Per esperienza diretta presso una delle più importanti realtà ospedaliere pubbliche specializzate in Italia, ti posso dire che di psicologi non ne ho mai visti. Quella che tu chiami informazione è lo stesso tipo di informazione che ti dà il foglio illustrativo delle medicine da banco "...possono verificarsi nausea, vomito, rash cutaneo, sonnolenza..." oppure "... si sono verificati rari casi di allergia mortale..."... e allora? Che fai? Lo prendi lo stesso o no l'antidolorifico o l'aspirina? Vai in ospedale a vedere i baroni della medicina che delegano il trattamento delle pazienti ai loro dottorini, poi riparliamo della "consapevolezza dei genitori".
Giustissimo. Purtroppo a volte anche chi ha la capacità di comprendere questo ragionamento finisce per scendere a compromessi, magari per non deteriorare irrimediabilmente un rapporto di lunga durata.