e dopo 2 anni di Covid altro che ascensore....
e dopo 2 anni di Covid altro che ascensore....
Bisogna saper fare delle scelte nella vita...chi ama/deve/è costretto a vivere nelle grandi città inevitabilmente dovrà spendere 3...4...5 volte tanto...chi privilegia altri valori a quelli del traffico, del degrado, della immondizia non raccolta, della giungla di asfalto può optare per soluzioni come questa e con una cifra direi accessibile a molti (213.000) vivere in una casa con vista mare...e per le nostre passioni motoristiche c'è compreso anche un garage/taverna di 70 mq dove rimessare i mezzi di locomozione
https://www.immobiliare.it/annunci/7...tm_medium=shar
Ultima modifica di Fermissimo; 12/03/2021 alle 07:01
cynism is the new fascism...
Giustissimo.
Una delle cose più importanti è l’acquisto della prima casa, ma non come scelta in se (a volte si può, a volte non si può), piuttosto come tipologia, prezzo, locazione e utilità in base alle proprie reali esigenze del momento.
La nostra prima casa era abbastanza piccola, ma in un paese appena fuori città.
Era nuova, molto ben costruita e quando l’abbiamo venduta abbiamo ricavato il doppio del suo valore iniziale (in 7 anni).
Certo, erano altri tempi (anni ‘80 e primi anni ‘90) e l’inflazione galoppava (così pure il prezzo delle case).
Ma in quei sette anni la grande città si è espansa ed ha praticamente “inglobato” il paesello, con conseguente incremento dei prezzi degli immobili. Visto che puntavamo ad avere figli (ed anche più spazio), abbiamo deciso di spostarci nel paese “successivo”, verso la campagna.
Non ci cambiava praticamente nulla nello spostamento verso il luogo di lavoro, ma solo qualche chilometro in più (3) per recarci in centro città.
Per quelle dieci volte all’anno che andavamo, non ci cambiava certo la vita percorrere quei pochi chilometri in più.
Ma così facendo abbiamo trovato una casa, quella attuale, ad un costo accettabilissimo (ora è ridicolo) e di dimensioni adeguate per poterne uscire solo “coi piedi davanti”, come si dice da noi, cioè valida per tutta la nostra vita.
Il “trucco” è stato quello di non fare mai un passo più lungo della gamba, e sapendo aspettare abbiamo colto le occasioni.
Certo, ci sono case più belle, più grandi e più vicine al centro, ma onestamente non ci servirebbe, anche perché il figliolo se n’è comprata una per conto suo, seguendo il nostro “stile di acquisto” (il paesello successivo), che nel suo caso gli rende ancor più comodo il viaggio verso il lavoro, e pertanto la nostra si è “ingrandita”.
I vantaggi e gli svantaggi di vivere fuori dal centro città sono tanti, ma credo che in un momento come questo sia meglio abitare fuori dai coglioni (intesi anche come persone).
Tanto i grandi centri commerciali nascono nelle periferie delle grandi città, per cui si raggiungono più facilmente da fuori che dal centro storico.
Non ci sono grandi teatri o musei raggiungibili a piedi, gli autobus/corriere sono in numero limitato e non coprono tutti gli orari e le destinazioni, ma considerando il Covid (e le relative chiusure, e soprattutto la pericolosità virale dei mezzi pubblici) è molto meglio così, cioè stare fuori dalle balle e godersi una casa molto più grande, con una vista sulle colline (o sul mare, o sul lago, o sui monti a seconda dei casi) invece del grigiore del palazzone costruito di fronte.
Io non tornerei mai più a vivere in centro città.
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Ultima modifica di _sabba_; 12/03/2021 alle 05:34
Sabba
Non l'ho capita... non vedo il nesso tra stare a casa coi genitori fino a 40 anni e comprare casa senza mutuo
I miei la casa (dove tutt'ora vivono) non l'hanno comprata, l'ha costruita mio papà insieme ad un paio di amici muratori/elettricisti /idraulici nei fine settimana e durante tutto il tempo libero che aveva.. nel frattempo vivevano in un appartamento a Torino in un palazzone grigio morte.
Ci ha messo un anno... e considerando che non ci lavoravano 7/7 ... ci hanno dato dentro!!!
Ultima modifica di Desmonio; 12/03/2021 alle 05:49 Motivo: Unione Post Automatica
Ti crei un fondo cassa restando a casa con i tuoi fino a 40 anni, o l’alternativa è quella che i tuoi ti devono aiutare.
Il mutuo non basta.
Credo che Melis intendesse questo.
P.S. È vero che ora le case costano molto di più che in passato, ma a differenza di 30-40 anni fa i prezzi non aumentano del 17-18% all’anno.
Sabba
NA CAGATA PAZZESCA. Supponiamo che studi fino a 25 anni e inizi a lavorare a 26 : magari metti da parte quanto?? 500? 600 euro al mese?
Bene, in 14 anni se va tutto bene hai messo via 84000 euro... qui da noi (a meno che non compri all'asta) con 80 mial euro compri un box... per un camera cucina (50 mq) ci vanno dai 120 ai 150 mila...
Giusto, ma aggiungi a quei soldini altri che uno studente volonteroso guadagna durante il periodo universitario facendo un lavoro (ovviamente part-time, o estivo, come guarda casa ho fatto io).
E diventano 100000, poi ci aggiungiamo 150000-200000€ di mutuo di 30-35 anni e un “aiutino” da parte dei genitori, mettiamo altri 50000€, perché uno dei due (o anche entrambi) ha preso la liquidazione.
So benissimo che la “sberla” è grossa, ma se vai fuori città la casa di 300000-350000€ non è una catapecchia/topaia, ed una autorimessa costa al massimo 20000-25000€.
Fuori dalla città, fuori dai coglioni.
Metodo infallibile....
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Ultima modifica di _sabba_; 12/03/2021 alle 06:00
Sabba
Io non abito in città...abito in campagna paesino di 3000 abitanti e fuori dalla finestra del mio ufficio vedo le montagne innevate e se voglio vengo a lavorare a piedi passando per i campi.. e sfido qualunque studente universitario a mettere da parte dei soldi...
Torino centro trovi appartamenti all'asta per 8/10/12 mila euro.. certo ti devi accontentare della zona... qui dove sto io palazzi praticamente non ce ne sonosolo ville, villette e case a schiera ... fatti due conti...
sono un po piu giovane di voi, e comunque anche io ho ricevuto tanti "NO DIDATTICI" che all'epoca non sono stati molto apprezzati (si vedeva che avrebbero potuto ma non volevano, e non capivo) ma che ora valuto come ORO.
Alle superiori in estate ho fatto quella che dalle mie parti si chiama "campagna dei pomodori" in fabbrica per avere qualche soldino.
Credo di aver recepito bene gli insegnamenti infatti riesco ad accumulare bene (anche grazie al fatto di aver potuto studiare e non aver dovuto iniziare a lavorare, in alcune famiglie l'istruzione è ancora un lusso che non ci si puo permettere, nonostante le borse di studio) ma mi rendo conto di concedermi qualche sfizio in piu (es banale: lo sporadico "asporto infrasettimanale" era il cinese, ora è un sushi quindi anche a pari frequenza il "cosa" è uno sfizio, piu caro)
Lo stile di vita oltre le proprie possibilità per me è la ragione principale della percezione che molti hanno di "peggioramento" perchè abituarsi alle comodità è facile: le pagano volentieri, non le considerano piu e poi a fine mese trovandosi meno soldi si considerano piu poveri "governo ladro"
Credo quindi che l'80/90% dipenda dallo stile di vita e solo un 10/20% dall'aumento del costo della vita.
Non so quanto costino le sigaretta, ma farei un confronto tra costo e % di stipendio nei vari decenni, lo reputo piu' indicativo del costo di un'auto (le auto migliorano i contenuti, le sigarette son sempre quelle)