Magari qualcuno di voi avrà gridato le stesse parole o magari le avrà pensate almeno una volta nella propria vita...A me, che non sono una grande amante delle giostre spericolate, è capitato quelle pochissime volte che, spinto dall'entusiasmo dei compagni, son salito su quelle attrazioni da luna park...in quel caso, non mi vergogno a dirlo, l'ho gridato; oggi in sella alla mia moto l'ho pensato, e come se l'ho pensato...
E' dal 11 marzo che finalmente il mio culo siede costantemente su una fantastica Bonneville T100 ed oggi per la prima volta mi, mentre ero sulla statale con un amico harleysta, mi sono sentito estremamente vulnerabile. Sono improvisamente mancate quelle "fondamenta" che non ci fanno pensare, nonostante tutte le protezioni che possiamo indossare, a quanto siamo a rischio e vulnerabili in sella alle nostre moto; quelle fondamenta si chiamano "bel paesaggio" - "bella giornata" - "belle curve" - "dolce andatura" - "rombo del motore"; improvvisamente la mia mente non ha più pensato a queste "fondamenta" ma con i miei occhi guardava terrorizzata l'asfalto, il guardrail le auto, e tutto improvvisamente si è trasformato ai miei occhi come un qualcosa di pericoloso e mortale. Ho avuto timore e tristezza ed ho pensato a quando gridavo da bambino..."aiuto voglio scendere".
Una ragione a tutto ciò c'è e non credo sia solo la luna storta o chissà cosa...ieri ho appreso di un incidente di un amico, Mario, della mia stessa età, 22 anni. Lui e la sua ragazza sono in ospedale e Mario è in coma e rischia di perdere una gamba. 22 anni, quanto me, come me, mio conoscente. Inutile che vi racconti le dinamiche dell'incidente anche perchè sono discordanti. Non riesco a non pensarci, a non meditare su questa passione tanto agoniata e sudata, ma che poi rischia di strapparci la vita per colpa nostra o altrui.
Sicuramente passerà questa giornata e con questa giornata spero che passino questi tristi pensieri. Forza Mario non mollare!
Sempre piano ragazzi!