Originariamente Scritto da
Desmonio
[FONT="]fòrbice[/FONT][FONT="] s. f. [lat. [/FONT][FONT="]fŏrfex -fĭcis[/FONT][FONT="]]. – [/FONT][FONT="]1.[/FONT][FONT="] [/FONT][FONT="]a.[/FONT][FONT="] Per lo più al plur., [/FONT][FONT="]le forbici[/FONT][FONT="], [/FONT][FONT="]un paio di forbici[/FONT][FONT="] (ant. e region. al sing.), utensile d’acciaio per tagliare, costituito da due lame terminanti a punta a un estremo, incrociate e collegate da un perno; ciascuna lama agisce come una leva di primo genere, e il perno funge da fulcro; per facilitarne l’uso, sono provviste, all’altro estremo, di anelli nei quali s’introducono il pollice e il medio della mano (le parti comprese tra il perno e gli anelli si chiamano [/FONT][FONT="]branche[/FONT][FONT="]). Oltre a quelle più comuni per i normali usi domestici, di negozio, d’ufficio, si hanno forbici speciali, di forma e d’impiego svariati: [/FONT][FONT="]f[/FONT][FONT="]. [/FONT][FONT="]da toletta[/FONT][FONT="] (piccole, a punte diritte o ricurve, talvolta con branche pieghevoli per riparo delle punte), [/FONT][FONT="]da parrucchiere[/FONT][FONT="], [/FONT][FONT="]da sarto[/FONT][FONT="], [/FONT][FONT="]da cartolaio[/FONT][FONT="], [/FONT][FONT="]da giardiniere[/FONT][FONT="], [/FONT][FONT="]da chirurgo[/FONT], ecc.