Originariamente Scritto da
giorgio bona
..Era estate, una di quelle torride, quelle in cui all'orizzonte vedi il miraggio talmente nididamente che ne senti quasi l'odore.
Era il periodo del grande esodo, flotte di macchine imbizzarite farcite di ogni cosa ed occupate da persone stanche si spostavan verso le piu ambite mete marittime con un unico scopo.....parcheggiar al piu presto la propria vettura e stravaccarsi ammucchiati l'un altro sotto il sole cocente.
Questo problema i nostri due personaggi, tre se consideriamo anche Lucky il cagnolino che avevan trovato quattro giorni prima abbondonato affamato ed impaurito sulla tangenziale sud, non l'avevan. Igor e Renato eran due motociclisti...e della tintarella,come sottolineerebbe con parole proprie Igor, non gliene fregava un emerito cazzo.
la spiaggia li aspettava con i suoi ombrelloni e lettini, tutti ammassati come tante coperte sul letto.
solo in un angolo c'era posto, un piccolo spazio ai margini della radura, dove stavano un gruppo di ragazzi, tutti sulla trentina: giovani, abbronzati e ridenti.
era un gruppo di nudisti, abbarbicati sotto l'ombra dei loro pensieri, tutti intenti a scambiarsi effusioni...erano gay!
il primo ad avvicinarsi a loro fu il cagnolino, nella sua innocenza canina...
La bestiola restò interdetta per un istante, guardò quella massa di corpi "monosessuatti" nel loro avvinghiarsi felice e pensò fra sè e sè: "proprio vero... in tempo di carestia....ogni b... é galleria... ma lontano dalle mie chiappette, ognuno é libero di divertirsi con le sue come più gli aggrada...".
Intravide una palma "libera", si avvicinò per una sana pisciatina e poi tornò verso le moto e la tenda dei suoi due nuovi amici.... chenel frattempo erano tutti intenti a scaricare dalle trecilindri zaini, sacchi a pelo e pentolame vario... Il sole di mezzogiorno iniziava a scaldare secco e la fame e la stanchezza per i km percorsi si facevano sentire. Renato, cuoco eletto, si piazzò al fornellino da campo ed iniziò a lavorare di padelle... dopo circa 15 minuti, la pasta ai pomodorini freschi era pronta ed i nudisti si avvicinavano a frotte attratti dal profumo.....
Trasportati da questi aromi e da questi gusti fu subito festa...si mangiava sdraiati sulla sabbia fresca dell'ombra della pineta, alla romana come dei veri nababbi. si versarono anche fiumi di vino e ,disinibiti dai fumi dell'alcool, i corpi cominciaron ad avvinghiarsi il rumore di posate che si agian su stoviglie ando' scemando ed i cin cin lasciaron il posto a ritmivhe ansimazioni sino a quando un rumore non piu cosi armonico fece il suo ingresso in scena....quello delle sirene....
......che non erano, come sarebbe facile pensare, quelle della Polizia e il rumore cambiò ancora e divenne un susseguirsi di ordini secchi e precisi. "Forza con la barella" " garza, ancora garza..." " muoversi, oppure lo perdiamo..."
In effetti nessuno si era preoccupato, tutti presi ad avvinghiarsi a tutti, del cagnetto Lucky che affamato come non mai si avventò sulla prima cosa che credette di riconoscere.......un salsicciotto, come quelli che il suo penultimo padrone gli gettava, soddisfatto di come aveva risposto ai suoi ordini.......
Inutile tentare, ormai il cane ha inghiottito l'amaro boccone, amaro per il padrone s'intende, il cane invece pare soddisfatto del inaspettato pranzetto, e così senza curarsi, tra la confusione lui si stende...
Tutti intorno a lui in religioso silenzio, proviamo a rinquorarlo senza invero averne capito il senso, frasi di circostanza del tipo: "massì vedrai che la chirurgia di oggi fà miracoli anche se non ritrovi più il tuo coso..." ma silenziosa una voce fuori dal coro, senza che nessuno se l'attenda: "certo che questa è proprio na vida di merda"...
...niente ormai rimaneva da fare al povero padroncino,che senza il pistolino,nessuno gli poteva fare più un pom..no e piangendo come un matto cercava di deviare i suoi tristi pensieri da quel fatto:"ma perchè un cane,meglio un gatto".ma la vita non si ferma,meglio finire in caserma,per colpa di quel Lucky(si deve leggere luchi)non posso più chiuder buchi.una cosa mi rimane da fare,giusto per non pensare,mi faccio inculare.
il padroncino cominciò così a frequentare localini un pò trasgressivi fino a quando una sera fece conoscenza con un tipo che si faceva chiamare frank cannellone, un africano alto 2 metri, molto conosciuto in zona. all'inizio ci fu qualche problema tant'è che la prima sera che frank invitò a casa sua il padroncino quando arrivò il momento di fare roba e frank si spogliò il padroncino cercò una via di fuga correndo da una stanza all'altra mentre frank lo rincorreva col suo cannellone. ma ormai per il padroncino era troppo tardi ed un urlò si levò in alto in tutto il quartiere ...AAAAHHHIIIIOOOOO!!!!! ...poi però col passar del tempo le cose migliorarono e i due vissero felici e contenti :love2: