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Detto che odio decathlon :) , il senso delle chiusure è quello di limitare i contagi, lasciando, ovviamente, aperte delle attività ritenute essenziali. Questo è successo nella prima fase dell’anno scorso, nella quale ricordo che i supermercati non vendevano le pentole, perchè non ritenute essenziali e perchè i negozi di casalinghi erano chiusi.
Quello era stato un vero lockdown, che aveva anche funzionato, anche perchè la gente non girava.
Come ho detto, la differenza fra Svezia e Italia sta nel senso civico, e quello che si vede in supermercati, centri commerciali, movimento varie è lo specchio dell’Italia e degli italiani: gente che usa la fantasia e la creatività per aggirare le regole e il buon senso, aiutata in questo da chi continua a porre dubbi e a suggerire scappatoie.
Laddove il senso civico e il buon senso non sono ritenuti sufficienti, ecco che bisogna legiferare tutto, con evidenti, e comprensibili, direi io, paradossi.
Le tasse tue valgono quanto le mie, altrochè, e non desidero ricominciare la querelle su tasse, nero, pos eccetera che abbiamo già affrontato, ma un ristoro sulla base dei fatturati dichiarati a me sta bene.
Sono convinto che si elaboreranno sistemi di ristoro e di “compensazione” fra categorie, anche se, riconosco, saranno scarsi e tardivi, ma bisogna fare i conti con un paese straccione e alla canna del gas dal punto di vista della spesa pubblica e del debito, e con una situazione oggettivamente complicata.
Da un paese vario ed eventuale come il nostro non era lecito aspettarsi molto di più: quello che spero è che certe lezioni servano per migliorare il futuro, nostro e dei nostri figli, ma non ho grandi segnali in questo senso, e non parlo solo dei politici.
Il diavolo si nasconde sempre nei dettagli e nel “quanto”, però