Citazione Originariamente Scritto da ett69 Visualizza Messaggio
ciao

questo è uno dei risvolti negativi che io trovo esserci nel lavorare in aziende tanto grandi, si corre il rischio di sentisi solo un numero, non c'è rapporto diretto e costruttivo con la proprietà, si corre il rischio di demoralizzarsi, perdere entusiasmo e voglia di fare, ci si può sentire poco apprezzati e sfruttati

ma tant'è, certamente la proprietà non può intrattenersi in conoscenza personale con migliaia e migliaia di dipendenti; gli stipendi sono quelli dappertutto e sono fissati da contratti, mansioni, anzianità, categoria ecc. ecc. (poi che per i lavoratori dipendenti le paghe siano basse e da decenni non + allineate ai costi della vita questo è palese, il costo del lavoro nel nostro paese è paurosamente alto)

per il resto continuo implacabilmente a pensare che se si fa bene e seriamente il proprio dovere sul lavoro questo alla fine conta, viene apprezzatto ed è quanto ci compete; se poi i proprietari sono straricchi, si permettono spese e ritmi di vita che noi nemmeno potremo fare in 10 vite non cambia nulla, non conta niente e non ci deve interessare;
l'importante è che mandino avanti per bene la baracca, questo compete alla proprietà

ettore
Non quoto una sola sillaba ... caro Ettore ...

la ridistribuzione dei beni dovrebbe interessare tutti, e non solamente nel campo del lavoro ... se tu lavorassi per me con uno stipendio da 1000€ e ti proponessi di acquistare la mia ferrari d'occasione perché un grande affare, non ti sentiresti preso per il culo? Non bisogna conoscersi a fondo, e neppure superficialmente per riuscire a rispettare le persone, e quell'e-mail manca profondamente di rispetto.