Visualizzazione Stampabile
-
Sergio 01:14 - Dalla lettera ai dipendenti :papa:
''Vi scriviamo oggi con l'emozione che arriva dall'aver lavorato negli ultimi quattro anni e mezzo per raggiungere un'integrazione industriale e culturale e nel vederne ora la realizzazione. Siamo sicuri che la stessa emozione e' condivisa dai 300.000 di voi nel mondo che sono parte di questo giorno storico per Fiat e Chrysler. Dopo protratte trattative con il Veba, abbiamo raggiunto un accordo che, attraverso l'acquisizione da parte di Fiat del 100% di Chrysler, ci consente di completare l'unione fra i due gruppi in termini finanziari e tecnici. Nella realta', questa straordinaria unione gia' esiste''.
:dubbio:
quelli di Termini Imerese gli battono le mani dalla quando hanno appreso questa gioiosa notizia
Citazione:
Originariamente Scritto da
Stinit
...e io che credevo che essere l'AD di una azienda automobilistica che racchiude marchi italiani storici significasse pensare a produrre auto belle vendibili continuando magari a dare lustro ai sopracitati brand...
ma quanto sei retrogrado. :biggrin3:
oggi quel che conta è fare bilanci non prodotti :oook:
-
Adesso è tutto chiaro,
:cipenso:
il piano iniziale era, entro in partecipazioni faccio in modo da svalutare il marchio ai minimi storici e lo compro a due euro
ottimo :oook:
:senzaundente:
;;)
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
tbb800
Sergio 01:14 - Dalla lettera ai dipendenti :papa:
''Vi scriviamo oggi con l'emozione che arriva dall'aver lavorato negli ultimi quattro anni e mezzo per raggiungere un'integrazione industriale e culturale e nel vederne ora la realizzazione. Siamo sicuri che la stessa emozione e' condivisa dai 300.000 di voi nel mondo che sono parte di questo giorno storico per Fiat e Chrysler. Dopo protratte trattative con il Veba, abbiamo raggiunto un accordo che, attraverso l'acquisizione da parte di Fiat del 100% di Chrysler, ci consente di completare l'unione fra i due gruppi in termini finanziari e tecnici. Nella realta', questa straordinaria unione gia' esiste''.
:dubbio:
quelli di Termini Imerese gli battono le mani dalla quando hanno appreso questa gioiosa notizia
ma quanto sei retrogrado. :biggrin3:
oggi quel che conta è fare bilanci non prodotti :oook:
sempre stato cosi'
che poi per fare i bilanci servano prodotti, e' vero
ma un AD deve produrre quello che gli chiedono gli azionisti: propone un piano industriale / finanziario, che puo' essere a breve piuttosto che a medio-lungo respiro, e quello deve fare
se gli chiedono utili, deve fare utili.
se gli chiedono espansione deve espandere.........non puo' mica fare quello che gli pare: puo' essere scaricato dal consiglio di amministrazione se e quando questo gli vota contro
e il consiglio di amministrazione e' espressione degli azionisti.
vedere profumo e mps
ora, o profumo fa cio' che gli si chiede, o se ne va
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
flag
un AD non deve "pensare italiano" o "pensare americano", ma deve pensare per il meglio degli azionisti
deve perchè si è spinto l'economia e la finanza a livelli irreali.
un ad dovrebbe far andare bene la gestione caratteristica, dovrebbe fare prodotti con un buon rapporto qualità prezzo e riuscire a venderli, invece di pensare alle ultime voci del bilancio e far contenti gli azionisti.
(ho scritto cose già dette, scusate)
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
marco72
in italia fare impresa vuol dire collettivizzare i debiti e privatizzare gli utili?
è colpa degli operai o dei sindacati se la fiat fa modelli di m....?
e minacciare di mettere gente sulla strada facendo le trattative con la pistola sul tavolo?
il general manager è fortunato che siamo diventati un popolo di pecoroni senza palle....mi sarebbe piaciuto vedere 30 anni fa quanto sarebbe durato....
30anni fa la Fiat era tutta in Italia e l'azione sindacale era tale da rendere quasi impossibile una normale gestione della produzione.
non lo dico per sentito dire..
ci sono cresciuto nell'ambiente avendo avuto mio padre delegato della cgil e mi ricordo quanta ipocrisia ci fosse nell'ambiente mascherata da ideali.
non per nulla sono maturato con idee totalmente diverse.
ritengo che oggi paghiamo le conseguenze dell'applicazione di tutta una cultura fatta di protezionismo e garantismo , oggi non sostenibile nemmeno indebitando.
non rendersene conto e dire che e' colpa dell'attuale AD e' miopia.
quanto ai modelli di merda come li definisci vorrei solo far notare come a Torino , dalle macerie della EX Bertone sia rinata la Maserati.
all'investimento sono seguite le ristrutturazioni e il rilancio con una produzione che a oggi satura la intera struttura.
penso che sia l'inizio e il segnale di un nuovo modo di fare Auto in questo paese.
il solo sostenibile con le attuali regole di mercato del lavoro.
poi se vogliamo l'utopia allora ognuno crede in quello che vuole...
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
flag
sempre stato cosi'
che poi per fare i bilanci servano prodotti, e' vero
ma un AD deve produrre quello che gli chiedono gli azionisti: propone un piano industriale / finanziario, che puo' essere a breve piuttosto che a medio-lungo respiro, e quello deve fare
se gli chiedono utili, deve fare utili.
se gli chiedono espansione deve espandere.........non puo' mica fare quello che gli pare: puo' essere scaricato dal consiglio di amministrazione se e quando questo gli vota contro
e il consiglio di amministrazione e' espressione degli azionisti.
vedere profumo e mps
ora, o profumo fa cio' che gli si chiede, o se ne va
Per fare gli utili un costruttore di auto deve vendere auto...un po' come fanno tutti quei costruttori che le auto le vendono sul serio (vedesi tedeschi e giapponesi)
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
Stinit
Per fare gli utili un costruttore di auto deve vendere auto...un po' come fanno tutti quei costruttori che le auto le vendono sul serio (vedesi tedeschi e giapponesi)
vero.
pero' i Tedeschi come i Giapponesi hanno iniziato la loro politica di espansione e assorbimento della concorrenza con 30anni di anticipo su tutti , potendo contare sulla solidita' e sulla coesione di tutte le parti interessate in patria.
in Germania tutti fanno la loro parte con un unico scopo.
consolidare.
da noi per 30anni si e' disgregato.
ecco perche' ritengo che riuscire comunque in una impresa come quella di acquisire un colosso USA sia da valutare positivamente.
non dimentichiamo che senza il gioco di prestigio fatto da Marchionne nel 2004 con GM la Fiat sarebbe bella fallita gia' nel 2005.
se a quel tempo fossimo stati appetibili ci avrebbero comprato-acquisito.
la realta' e' che la Fiat nel 2003-2004 non la voleva nessuno
e GM ha sborsato milioni di dollari per svincolarsi.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
flag
sempre stato cosi'
che poi per fare i bilanci servano prodotti, e' vero
ma un AD deve produrre quello che gli chiedono gli azionisti: propone un piano industriale / finanziario, che puo' essere a breve piuttosto che a medio-lungo respiro, e quello deve fare
se gli chiedono utili, deve fare utili.
se gli chiedono espansione deve espandere.........non puo' mica fare quello che gli pare: puo' essere scaricato dal consiglio di amministrazione se e quando questo gli vota contro
e il consiglio di amministrazione e' espressione degli azionisti.
vedere profumo e mps
ora, o profumo fa cio' che gli si chiede, o se ne va
che sia sempre stato così, forse può essere vero per le aziende assistite e foraggiate con denaro pubblico. prova tu a fare solo bilanci e vedi come ti finisce.
quanto allo specifico della fiat mi sono fatto l'idea che il gruppo si sia mosso al contrario. L'AD ha preso in mano le cose e il CdA (ovviamente) si è intelligentemente adeguato. Allora tra inesperienza dei maggiori azionisti, sclerosi di manager inadeguati, crisi sistematica dell'azienda ci voleva un bravo stratega e lo hanno trovato. Sono quasi sicuro che senza marchionne i giovani rampolli di casa fiat avrebbero fatto poca strada. Ricordi sicuramente quando la Fiat ultimamente è stata salvata ed è diventata (tecnicamente) di proprietà di alcuni colossi bancari. Quello è stato il punto di svolta Nel risico che ne è seguito si sono mossi molto bene; banche, azionisti, politica italiana favorevole (:sick:) e soprattutto marchionne. tecnicamente è un caso interessante, soprattutto in funzione degli utili che continuano a macinare e delle acquisizioni che hanno fatto e che fanno.
Strategicamente è un caso aziendale che meriterebbe studio e attenzione.
Ma, e per me c'è un grosso ma, hanno approfittato di tante altre opzioni che ritengo inaccettabili, prima fra tutte la contrattazione aziendale, il totale spregio delle prerogative sindacali dei lavoratori (anche se su questo non privi questi ultimi di responsabilità) lo svilimento di marchi storici e blasonatissimi e una delocalizzazione della produzione che ha quasi totalmente distrutto l'indotto italiano oltre alla chiusura o ridimensionamento di stabilimenti.
Per un marchio che oggi esiste esclusivamente perché noi cittadini ci abbiamo messo montagne di miliardi non è un punto d'onore. Ma per tornare al punto sono convinto che i giovani elkann tengano nel portafogli, oltre alla foto della propria moglie e il numero di conto criptato delle cayman) anche la foto del sergio nazionale
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
tbb800
che sia sempre stato così, forse può essere vero per le aziende assistite e foraggiate con denaro pubblico. prova tu a fare solo bilanci e vedi come ti finisce.
quanto allo specifico della fiat mi sono fatto l'idea che il gruppo si sia mosso al contrario. L'AD ha preso in mano le cose e il CdA (ovviamente) si è intelligentemente adeguato. Allora tra inesperienza dei maggiori azionisti, sclerosi di manager inadeguati, crisi sistematica dell'azienda ci voleva un bravo stratega e lo hanno trovato. Sono quasi sicuro che senza marchionne i giovani rampolli di casa fiat avrebbero fatto poca strada. Ricordi sicuramente quando la Fiat ultimamente è stata salvata ed è diventata (tecnicamente) di proprietà di alcuni colossi bancari. Quello è stato il punto di svolta Nel risico che ne è seguito si sono mossi molto bene; banche, azionisti, politica italiana favorevole (:sick:) e soprattutto marchionne. tecnicamente è un caso interessante, soprattutto in funzione degli utili che continuano a macinare e delle acquisizioni che hanno fatto e che fanno.
Strategicamente è un caso aziendale che meriterebbe studio e attenzione.
Ma, e per me c'è un grosso ma, hanno approfittato di tante altre opzioni che ritengo inaccettabili, prima fra tutte la contrattazione aziendale, il totale spregio delle prerogative sindacali dei lavoratori (anche se su questo non privi questi ultimi di responsabilità) lo svilimento di marchi storici e blasonatissimi e una delocalizzazione della produzione che ha quasi totalmente distrutto l'indotto italiano oltre alla chiusura o ridimensionamento di stabilimenti.
Per un marchio che oggi esiste esclusivamente perché noi cittadini ci abbiamo messo montagne di miliardi non è un punto d'onore. Ma per tornare al punto sono convinto che i giovani elkann tengano nel portafogli, oltre alla foto della propria moglie e il numero di conto criptato delle cayman) anche la foto del sergio nazionale
forse il nuovo asset potra' permettere proprio di iniziare una nuova stagione nella produzione di Automobili in italia.
fare le utilitarie NON e' possibile.
inutile farci su delle gran seghe.
ci sono korea, brasile e Cina e tutti gli altri possono produrre auto di massa solo rimettendoci.
noi pero' abbiamo la Storia.
non e' cosa da poco.
e per fortuna Alfa , Lancia e Maserati sono rimaste brand del gruppo.
diversamente da tutti gli altri marchi favolosi come Rolls , Aston , Jaguar , Rover , Mini , Bentley ecc ecc... tutti finiti in mani lontane dai confini che le videro nascere.
e questo e' un'altro punto su cui e' meglio riflettere prima di sentenziare che in Fiat siano tutti irresponsabili.
fare una bella Auto non e' difficile.
il difficile e' far quadrare i conti e non fallire come la sfilza di blasonati marchi cui sopra.
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
tonidaytona
30anni fa la Fiat era tutta in Italia e l'azione sindacale era tale da rendere quasi impossibile una normale gestione della produzione.
non lo dico per sentito dire..
ci sono cresciuto nell'ambiente avendo avuto mio padre delegato della cgil e mi ricordo quanta ipocrisia ci fosse nell'ambiente mascherata da ideali.
non per nulla sono maturato con idee totalmente diverse.
ritengo che oggi paghiamo le conseguenze dell'applicazione di tutta una cultura fatta di protezionismo e garantismo , oggi non sostenibile nemmeno indebitando.
non rendersene conto e dire che e' colpa dell'attuale AD e' miopia.
quanto ai modelli di merda come li definisci vorrei solo far notare come a Torino , dalle macerie della EX Bertone sia rinata la Maserati.
all'investimento sono seguite le ristrutturazioni e il rilancio con una produzione che a oggi satura la intera struttura.
penso che sia l'inizio e il segnale di un nuovo modo di fare Auto in questo paese.
il solo sostenibile con le attuali regole di mercato del lavoro.
poi se vogliamo l'utopia allora ognuno crede in quello che vuole...
Quello che dici tu è vero in parte, sopratutto è quello che si vede dall'esterno, sicuramente garantismo e protezionismo hanno creato una situazione insostenibile. Però io la questione l'ho vissuta e devo dire che disorganizzazione, lassismo ,pressapochismo, incapacità manageriale regnavano sovrani già anni fa e continuano adesso e non è colpa degli operai. Sai quanti quadri e dirigenti prendevano un sacco di soldi e non facevano una mazza? Sai quanti soldi hanno buttato in progetti mai visti? 40 miliardi nel 1995 solo in un Progetto della SAVA per i concessionari. Doveva costarne 8.
Sai quanti tecnici validi se ne sono andati o non sono mai stati considerati? Vendere ora qualche Maserati non risolve affatto il problema, i dirigenti in gamba ti dicevano che Fiat doveva vendere tutti i modelli e su quelli piccoli non si facevano i soldi.