Citazione Originariamente Scritto da flag Visualizza Messaggio
quoto la prima parte............sulla seconda, beh, gli iuventini vengono pesantemente discriminati qui sul forum , e poi, seriamente, ma se della chiesa non te ne importa poi molto, come mi pare, ma perche' consigliarle questo aggiornamento per il suo bene ? io che, al pari di te, non sono religioso, me ne frego assai di quello che dice la religione e il papa, specie in un ambiente sociale che mi permette di farlo senza pagare un prezzo troppo alto.

altra cosa e' stata la "disapprovazione" religiosa in altri tempi e lo e' ancor oggi in certe zone e per certe religioni (non vorrei mai contravvenire ad una regola religiosa, da afgano o da yemenita)



secondo me ha detto molte cose di buon senso e non ha difeso: ha chiarito una posizione, sul merito della quale, in realta' non e' entrato : non mi pare abbia detto che lui la pensa come ratzy



concordo col principio, e mi difenderei anch'io, se mi sentissi attaccato, ma difendersi senza esserlo puo' dare un risultato talvolta comico, talvolta grottesco, quando non scivoli, e non 'e certo questo il tuo e nemmeno quello di altri che ho letto, verso il pretestuoso

p.s. mi consolo: sei piu' aggressivo di me, doc
Parto col p.s.: a volte e, guarda caso, a tarda ora, quando, magari dopo una giornata onerosa, diventa molto più facile andare giù pesante, in modo sbrigativo e quindi apparentemente aggressivo. Mi verrebbe quasi da proporre un coprifuoco sui forum (oh, è una battuta! )

Quanto agli attacchi, beh, ne ho subiti e continuo a subirne. Per non aver accettato un'identificazione totale ed incondizionata ad un'ideologia. Così, ora, rasserenato dai primi raggi del sole, vorrei estendere un po' il ragionamento. La storia insegna (o dovrebbe insegnare) che in nome delle religioni e delle ideologie si sono scatenate guerre, persecuzioni, si sono create sofferenze e miserie, fisiche e mentali. Persino alcune religioni orientali considerate dall'immaginario collettivo meditative e non violente hanno recentemente esibito comportamenti estremamente aggressivi e con esiti tragici. Tutte le religioni e le ideologie (io anche per questo le equiparo) si fondano su dogmi ritenuti incontestabili e quindi estranei ad un confronto dialettico e dialogico. Esempio banale: se ora io ti dico che gli asini volano e tu neghi questa evenienza adducendo precise motivazioni anatomiche e fisiologiche, a me spetterà l'onere della prova, ovvero spiegarti perché possono volare. E verosimilmente arriverò a concludere che ho sparato una sciocchezza inverosimile. In caso contrario, alias posizione dogmatica "è così perché è così e l'ho detto io", cadrei in ciò che tecnicamente si chiama idea (o convinzione) delirante, ovvero non solo non rispondente ad un criterio di verosimiglianza, ma pure non soggetta a critica ed esperienza, alla quale io aderisco, appunto, dogmaticamente (chissà perché poi ciò valga molto più frequentemente per il singolo individuo che non per le congreghe di fanatici). Ciò non vale per religioni ed "ismi" vari: nessun onere della prova, anzi, il perverso ragionamento si traduce in "io, o noi, ti offriamo il miglior mondo possibile, qui sulla terra o altrove e se tu non lo accetti devi, consequenzialmente e per forza, essere o matto, o empio, o miscredente, o malvagio, comunque incarnazione del male, "diverso", secondo qualcuno persino coglione; pertanto tu devi essere internato, punito, represso, torturato, "curato", rieducato, emarginato, sbeffeggiato, e così via". Mi pare che i rischi derivanti per ogni spirito libero non siano frutto di visioni paranoicali, ma di dati di fatto, così come mi pare che l'ingresso di prepotenza di questioni religiose ed ideologiche abbia complicato situazioni già ben complicate di loro (che so, quella libanese o quella israelo-palestinese, per quanto anche la vecchia Europa abbia i suoi begli armadi pieni di scheletri).
Chiedo venia per le molte parole, ma sentivo l'esigenza di argomentare più adeguatamente