Ma non è una questione di lunghezza.
E' proprio il viaggio inteso come spostamento che mi crea ansia.
Ma è un'ansia piacevole.
A volte seduto alla scrivania indugio ad andare in più prosaico luogo pur sentendone la necessità, sento crescere l'ansia e mi crogiolo nel trattenermi, pensando al piacere che ne ricaverò nel liberarmi.
Orsù, bando agli indugi...spostami e donami sollievo.
Vai.
Ah, mi sento sollevato.
Ultima modifica di mic56; 30/11/2010 alle 20:50 Motivo: UnionePost automatica
Mic, specie per la tua terra, la luce del sole è la linfa vitale della natura.
Quando il sole se ne muore e lascia la madre terra, essa ci guarda con occhi spenti, senz'anima.
E allora ci prende la tristezza di esser con lei; essa sembra non conoscerci più, non interessarsi più a noi, essa non sorride.
Ma la natura è bella anche quando si scioglie in lacrime.... e rende i nostri viaggi piacevoli anche nelle fredde stagioni.
Con la Bonnie quello infinito silenzio e torpore autunnale rompo: e mi sovvien l'eterno, e le belle stagioni, e anche la presente diventa bella e viva, e il suon di lei, anche se con scarichi originali, mi inebria.
Così tra questa immensità s'annega il pensier mio triste ed i miei problemi, e il naufragar m'è dolce in questo mare.