Questo arresto fa pensare nel merito circa i fatti tragici avvenuti sull'autostrada qualche anno fa.
Arrestato tifoso amico di Gabriele Sandri Era con lui il giorno dell'uccisione - Corriere Roma
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Questo arresto fa pensare nel merito circa i fatti tragici avvenuti sull'autostrada qualche anno fa.
Arrestato tifoso amico di Gabriele Sandri Era con lui il giorno dell'uccisione - Corriere Roma
Il fatto tragico è stato "processato" in un Tribunale dove, penso, siano valutati tutti gli "elementi".
Secondo me, questa nuova notizia nulla aggiunge e nulla toglie a quanto già dibattutto.
Le "dietrologie" non servono a nulla...........
Nulla ha a che vedere con quanto successo
Concordo con quanto asserisce più su il buon Shining.
Rimane una considerazione, del tutto personale e comunque, premetto, marginale alla vicenda; sono il primo ad affermare che due torti non fanno una ragione.
Gli abusi di potere ci sono sempre stati, è impossibile evitarli del tutto, quando passi le giornate a rimestare nella merda qualche schizzo prima o poi ti arriva.
Bene, in Italia il 99% di queste vicende rimangono impunite.
Vorrei tanto sapere come mai l'eccezione alla regola è stata fatta per questo ragazzo, per inciso ultras, picchiatore e quant'altro, mentre niente è stato concesso alla memoria di cristi come Stefano Cucchi o Vincenzo Aldrovandi, tanto per fare i primi nomi che mi vengono in mente.
Delle vittime della Diaz -situazione da golpe argentino- non voglio nemmeno parlare.
Morale: il problema, SOCIALMENTE PARLANDO, non è il morto in più o in meno, chè quotidianamente solo la strada ci regala 30 cadaveri.
Il problema è come lo Stato, la società reagisce di fronte agli abusi o comunque ai suoi "errori" di sistema.
La vicenda di Gabriele Sandri, confrontata con quella dei due sopracitati, mi fa venire in mente la storia di Gesù e Barabba.
Scusate lo sfogo personale, e anche l'(ormai usuale...) OT.
Miei 2 cents.
Quoto e concordo con Shining, nessuno deve sparare ad altezza d'uomo, in particolare le FF.PP. mai!
Preferisco che il rapinatore scappi via con tutto il bottino, ma sulla coscienza non vorrei avere nessuno innocente e sinceramente nemmeno il rapinatore, se non ha fatto nulla di grave o di irrimediabile.
Per quanto riguarda il pensare, bhe questo credo mi sia dovuto, più che altro come cittadino e come padre.
Nelle tifoserie è abbondantemente risaputo che tra loro ci sono gruppi di persone ideologizzate, sempre pronte a seguire direttive che vengono da chissà quale parte, ed eccoli pronti a scassare, assalire e ferire chiunque tagli loro la strada.
Lo sport dovrebbe essere un mezzo di aggregazione per la gente, un momento di divertimento, ma mi è impossibile portare un figlio allo stadio a vedere una partita e i motivi li conoscete.
Ma in america la gente va allo stadio e nei filmati che arrivano qua si vedono donne, bambini, venditori di panini cocacole, transenne a seperare le tifoserie non ne ho viste mai, ma è tutto finto o siamo noi che siamo fuori di testa?
Mio figlio mi chiede sempre ogni settimana perchè non lo porto allo stadio, che devo dirgli, che nel 2011 allo stadio spesso c'è la guerriglia urbana?
Q8 tutti
Anche io con mio figlio abbiamo diritto di andare allo stadio, non devo essere messo a rischio per comportamenti irresponabili e premeditati di alcuni pazzi che portano allo stadio un arsenale.
Mi fa pensare anche il fatto avvenuto in autostrada dove ha visto la morte Gabriele.
Non mi puoi vietare di pensare!
amico ti ho chiesto solo lumi ,non ti ho vietato di pensare ne di scrivere,così come hai impostato il 3d non mi era chiaro cosa volevi intendere,i fatti dell'autostrada erano già chiari prima,due gruppi di tifosi si sono menati= fatto grave,un poliziotto spara senza motivo e uno muore=fatto tragico,se tu richiami l'attenzione sull'arresto di uno dei componenti con riferimento al quel giorno ,per come l'ho capita io sembra quasi che tu abbia giustificato il gesto del tiratore,poi hai spiegato meglio ma il nesso veramente non c'è fra la morte di sandri e l'arresto del suo amico,poi son d'accordo con te sul fatto che allo stadio è impossibile andarci con la famiglia.
Non lo richiamo io il nesso tra i due fatti gravi, se hai notato è l'articolo giornalistico che lo fa, se hai notato ho scritto che non sono daccordo circa l'uso delle armi, è proprio nel caso dell'autostrada è chiaro come il sole che l'agente che ha sparato ha fatto una cosa che non doveva fare.
Volevi sapere questo?
Vedi l'uso delle armi, per chiunque, non solo per FF.PP. è l'ultima risorsa e si spera nel più intimo che non avvenga mai.
Tu forse non puoi sapere cosa si prova ha sparare un solo colpo di arma da fuoco, per giunta in una zona urbana, il pensiero va sempre: <<..e mo sto colpo dove finisce???...>>, se il proiettile non prende l'obiettivo o lo trapassa sono guai seri, non solo per la responsabilità, ma per la coscienza di chi spara!!!
Se non ti conoscessi...
:senzaundente:
Riguardo alla discussione, il nesso non c'è.
Sapevamo credo già tutti che nelle tifoserie
si annidano personaggi socialmente pericolosi,
che creano puntualmente danni economici e sociali
di notevole rilevanza, così come sapevamo che la
morte di quell'altro ragazzo in autostrada è stata
la conseguenza di una serie di scelte da parte
dell'operante che non avevano alcun senso
(il correre con l'arma carica in mano senza che vi
fosse pericolo immediato per sè o per altri, il
puntarla verso le persone dall'altro lato dell'autostrada).
Certo, giornalisticamente parlando il collegare i due
episodi ha il suo perchè, ma finisce lì.
....questa storia non centra nulla con quel povero ragazzo ucciso...
vero, ma il problema non è cosa H"abbia" a che fare...
il problema è quel pensiero che si annida nel cervello di qualcuno, dove in fondo, in fondo, se l'è comunque cercata...
odioso poi il parallelismo che fanno con Carlo Giuliani..
Sandri non brandiva alcun estintore in mano
Chi ha sparato non era in alcun modo minacciato
Mah sicuramente e' solo una fatalita' che due teppisti siano amici....
definire tifosi certa gente mi sembra alquanto inopportuno, sono dei delinquenti a piede libero che sfogano rabbia e frustrazione con il pretesto di difendere i proprio colori societari
io sono per pene esemplari