Citazione Originariamente Scritto da giorgiorox Visualizza Messaggio
riporto uno stralcio di un articolo di Alvaro Moretti:

Mourinho chiede la squalifica dell’Olimpico per cori stigmatizzati dalla Juventus, dai suoi giocatori, dal suo tecnico, dal suo speaker allo stadio, cori brutti: «Se saltelli, muore Balotelli». Un remake, però: lo fanno da anni a Lucarelli, in ogni stadio. Lo hanno cantato per decenni agli Agnelli e con altre rime hanno sperato nella morte di Moggi (ricorderete il «Moggi, magari muori oggi»). Pernon dire del recente stillicidio cui fu sottoposto a Siena De Rossi coi riferimenti al suocero ucciso. Ebbene l’automatismo della sanzione massima, delle porte chiuse o del campo neutro che evoca Mou nelle regole italiane e nella casistica della Figc, non c’è. L’impressione, parafrasando Shakespeare, è che si stia facendo troppo casino per un terzino.
Quello che dice mau sono affari suoi,e cmq non m'interessa

Momo Sissoko, simbolo juventino e colosso d'ebano, è stato il primo a non capire quelle offese a Balotelli volate dagli spalti. «È assurdo insultare un giocatore che non è neanche qui», ha detto a caldo il centrocampista maliano. Con il paradosso che ad un certo punto della ripresa, quando Sissoko si è riappropriato della trincea bianconera entrando assieme a Del Piero, la curva Nord intonava cori di festa per lui e la curva Sud lanciava gli ululati razzisti nei confronti dei rivali Zapata e Asamoah: due giocatori di colore come Sissoko, ma da bollare con dei folli «buu». Ieri sera, però, il vero obiettivo degli ultrà era Balotelli. Un astio che non si è placato, anche se l'anno scorso per giustificare il proprio odio attraverso quel coro, i tifosi della curva spiegarono che l'avversione era dovuta solo al comportamento dell'interista, ritenuto antisportivo, e non al colore della pelle. Chissà cosa diranno adesso, visto che Balotelli non era all'Olimpico.