Rieccomi rientrato,
dopo un paio di settimane passate in Costa Smeralda, tra Porto Cervo e il Golfo di Marinella (per chi conosce il posto precisamente a San Pantaleo).
L'itinerario direzione Livorno a bordo della bonneville è stato il seguente:
partendo da Milano alle 10 mi dirigo verso la Val Tidone, chi per poi dirigermi verso Bobbio, non ho fatto la solita strada che porta sul penice ma una stradina tutta curve (presa appena passati da Pianello val Tidone) con panorami mozzafiato, dove per una 30ina d km non ho trovato praticamente nessuno.
Arrivo a Bobbio e proseguo per Marsaglia, a quel punto ero indeciso se fare la val D'Aveto (che ho fatto più volte in passato) oppure prendere una strada mai fatta in vita mia che mi avrebbe fatto scollinare dall'altra parte.
Decido per la seconda ipotesi, mi ritrovo su una strada, anche questa solo curve e praticamente deserta, avrò fatto una 60ina di kilometri e anche qui il deserto, a parte qualche casa con dentro gente che festeggiava e pranzava all'aria aperta (era il 16 di agosto).
Questa strada mi porta prima a Bardi, dove posso ammirare la rocca e successivamente (non so dopo quanti kilometri) arrivo a Borgo Val di Taro e da li proseguo per il passo del Bratto per poi giungere a Pontremoli,proseguo per Aulla e poi giù verso Massa Carrara, dove lì (tra Aulla e Massa) ricomincia un bel toboga di curve, la flora è cambiata rispetto all'appennino emiliano, ma la strada è molto bella ed incomincio finalmente ad incrociare qualche moto, più che altro vacanzieri del mare che si fanno una passeggiatina per quelle strade.
La bonneville va che è un piacere, anche se carica come un muletto, visto che ho con me Borsa del serbatoio, borsone sul sellino del passeggero e borsa laterale destra (grazie Sam) con su sacco a pelo, sembra che mi sia portato dietro il necessario per stare via due mesi o giù di lì.
Arrivato quasi a massa sono indeciso se prendere per la (per me) famosa "Garfagnana" però sono già le 15.30, purtroppo accuso la poca morbidezza della sella e da quel momento in poi diventa, per me, davvero faticosa la guida, dolore ai glutei e alla schiena mi spingono a decidermi di farmi praticamente la strada che costeggia la costa, tutta dritta e trafficata.
Diciamo che oramai voglio solo arrivare a Livorno dove incontrerò i miei amici che arrivano dalla zona del Chianti a bordo della loro Royal Enfield.
Alle 23.00 (dopo un kebab e un paio di birre a Livorno) carichiamo finalmente le moto sul traghetto.
La moto in costa smeralda l'ho utilizzata poco e per lo più per andare in spiaggia, ma il divertimento c'è stato in quanto per arrivare in spiaggia mi dovevo far un 3/4 km su strada non asfaltata e piena di buche con saliscendi continui, direi che la bonneville anche lì mi ha fatto capire quanto sia una moto versatile e adatta ad ogni situazione, ho fatto pezzi di sterrato che non mi sarei mai sognato di fare con altri mezzi, ho lasciato la moto in mezzo ai rovi, alla sabbia e alle rocce e vederla sporca e impolverata mi dava sempre una bellissima sensazione, un mezzo davvero versatile.
Sfato il mito che le Royal Enfield danno problemi, in due settimane la moto è sempre partita, anche se all'inizio della vacanza aveva problemi di tenuta del minimo (forse di carburazione), ma a parte questo sempre andati in giro tranquillamente.
La cosa divertente di girare una RE è che quando sono affiancate o si è in giro nessuno ti guarda la Bonnie ma tutti a chiedere info sulla RE :-) davvero un gran mezzo. Vedere i miei due amici viaggiare su quella moto, con dietro il porta pacchi e un sacco legato mi ha fatto vivere momenti e immagini di altri tempi. HA sicuramente un fascino intrinseco non legato alla sua linea (brutta) o ai suoi particolari (le frecce posteriori con il faro di stop non si possono guardare) però nel complesso si porta dietro un'immagine che la bonni si può solo sognare.
Altro aspetto particolare della RE è che a più di 80 all'ora è difficile andare, vibra di brutto e a 100 all'ora sembra di volare, ma è così bello poter viaggiare con calma e godersi il panorama della costa smeralda che poco importa del fatto che tutti ti superano.
Conclusione, non vedo l'ora di farmi la prossima vacanza rigorosamente a bordo della mia Bonneville.







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