Ecco quindi che, ammesso e non concesso che fossero vere le premesse, non ti compri casa cash.
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L'argomento è interessante ed è oggetto di studi sociali. In generale si è d'accordo che il tenore di vita medio aumenti sempre nel lungo periodo. Per esempio si porta che il tenore di vita di un operaio di adesso è infinitamente superiore ad un principe del medio evo. Pensiamo alla disponibilità di cure mediche, istruzione, ecc...
In un periodo relativamente breve ci possono essere dei passi indietro. È il caso dell'Italia che dagli anni 80 ad oggi ha perso competitività e quindi ricchezza. Colpa nostra popolo sovrano che non pretendiamo dai nostri servitori che facciano cose utili per il nostro benessere. Ciò nonostante ci sono miglioramenti oggettivi per tutti. Pensiamo all'accesso all'informazione che deriva dalla internet revolution, allvaccessibilità dei viaggi all'estero grazie alla valuta forte che abbiamo adesso. Solo per fare qualche esempio. Sicuramente ce ne sono tanti altri.
Insomma secondo me meglio adesso degli anni 80, anche se poteva essere ancora meglio se fossimo una comunità capace di darsi una strategia per il futuro invece di navigare a vista guardando al passato
il PIL dal 1980 è senz'altro cresciuto però potrebbe essere come la storia del pollo a testa di Trilussa
sostanzialmente sono stati creati molti bisogni fasulli/inutili di cui noi qui su siamo ottimi esempi...se li avete conservati allora andate a vedervi le ultime pagine dei numeri di Motociclismo nel lustro, per esempio, 1980-1985...tanti motociclisti che giravano l'Europa, andavano a Capo Nord anche in Vespa Primavera in 2 e tenda
siamo diventati una nazione di invertebrati
Complimenti a Fermissimo per questo topic. Anche se gobbo riesce talvolta a partorire delle belle cose.
Direi che l'argomento non puo' essere liquidato con poche parole, per cui per una volta torno ad essere lo scrittore di un tempo che fu (non ve ne approfittate però).
Io credo che sostanzialmente le cose si equivalgano in termini di potere d'acquisto.
40anni fa ci voleva il salario di un anno a un operaio o a un impiegato di basso livello per acquistare una Ritmo, così come adesso alle stesse persone ci vuole lo stipendio di un anno per farsi una Tipo.
Il fatto è che adesso rispetto a 40anni fa si spende molto di più, anche grazie ai finanziamenti che ti consentono di acquistare le cose anche senza soldi.
E così l'operaio che 40anni fa si comprava la Ritmo adesso non si fa la Tipo, ma magari si piglia un BMW serie 1 che costa il doppio, ma con anticipo di 6mila euro (che coprono dando indietro l'usato), 36 rate da X euro, con possibilità dopo tre anni di restituire l'auto o rifinanziare il residuo.
Se moglie e marito di Domenica anziché ai laghi se ne vanno in un centro commerciale (che Covid a parte sono aperti praticamente sempre, 360 giorni su 365), e purtroppo i centri commerciale sembra siano diventati i luoghi preferiti per trascorrere il tempo libero (a me lo poche volte che devo andarci dopo un quarto d'ora inizia a mancarmi l'aria), e si portano dietro l'ultima busta paga, possono acquistare di tutto e di più, basta che non abbiano subito un protesti negli ultimi 5 anni: finanziamenti di tutti i tipi, anche per l'acquisto di un bene da pochissime centinaia di euro, 24 rate senza interessi, prima rata dopo 6 mesi.... E si sa che l'italiano medio compra quello che desidera, mica quello di cui ha effettivo bisogno.
E così magari accade che, anche se a casa c'hanno già tre tv, se ne tornano a casa con l'ultimo modello da 65' 8k.
E comunque, a parte la possibilità dei pagamenti rateali, sono cambiate le esigenze e, fatta eccezione per le persone al di sotto della soglia di povertà (in preoccupante aumento), spendiamo tutti molto di più.
Restando sulle tv, a casa dei miei ne avevamo una, e il primo tv color papà lo comprò nel 1982. Adesso abbiamo tutti l'ultrapiatto, ma non uno per ogni casa: probabilmente uno per ogni stanza.
I figli un tempo si vestivano con robe prese al mercato o in negozietti economici, e le scarpe sportive si chiamavano "le scarpe da ginnastica" ed erano tutte in tela blu bordate di bianco. Adesso... bè adesso lo sapete come gira, no?!
E sempre riguardo ai figli un tempo passavamo ore e ore in strada o sui campi: chi si ricorda delle interminabili partite di pallone con i vestiti buttati per terra a segnalare i pali delle porte?! Adesso palestra, corsi di inglese, di danza, di jujitzu, di vela etc etc
Per non parlare poi delle nuove tecnologie che, costi a parte, hanno tolto ai ragazzi, e in alcuni casi anche ai bambini, la voglia di socializzare all'aria aperta con i coetanei: adesso si è perso l' "izzare", dal momento che sono tutti presi dai "social".
E per la salute?! Un tempo per tutto o quasi c'era "la mutua". Adesso, a parte le attese a volte bibliche per accedere a una struttura del SSN, sembra che se non ci rivolgiamo privatamente allo specialistONE non si possa guarire. E tutti i bambini/ragazzi che girano con l'apparecchio ai denti (per il quale ci si è ovviamente rivolti a uno studio dentistico privato), com'è che 40anni fa ce n'era 1 su 30 mentre adesso 10 o più su 30?!
Meglio adesso?! meglio prima?! No dai, indubbiamente abbiamo fatto dei grossi passi in avanti, d'altronde l'aspettativa di vita è aumentata, no?!
Però.... però io che sono del '60 posso dire che il sapore delle cose... la gioia di vivere che c'era fino a metà degli anni '70 e in parte anche nei successivi 10 anni, adesso ce li siamo scordati da un pezzo. D'altronde l'Italia era o no il Paese che era risorto meglio e più in fretta dalle rovine della guerra, e ciò nonostante l'avessimo pure persa???!!!!
Quindi tornando al post iniziale di @Fermissimo direi che, sì, l'ascensore arriva più su di 40anni fa, solo che noi abbiamo costruito molti più piani, e quindi ce li dobbiamo fare a piedi e arriviamo col fiatone.
Riguardo al resto, ovvero allo spirito col quale viviamo bè, ho già detto sopra, aggiungo soltanto che adesso vivete di corsa, e vivendo di corsa non si possono apprezzare le cose per cui vale veramente la pena vivere, tante sono le coppie che scoppiano, moltissimi sono insoddisfatti, molti sono depressi....
A tutto questo da un anno a questa parte dobbiamo purtroppo aggiungere anche le limitazioni alla nostra libertà imposteci da questo cazzo di virus.....
Se inizi a lavorare a 24 anni, per 15 con uno stipendio medio di 1800€ (all'inizio due dita negli occhi, poi probabilmente qualcosa in più...) hai guadagnato 324K €. Se dal tuo stipendio deve uscire un affitto e il tuo costo della vita, a 40 col cazzo che prendi casa con quello che hai messo via. Se invece te ne stai bello a casa di mammà, molto probabilmente riesci a metterti via qualcosa per comprare casa senza fare un mutuo a 40 anni.
Le case sono costose perché c'è questa MANIA di abitare in città. Basta fare 50 km, che al bisogno potete coprire con le vostre BMW in grande confort, ed il prezzo delle case precipita. Se a qualcuno interessa ho in vendita una casa indipendente di 240mq, dieci locali, giardino, tre box a 50 km da Milano, anche a regalarla non interessa a nessuno :D meglio 20 mq però a milano, dove si può stare tutti bene vicini vicini a lottare per il parcheggio in doppia fila
La storia dei bisogni "indotti" è una cagata pazzesca. Ci sono bisogni nuovi che derivano dai cambiamenti sociali ed economici.
Per mio nonno il TV in bianco e nero ed il telefono erano inutili e li catalogava come bisogni indotti :D Suo nonno pensava lo stesso del trattore per sostituire i buoi
No no assolutamente, li spendi eccome. Ma i soldi che daresti all'affitto/luce/gas/spesa e compagnia cantante vanno a fare il monte gruzzolo acquisto casa.
Comunque non fai altro che confermare la mia teoria che non puoi comprare casa senza mutuo, anche abitando coi tuoi fino a 40 anni...
ok il telefono adesso è necessario ( la tv secondo me NO, ma tralasciamo questo )
il problema è "indurre" la gente a credere di aver "BISOGNO" del modello nuovo e TOP
i bisogni "indotti" ci sono è sono molti di più di quello che si pensa
poi che servano a semplificare la vita sono d'accordo, ma spesso "questa corsa al nuovo" (quello che ci viene indotto ) è la vera rovina
e c'è poco da dire a me non mi tocca , perché, a ben vedere, non tocca su determinati oggetti, ma su altri tocca eccome