone care; è un modo per tenerle sempre in vita
ettore
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
black panther
Vorrei raccontarvi quello che mi è successo,
premetto che ho perso papà esattamente nove giorni fa
e che non credo nella morte...a prescindere..
1) Domenica mentre a Varano i ragazzi smontavano il frigor
io ho chiesto come funzionasse il termostato perchè non l'ho mai capito..
2) Da ieri fino a questa mattina sono stata male per varie sensazioni
che mi serpeggiavano dentro..la morte nel cuore...tante lacrime..
3) Oggi uscendo da casa di mia mamma dopo pranzo sul marciapiede
davanti ai piedi mi trovo una tavoletta di compensato scritta a penna.
Oddio ma io conosco quella calligrafia, è quella di mio padre!
4) La tavoletta riporta uno schema preciso di come usare il termostato
del frigor in base alla temperatura esterna..
Che dire..con le lacrime agli occhi ho pensato "Papààààà!!!!"..
..curiosa di sapere cosa ne pensate o se vi è mai capitato, in momenti
particolari della vostra vita, di sentire la presenza tangibile di un caro
che non c'è più..
..naturalmente sono ben accetti anche i commenti degli scettici..:biggrin3:
Mi era sfuggito questo post, ma, come dici, con la consueta dolcezza e sensibilità che ti contraddistingue (non ci vuole alcun titolo per sentirsi legittimati a fare una tale affermazione, pur senza conoscere una persona) qualcosa mi ha portato ad averlo sotto gli occhi, per puro, apparente, caso.
Pe rispondere: sì, è capitato, capita e spero che capiti ancora. "Spero" poiché ogni volta si squarcia quel velo pesantissimo ed anche impalpabile del dolore più profondo, talmente profondo che non si riesce a capirne la fine o a individuarne i contorni: un po' come il concetto dell'infinito (dividi per due "una" cosa e avrai due cose; dividi una delle due cose ottenute e avrai altre due cose; dividi una delle due cose..ecctera). Una spirale che non ha inizio né fine, ma che ogni volta, attraverso "segni" ci aiuta a "leggere", a "rivivere", a non lasciarci scivolare nell'antro della depressione, del nichilismo violento, del deprezzamento cinico o masochistico o sadico (dipende da chi, come e quando) di ciò che si ha.
Un bel viaggio, incredibile, drammatico, assurdo, fantastico, abominevole, indescrivibile, straordinario, intenso, insostenibile: la vita.