Oramai è su tutti i giornali, Riina è malato e la cassazione ha stabilito che ha diritto a una morte dignitosa, voi che ne pensate?
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Oramai è su tutti i giornali, Riina è malato e la cassazione ha stabilito che ha diritto a una morte dignitosa, voi che ne pensate?
penso solo che i figli di troia non muoiono mai
che può tranquillamente e dignitosamente morire in prigione. :incaz:
Me lo tengo per me, sono educato...tanto abbiamo appena celebrato l'anniversario di un certo Falcone, che vuoi che sia.
a una simile bestia morte dignitosa?a questo va fatto schiantare facendolo soffrire fino all'ultimo respiro
..anzi sai cosa penso?
si meriterebbe una morte da vecchio abbandonato e dimenticato da tutti in uno ospizio!!
cosa che succede a molti anziani colpevoli solo di essere diventati un peso!
Chi come lui ha vissuto al di sopra delle regole e delle leggi secondo me non ha alcun diritto: i diritti devono essere garantiti a chi invece vive in modo civile e rispettoso.
Per quanto mi riguarda deve finire la sua vita dove è ora.
17 ergastoli.
Ho detto tutto.
Dovrebbero deciderlo i famigliari delle vittime.....
Sono senza parole: perchè chi ha disposto della vita e - soprattutto - della morte al di sopra di ogni legge o regola, dovrebbe avere un trattamento di riguardo nel momento in cui si avvicina alla fine?
Piuttosto... è l'eccesso di buonismo e garantismo delle nostre leggi e delle loro relative interpretazioni a generare grande perplessità.
Fosse dipeso da me....sarebbe già morto in prigione.
Cheppoi...quale sarebbe il trattamento di riguardo...champagne e caviale.....no credo...
E' già campato anche troppo ,(o forse si crede che da quando è in carcere non abbia contribuito a far danni?) alle spalle dei contribuenti , mo ora pretende anche un trapasso da persona civile?
Tralascio di affermare come lo farei morire.
di che si lagna, Cutolo s'e' fatto 34 anni al 41 bis, puo anche rimanere li eh
tranquilli riina non esce
Riina va rilasciato? La Cassazione non ha detto proprio questo - Il Foglio
maledetto vizio di non leggere le cose, soprattutto da parte dei colleghi giornalisti ;-)
premesso che non sono un tecnico, ma credo che la cosa non sia come l'hanno raccontata enfaticamente i giornali. Io ho capito che la Cassazione ha rinviato al Giudice di merito semplicemente per un difetto di motivazione. La Cassazione ha indicato i punti di debolezza del provvedimento del giudice - che si è opposto per l'ennesima volta al differimento della pena del condannato e il trasferimento ai domiciliari - ed ha chiesto che nell'udienza di luglio - richiesta dall'avvocato difensore del reo - motivi una serie di ragioni.
Ovvio che raccontarla con tecnicismi giuridici è diverso che gridare che "il capo della mafia verrà scarcerato". I giornali, i social e i mezzi di comunicazione vivono di questa roba, anche alimentando (come sempre accade con una certa percentuale di disinformazione e approssimazione) la fame forcaiola degli oltre 30 milioni di giuristi che in questi due giorni stanno dando il loro autorevole parere.
La Cassazione sottolinea che il giudice deve verificare e motivare «se lo stato di detenzione carceraria comporti una sofferenza ed un'afflizione di tale intensità» da andare oltre la «legittima esecuzione di una pena». Il collegio ha ritenuto che non emerga dalla decisione del giudice il modo in cui si è giunti a ritenere compatibile con il senso di umanità della pena «il mantenimento in carcere, in luogo della detenzione domiciliare, di un soggetto ultraottantenne affetto da duplice neoplasia renale, con una situazione neurologica altamente compromessa», che non riesce a stare seduto ed è esposto «in ragione di una grave cardiopatia ad eventi cardiovascolari infausti e non prevedibili».
che abbiano enfatizzato la notizia o meno, parlare di "umanitá" della Pena per uno come Riina é un abominio...
massimio, lungi da me l'idea di voler difendere l'indifendibile, ma il concetto di morte dignitosa di un condannato è a carattere generale e vale per tutti i detenuti definitivi. purtroppo tocca discuterne anche per un conclamato delinquente come riina, ma certe garanzie -credo sia giusto - valgano per tutti. Sarebbe grave se la Suprema Corte di Cassazione non applicasse a chiunque certi principi cardine del nostro ordinamento giuridico e di civiltà.
che poi il nostro sistema penale abbia tante falle è indubbio, ma credo che non ci si debba mai discostare da punti fermi. anche nel caso di uno che, a mio parere, non merita il differimento di nessuna pena tenuto conto poi che viene curato - al bisogno - in una delle migliori strutture ospedaliere d'italia.
per quanto sia d'accordo con te in linea generale, non riesco ad accettare la mancanza di eccezioni, per quanto "ingiuste" dal punto di vista di equità della legge, in casi come questo.
la morte dignitosa che spetta a persone come lui, è all'interno di una cella, a scontare la pena fino all'ultimo secondo di vita.
per me è no! siamo buonisti con i peggiori delinquenti e spietati con la gente "normale"...e questo non va bene
In linea di principio hai ragione, ma non sarebbe la prima volta che sul tavolo dei giudici arrivano perizie mediche sullo stato di salute del condannato diciamo "aggiustate", e non parlo solo delle perizie di parte, ma anche di quelle redatte da consulenti d'ufficio, nominati dal giudice, e che quindi, come pubblici ufficiali, avrebbero il dovere di scrivere la verità
e poi, dispiace doverlo ammettere, la alla fin fine aveva ragione il mi' pohero nonno che, nella sua saggezza contadina, ai primi anni di giurisprudenza, sfottendomi ma con fare ormai disincantato, mi diceva: "bimbo, rihordati sempre, la legge è come la pelle de' hoglioni, basta tiralla e va dove ti pare"
NO!
Si , ha diritto ad una morte dignitosa.
Lo Stato non dovrebbe far distinzione tra cittadino e cittadino . I diritti dovrebbero essere garantiti a tutti .
Ed è proprio per questo che ritengo che lo Stato debba dare assistenza medica adeguata al carcerato in questione .. in carcere però !
La dignità della morte non ha nulla a che vedere con la possibilità di morire a casa propria o in una clinica privata .
Oltre a tutto ciò , io se potessi darei a Riina una sepoltura del tutto simile a quanto fecero gli americani con Bin Laden :
sopraggiunta la morte ( in carcere ) i militari dovrebbero prendere in custodia il feretro e gettarlo in mare .
Questo per non dare la possibilità ai mafiosi di venerarlo anche da morto o peggio , di riesumarlo per poi tenere parti del corpo come fossero reliquie .
Se al contrario venisse concessa al capo dei capi della mafia ( uno che faceva sciogliere adulti e bambini nell' acido ) di trascorrere a casa i suoi ultimi giorni , ne verrebbe fuori una processione di adepti , verrebbe glorificato e santificato e ne si farebbe poi un funerale faraonico .
Ben venga quindi il metodo americano usato per Bin Laden .
Può dignitosamente morire in carcere..
Riina ha rifiutato la Società Civile nel momento in cui sé messo ad ammazzare gente.. i 17 ergastoli dimostrano che va isolato dalla Società, tale pertanto deve rimanere finché vive..
Nel caso che lo si trasferisca nell'ala penitenziaria di un ospedale..
grande il nonno
la legge per gli amici si interpreta per i nemici si applica
con il sistema bin laden se ne andrebbe mezza Italia
certo come no, dignitosamente in carcere....
17 ergastoli, e ci sono giudici che si prendono la briga di tentare di scarcerarlo?
Ergastolo anche a quei giudici, e morta lì.
:blink:
Io credo che abbia diritto a morire con la stessa dignità di cui hanno goduto le sue vittime!
Quindi che resti a marcire in una cella
Ho lanciato il sasso ed è bene che anche io dica la mia :)
Come sempre si tratta di opinioni personali, come tali devono essere prese. Va inoltre considerato che ben pochi fra noi sono gli esperti in materia e come è giusto che sia anche gli esperti per dare un giudizio devono aver in mano tutte le carte per poter trarre le dovute conclusioni.
Fatta questa premessa (che è anche un po' paracula, lo ammetto) vengo al nocciolo della questione: il carcerato in questione merita una morte dignitosa? Per me si.
Ora cercherò di raccontarvi in poche parole il mio ragionamento.
In prima istanza la mia pancia ha brontolato forte leggendo quei titoloni da giornale e subito mi son detto "un càzz sto stronzo deve soffrire" e cose similari, poi il mio cervello s'è attivato (gli c'è voluto un po'...) ed ho iniziato a ragionare: 1) lo scopo della pena non è quello di infliggere sofferenza, è quello di redimere ove è possibile e comunque non permettere al delinquente di procurare altro danno. 2) la legge del taglione e similari son concetti medioevali, fortuna nostra siamo lievemente più evoluti. 3) abbassarsi a questi livelli significa abbassarsi ai "loro" livelli, se vogliamo essere una reale alternativa dobbiamo dimostrare di essere migliori.
Fatta questa serie di ragionamenti non possiamo nemmeno prescindere da quello che questa persona in particolare, ha fatto. Stragi, morte, panico, dolore. Per questo motivo (se non sbaglio) è stato giudicato e s'è preso 17 Fine Pena Mai. Se le parole hanno ancora un senso, mai significa mai. Quindi la pena per questo personaggio non deve finire. Ciò nonostante dev'essere trattato umanamente, al contrario di quanto ha fatto lui... conciliare le due cose non sembra facile.
Il mio pensiero finale è che questa persona deve rimanere dietro le sbarre, fino alla fine naturale della sua vita, gli devono essere prestate le cure necessarie affinché non soffra inumanamente per la malattia, tanto quanto devono essere prestate a tutti, per lui non è previsto un recupero (nemmeno l'avanzata età lo permetterebbe).
Vero!
Mi sono espresso male e di fretta.
Semplicemente deve stare in carcere con tutte le cure che il
suo caso richiede. Stop.
È anche il mio pensiero.
Deve rimanere in carcere fino e oltre l'ultimo respiro, anche se è lecito attendersi che gli vengano prestate le cure necessarie.
Il carcere non è un ospedale specializzato, e probabilmente non sarà possibile alleviarlo da tutti i dolori, ma è lì per causa di se stesso, per cui va bene così.
I giudici buonisti che lo vogliono scarcerare a tutti i costi dovrebbero sobbarcarsi gli ergastoli lasciati vacanti dal fetido Totò.
:sad:
Ma siamo sicuri invece che zu totò, dopo qualche annetto di galera, non stia rivendicando qualche "lecito" diritto di libertà e causa di forza maggiore lo si debba per forza accontentare.:cipenso::cipenso:
Credo sia interessante ascoltare il punto di vista del Procuratore della Repubblica d Catanzaro, Dott. Nicola Gratteri, che vive da anni e anni sotto scorta grazie a "belle persone" come Riina
Riina, Gratteri contesta la Cassazione: "Un boss come lui comanda anche con gli occhi" - Repubblica Tv - la Repubblica.it