
Originariamente Scritto da
tbb800
che sia sempre stato così, forse può essere vero per le aziende assistite e foraggiate con denaro pubblico. prova tu a fare solo bilanci e vedi come ti finisce.
quanto allo specifico della fiat mi sono fatto l'idea che il gruppo si sia mosso al contrario. L'AD ha preso in mano le cose e il CdA (ovviamente) si è intelligentemente adeguato. Allora tra inesperienza dei maggiori azionisti, sclerosi di manager inadeguati, crisi sistematica dell'azienda ci voleva un bravo stratega e lo hanno trovato. Sono quasi sicuro che senza marchionne i giovani rampolli di casa fiat avrebbero fatto poca strada. Ricordi sicuramente quando la Fiat ultimamente è stata salvata ed è diventata (tecnicamente) di proprietà di alcuni colossi bancari. Quello è stato il punto di svolta Nel risico che ne è seguito si sono mossi molto bene; banche, azionisti, politica italiana favorevole (

) e soprattutto marchionne. tecnicamente è un caso interessante, soprattutto in funzione degli utili che continuano a macinare e delle acquisizioni che hanno fatto e che fanno.
Strategicamente è un caso aziendale che meriterebbe studio e attenzione.
Ma, e per me c'è un grosso ma, hanno approfittato di tante altre opzioni che ritengo inaccettabili, prima fra tutte la contrattazione aziendale, il totale spregio delle prerogative sindacali dei lavoratori (anche se su questo non privi questi ultimi di responsabilità) lo svilimento di marchi storici e blasonatissimi e una delocalizzazione della produzione che ha quasi totalmente distrutto l'indotto italiano oltre alla chiusura o ridimensionamento di stabilimenti.
Per un marchio che oggi esiste esclusivamente perché noi cittadini ci abbiamo messo montagne di miliardi non è un punto d'onore. Ma per tornare al punto sono convinto che i giovani elkann tengano nel portafogli, oltre alla foto della propria moglie e il numero di conto criptato delle cayman) anche la foto del sergio nazionale