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Abbiamo qualcosa in comune. Mia moglie, la ragazzina brava a scuola, talmente brava da avere una dottoressa in matematica in casa(non me ne sto vantando noooo:biggrin3: )lei però non insegna a scuola, ma segue i ragazzi a catechismo e, anche se siamo in ambito religioso, dove si pensa siano tutti angioletti, me ne racconta di cose orripilanti. E determinati comportamenti vengono da ragazzi che alle spalle hanno indistintamente famiglie bene o disagiate. Loro per quell'ora e mezza abbandonano i figli alle catechiste, che a loro volta diventano responsabili dei figli di altri che, il più delle volte non sanno nemmeno chi sono. Io la penso come te. Ti sei meritato una punizione? Bene la sconti senza condono e per ottenere quello che vuoi devi rigare dritto a tempo indeterminato. A scuola il nostro ragazzo è capace, ma si diverte a vivere alla giornata, i professori non sono stupidi e lo martellano dandogli la sufficienza, lui si infervora non poco, gli è stato anche spiegato, ma lui no è di coccio. 2 anni di superiori e 2 anni esami di riparazione, quest'anno me lo hanno promosso proprio per compassione. Indagando abbiamo scoperto che la prof di matematica lo ha trattato a malo modo, dopo uno scambio di vedute, il giorno dell'esame. Lui in tutta risposta gli ha consegnato il compito in bianco, conscio di quello che stava facendo. Siamo stati chiamati a casa, mia moglie chiamò nostro figlio parlandogli lo fece sfogare/ragionare. Alla fine lo richiamarono in classe, lo interrogarono oralmente, esame passato tranquillamente. Ogni essere umano ha le sue idee ed il suo carattere, entrambe le parti hanno capito dove hanno sbagliato, i docenti fecero il passo più importante dando una chance al ragazzo. Mi auguro questa ennesima lezione di vita gli sia servita per il futuro prossimo. Dovesse prendermi ancora esami sarà la volta buona che lo pesto per bene. Scusate se mi sono dilungato e forse andato un po OT raccontando i fatti miei.
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".talmente brava da avere una dottoressa in matematica in casa(non me ne sto vantando noooo:biggrin3: )lei però non insegna a scuola, ma segue i ragazzi a catechismo...".
Poi chiudo l'OT : mia moglie oltre ad essere catechista come la Tua è pure professoressa al liceo!! credimi ne vede di tutti i colori: situazioni che una volta oi nostri tempi comportavano la sospensione oggi al massimo una nota!
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Ho 58 anni, insegno da quando ne avevo 26. In questi anni la scuola è cambiata e come sempre è lo specchio della società.
Non è tanto e solo il rispetto verso il Prof., quello andava guadagnato con l'autorevolezza (che non è autoritarismo) anche quando andavo al liceo io, quello che manca oggi è il valore che si da alla cultura. Volete un esempio lampante? Il penultimo Ministro dell'Istruzione aveva la licenza media! Sorpresa più volte a sbagliare congiuntivi durante le interviste.
Quando dico ai miei alunni: studiare vi rende liberi mi rispondono: "Prof ma quanto guadagna?". Non conta più cosa sei, cosa sai, ma quanto guadagni.
Ministri che non si possono sentire, programmi TV che fanno rabbrividire per quanto sono l'apoteosi della stupidità, del superfluo, del nulla.
Non mi meraviglia che poi a scuola mi trovo davanti ragazzi dotati di grandi capacità ma senza ambizioni, senza grinta, mi verrebbe da dire senza più sogni.........che è la cosa peggiore.
Insegno a ragazzi dai 16 ai 18 anni, quindi già grandicelli: mi fanno tenerezza. Alla loro età io sognavo di cambiare il mondo, se chiedi loro cosa vorrebbero fare da grandi ti rispondono "la velina" o "il calciatore" a seconda del sesso.
Eppure continuo ad amare il mio lavoro. Anche se sempre più raramente incontri ancora oggi ragazzi in gamba, ambiziosi, affamati di sapere e sempre dietro hanno famiglie sane, che coniugano bene il verbo "educare".
Devo confessare però che il piacere più grande lo raggiungo quando riesco a motivare il fannullone, lo "sfigato" che alle spalle ha genitori inadeguati.
Ciao
Gian
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Non è sentenza che chi alle spalle ha famiglia disagiata non possa essere un ragazzo da potenzialità culturali elevate. Credo abbiamo tutti esempi da esporre di ragazzi con alle spalle famiglie benestanti deviare per brutte strade, come il contrario. I nostri figli sono nati con la loro personalità che, crescendo si svilupperà. Possiamo educarli ed insegnare il giusto o sbagliato quanto vogliamo ma, se uno nel dna ha la testina di cavallo credo poco si possa fare. Dovessi raccontarvi come si comportava mio padre, se avessi assorbito da bambino, il suo stile di vita, ora sarei in prigione.
@freelazio, credo siano le maggiori soddisfazioni possa trarre dal proprio lavoro un insegnante. Spronare a reagire il fannullone o "sfigato" di turno.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Giordano1
Non è sentenza che chi alle spalle ha famiglia disagiata non possa essere un ragazzo da potenzialità culturali elevate. Credo abbiamo tutti esempi da esporre di ragazzi con alle spalle famiglie benestanti deviare per brutte strade, come il contrario. I nostri figli sono nati con la loro personalità che, crescendo si svilupperà. Possiamo educarli ed insegnare il giusto o sbagliato quanto vogliamo ma, se uno nel dna ha la testina di cavallo credo poco si possa fare. Dovessi raccontarvi come si comportava mio padre, se avessi assorbito da bambino, il suo stile di vita, ora sarei in prigione.
@
freelazio, credo siano le maggiori soddisfazioni possa trarre dal proprio lavoro un insegnante. Spronare a reagire il fannullone o "sfigato" di turno.
Vedi Giordano anche tu sei caduto nella trappola di parlare di famiglie "disagiate" o "benestanti" come se il censo fosse importante. Io parlavo di valori non monetari da attribuire alle famiglie nell'azione dell'educazione dei figli.
Non credo neanche che nel nostro DNA sia già scritto dalla nascita come saremo. Credo invece nell'esempio a volte silenzioso che possiamo dare e che ho ricevuto dai miei (che peraltro erano di umilissime origini).
Ciao
Gian
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Citazione:
Originariamente Scritto da
freelazio
Ho 58 anni, insegno da quando ne avevo 26. In questi anni la scuola è cambiata e come sempre è lo specchio della società.
Non è tanto e solo il rispetto verso il Prof., quello andava guadagnato con l'autorevolezza (che non è autoritarismo) anche quando andavo al liceo io, quello che manca oggi è il valore che si da alla cultura. Volete un esempio lampante? Il penultimo Ministro dell'Istruzione aveva la licenza media! Sorpresa più volte a sbagliare congiuntivi durante le interviste.
Quando dico ai miei alunni: studiare vi rende liberi mi rispondono: "Prof ma quanto guadagni?". Non conta più cosa sei, cosa sai, ma quanto guadagni.
Ministri che non si possono sentire, programmi TV che fanno rabbrividire per quanto sono l'apoteosi della stupidità, del superfluo, del nulla.
Non mi meraviglia che poi a scuola mi trovo davanti ragazzi dotati di grandi capacità ma senza ambizioni, senza grinta, mi verrebbe da dire senza più sogni.........che è la cosa peggiore.
Insegno a ragazzi dai 16 ai 18 anni, quindi già grandicelli: mi fanno tenerezza. Alla loro età io sognavo di cambiare il mondo, se chiedi loro cosa vorrebbero fare da grandi ti rispondono "la velina" o "il calciatore" a seconda del sesso.
Eppure continuo ad amare il mio lavoro. Anche se sempre più raramente incontri ancora oggi ragazzi in gamba, ambiziosi, affamati di sapere e sempre dietro hanno famiglie sane, che coniugano bene il verbo "educare".
Devo confessare però che il piacere più grande lo raggiungo quando riesco a motivare il fannullone, lo "sfigato" che alle spalle ha genitori inadeguati.
Ciao
Gian
La società gira in questo modo...loro si adeguano...veline e calciatori...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
freelazio
Ho 58 anni, insegno da quando ne avevo 26. In questi anni la scuola è cambiata e come sempre è lo specchio della società.
Non è tanto e solo il rispetto verso il Prof., quello andava guadagnato con l'autorevolezza (che non è autoritarismo) anche quando andavo al liceo io, quello che manca oggi è il valore che si da alla cultura. Volete un esempio lampante? Il penultimo Ministro dell'Istruzione aveva la licenza media! Sorpresa più volte a sbagliare congiuntivi durante le interviste.
Quando dico ai miei alunni: studiare vi rende liberi mi rispondono: "Prof ma quanto guadagni?". Non conta più cosa sei, cosa sai, ma quanto guadagni.
Ministri che non si possono sentire, programmi TV che fanno rabbrividire per quanto sono l'apoteosi della stupidità, del superfluo, del nulla.
Non mi meraviglia che poi a scuola mi trovo davanti ragazzi dotati di grandi capacità ma senza ambizioni, senza grinta, mi verrebbe da dire senza più sogni.........che è la cosa peggiore.
Insegno a ragazzi dai 16 ai 18 anni, quindi già grandicelli: mi fanno tenerezza. Alla loro età io sognavo di cambiare il mondo, se chiedi loro cosa vorrebbero fare da grandi ti rispondono "la velina" o "il calciatore" a seconda del sesso.
Eppure continuo ad amare il mio lavoro. Anche se sempre più raramente incontri ancora oggi ragazzi in gamba, ambiziosi, affamati di sapere e sempre dietro hanno famiglie sane, che coniugano bene il verbo "educare".
Devo confessare però che il piacere più grande lo raggiungo quando riesco a motivare il fannullone, lo "sfigato" che alle spalle ha genitori inadeguati.
Ciao
Gian
mi sembra che ci sia poco da aggiungere...che tristezza
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Il discorso sarebbe fin troppo ampio, anche la mancanza di veri valori e la dipendenza da Like e post sui social hanno il loro bel peso. Io sono abbastanza giovane ancora e pur non facendo l'insegnante mi permetto di riprendere i ragazzini quando li vedo fare qualcosa che non dovrebbero, lo faccio con garbo e cercando di farli ragionare sulle conseguenze che potrebbe avere il loro gesto; il più delle volte mi mandano a cagare ma ogni tanto qualcuno che ascolta lo trovo 🤣
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Speed Demon
Il discorso sarebbe fin troppo ampio, anche la mancanza di veri valori e la dipendenza da Like e post sui social hanno il loro bel peso. Io sono abbastanza giovane ancora e pur non facendo l'insegnante mi permetto di riprendere i ragazzini quando li vedo fare qualcosa che non dovrebbero, lo faccio con garbo e cercando di farli ragionare sulle conseguenze che potrebbe avere il loro gesto; il più delle volte mi mandano a cagare ma ogni tanto qualcuno che ascolta lo trovo
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si ma c'e' anche l'altro spettro del problema
la famiglia disagiata con figli abbandonati a se stessi, a me e' capitato con mio figlio bullizzato da due fratelli Irlandesi ma con famiglia sfasciata e noti alle forze dell'ordine, che nelle loro angherie avevano trascinato il figlio di una famiglia messicana che era pure amica nostra.
2 tenevano e n'altro picchiava nel cortile della scuola elementare, arriva l'insegnante e si becca un calcio in faccia
che glie fai...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Rebel County
si ma c'e' anche l'altro spettro del problema
la famiglia disagiata con figli abbandonati a se stessi, a me e' capitato con mio figlio bullizzato da due fratelli Irlandesi ma con famiglia sfasciata e noti alle forze dell'ordine, che nelle loro angherie avevano trascinato il figlio di una famiglia messicana che era pure amica nostra.
2 tenevano e n'altro picchiava nel cortile della scuola elementare, arriva l'insegnante e si becca un calcio in faccia
che glie fai...
Eh purtroppo adesso ognuno pensa ai fatti suoi o al massimo riprende col cell per mettere i fatti altrui sul web. Io ai miei tempi sfruttavo la mia stazza bella robusta per difendere i bullizzati che sono tutt'ora miei grandi amici, non ho mai digerito chi se la prende con i più deboli o con i diversi, anche ai miei tempi i prof preferivano non "sporcarsi" le mani ma c'era ancora qualche buon samaritano tipo il sottoscritto che era disposto a farlo al posto loro..... rischiai anche di essere allontanato dalla scuola per aver dato un ceffone alla figlia di un'assistente sociale che si divertiva a prendere in giro una ragazza disabile, quando seppe la verità dai testimoni anche lei diede due sberle a sua figlia.
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