Sono due discorsi completamente diversi.
Non si tratta di bere il perbenismo o meno , ma neanche di bere il catastrofismo o quello che vi pare.
per valutare correttamente dei documenti occorre avere una conoscenza discretamente approfondita di come e chi quei documenti ha generato, del contesto nel quale ci si muove ecc. ecc.
Non credo che nessun non addetto ai lavori abbia queste capacità, per cui i documenti sono realtivamente poco provanti per il comune mortale.
Chi non è addentro a quelle cose , deve per forza affidarsi a traduzioni, ricostruzioni e spiegazioni di qualcun'altro e come tale è molto facilmente manipolabile. Si può, volendo, sostenere tutto e il contrario di tutto con dei documenti, basta sceglierli ad hoc e nasconderne altri.
Il che ci porta a doverci affidare appunto a qualcuno che li interpreti per noi...e quindi alle tesi che avevamo all'inizio prima che questi documenti uscissero fuori.
naturlamente per gli addetti ai lavori la cosa è diversa...
Il problema attuale della conoscenza della realtà (o della Verità, posto che esista) non è quello di avere le informazioni, ma quello di analizzarle e di capirle.
Tornando più sullo specifico: non penso che esista una guerra (che è una gran brutta roba) pulita dove ci sono i paladini del bene e tutti gli altri sono cattivi: quello accade nei film.
La realtà è molto più complicata.
Andavano attacati l'Iaq e l'afgansistan? (la valutazione qui è politica sostanzialmente) secondo me sì.
E' una guerra sporca? Secondo me sì
Si potrebbe fare meglio (e meno sporca) secondo me probabilmente sì.
E' una missione di pace?
Per gli italiani senz'altro sì, tant'è che non abbiamo armato i nostri aerei...e ora lo facciamo solo per proteggere i nostri soldati...
ma alla fine i documenti di Wikileaks non ci aiutano a granchè.
Salvo scoprire i retroscena della vicenda Sgrena (500.000 euro dei contribuenti pagati e un valido funzionario dei servizi ucciso.... grazie ad una "soffiata" ..)
ma anche lì...non è facile capire e valutare....
Ecco in sostanza possiamo , credo esprimere delle opinioni, ma delle certezze non credo che le avremo.