Premetto che uno dei concessionari con cui ho avuto a che fare, negli anni, non gode assolutamente della mia stima e considerazione, a seguito di comportamenti (personali e) commerciali, a mio avviso, inaccettabili, tipici di una cultura monopolista da strapazzo sub-sub-provinciale (che, ovviamente, ho avuto agio di segnalare alla Casa Madre, con qualche positivo riscontro, e, naturalmente, portando a conoscenza di chiunque potessi la mia esperienza). Detto questo, riguardo al quesito dell'esimio Fearless, posso dire che anche nel campo dell'abbigliamento ho potuto registrare una disponibilità di capi estremamente contenuta (=limitatissima) in quella concessionaria (anche perché è un buco), mentre in altre (ad es. Pescara) la situazione mi è sembrata molto diversa e più positiva (in tutti i sensi).