Scusate se intervengo,
ho visto che in molti avete cliccato sul nostro video youtube relativo al confronto del cerchio Dymag in carbonio con quello di serie, poi sono entrato, ho letto ed allora mi è venuta voglia di scrivere.
Il mio intervento non è a dire che Dymag è meglio di BST. Consideratelo dunque generale.
Il cerchio del video ha rimbalzato molto più di quello di sere. Quindi non è rigido ma semmai elastico.
Mi pare evidente che abbia sopportato molto meglio il colpo.
Sinceramente vi sentireste più sicuri a girare col cerchio in alluminio riparato che con cerchio in carbonio che è ancora integro?
Il cerchio in questione è stato sottoposto a innumerevoli lanci. Dall’altezza del video ne ha fatti almeno un’ottantina ma lo abbiamo anche lanciato da 3 metri. Bene, forse non ci crederete ma a forza di insistere… SI E’ ROTTO!!! Ma che vuol dire ROTTO? Cioè come ho fatto ad accorgermi che si è rotto visto che alcuni dicono che si delamina e che è impossibile accorgersene? E’ vero che si delamina ma la delaminazione parte dagli strati superficiali, cioè quelli che più si sono deformati. Prima parte il trasparente e poi sotto si tacca un pezzetto di carbonio. Dal lancio da 3 metri è venuto via un pezzettino di 1mm^2. In conclusione ci si accorge che si sta rompendo. Stesso non si può dire del magnesio ma anche dell’allumino dove le cricche possono partire  dall’interno. Inoltre dopo che si è staccato il pezzettino non è che la rottura ha camminato. Si è fermata, non come nei metalli che si crea una cricca che continua il suo cammino e non la blocchi più. Essendo degli strati sovrapposti incollati (e pressati) tra di loro, si è rotto un solo strato, non tutto il cerchio. Con questo non voglio dire che il cerchio adesso sia sicuro per l’uso stradale, ma solo che ci si accorge del problema.
I cerchi in carbonio sono facilmente ispezionabili tanto che, ad esempio, Dymag fornisce tale servizio gratuitamente. Lo stesso non si può dire del magnesio e dell’alluminio.
Resistono agli urti? Dymag di sicuro ma credo anche BST, hanno modelli per i motard, quindi resistono ai salti.
Qualcuno ha scritto che “i cerchi sono fatti modello per modello e se cambi moto li devi vendere usati perchè al 90% non li potrai trasferire sulla moto nuova”. Vero per i cerchi di serie ma su Dymag basta cambiare il mozzo centrale, che è montato ad interferenza. Certo che se cambi le misure tipo da un 6” passi ad un 5,5” o da un bibraccio ad un monobraccio… Credo che BST, i cui mozzi sono avvitati, possa sostituirli lo stesso. Inoltre, e parlo per esperienza personale, se vai da un vero meccanico, con distanziali e boccole ti mette su tutto. Io ho montato dei Marchesini ufficiali Aprilia RSW250 su una SV650. Tra l’altro il tiro catena era dall’altra parte….
Aprilia RSW ufficiale 250 li ha sempre usati. Perchè oggi non si vedono? A parte che in 125 ed anche in Moto2 c’è qualcuno che li ha, non sono un prodotto così vantaggioso per le competizioni, cioè:
Un Marchesini MotoGP pesa meno di 2,3Kg, un cerchio in carbonio racing pesa lo stesso. Ma a quel livello, quanto costa un cerchio? Cioè quante sono le aziende di cerchi forgiati che omaggiano o fanno agevolazioni? Perché vedete top team che passano da Marchesini, ad esempio a MFR? Credete che sia per vantaggi prestazionali? 
Il cerchio in carbonio è più flessibile e questa flessibilità si avverte sia in frenata che nelle pieghe estreme. Non è detto che la moto apprezzi questo cambiamento di rigidezza, cioè va studiato l’insieme cerchi-telaio-forcellone.
Problema temperature: una volta era un problema, quando non c’erano le gomme in mescola ma oggi, analizziamo la situazione: in MotoGP hanno problemi a tenere calde le gomme, quindi al limite sarebbe un vantaggio. Gli utenti normali hanno vantaggio visto che non sono capaci a tenere le gomme in temperatura. Per chi invece è capace, non è che lo scambio termico attraverso il cerchio sia un granchè, cioè scambia molto di più l’aria a 300 Km/h che lambisce la superficie del pneumatico.
Sono da comprare per un uso normale?  Beh, dipende da quanti soldi avete in tasca. Personalmente credo che dopo averli provati te ne innamori, ma costano. I Dymag quanto una coppia di Marchesini in Magnesio, i BST un po’ di più.
Ecco 2 link dove potete leggere le prove.concentratevi su superbike dove il tester, Pablito, è un appassionato come noi con tanto di pancetta ma tanto tanto amore per le moto.
MasterBike
SuperBike.
Ho le telemetrie della giornata: dai 7 ai 15Km/h in più in curva a seconda che il confronto fosse fatto sulla Ducati con i cerchi già alleggeriti o sul Kawa con i cerchi di serie.
Personalmente, la cosa che mi esalta, oltre all'ovvia maneggevolezza, è come "senti" la ruota davanti. Senti davvero tutto, addirittura ti pare di sentire la grana dell'asfalto soprattutto quando inizia a scivolare.