
Originariamente Scritto da
wolf_orso
beh paragonare un'irregolarità, come la definisci, di un cittadino clandestino, a reati di mafia mi pare un "tantino" forzato
purtroppo, con questa legge, e con questo atteggiamento, si persegue una condizione che non è un reato di per se. Si punisce uno stato di fatto, non la commissione di un qualcosa moralmente riprovevole o contro l'incolumità generale.
Esattamente come le leggi razziali: si punisce uno stato di fatto, "l'essere ebrei", non la commissione del reato
la differenza la faceva, allora come oggi, un pezzo di carta: allora era il certificato di razza ariana o razza ebraica, oggi un permesso di soggiorno, cambiano i contesti, ma la sostanza delle cose resta.
Ciò detto. Sono assolutamente d'accordo che occorre una regolamentazione degli afflussi di cittadini stranieri, perchè si rischia di fare il botto, socialmente parlando, ma come è impostata ora la cosa, l'atteggiamento che viene spinto, è quello dell'intolleranza e basta.
