Da Motonline
Stoner mitraglia il deserto con uno stratosferico 1'55.681 che, vista la pista sporca e la temperatura inferiore ai 18 gradi é davvero un bel viaggiare. Pedrosa lo insegue a 64 millesimi e fa capire che non mollerà facilmente nemmeno durante il week end. Gli altri fanno una cosa molto semplice: si inchinano ad una moto fantastica, cui il cambio "evoluto", che ha in pratica sempre due marce inserite, serve ad aumentare la dolcezza e la facilità di guida e, soprattutto, a due ispirati top rider.
Spies è a 6 decimi, giusto davanti ad un Marco Simoncelli che, rispetto a ieri, ha fatto il salto in avanti. Precisamente di 6 millesimi davanti a Dovizioso.
Bella anche questa lotta in famiglia tra i due romagnoli che per altro non si amano molto. Più sofferta quella in casa Yamaha, dove Lorenzo patisce e non poco il rullo compressore texano che gli è arrivato in casa. Jorge, il campione del mondo in carica, è settimo, giusto dietro alla prima Ducati, quella del bravissimo De Puniet (Team Pramac) che dopo aver fatto danni notevoli con due cadute ieri, oggi si riscatta alla grande.
Mettiamola così: la Honda ha alzato l'asticella, la Yamaha fatica, la Ducati annaspa, soprattutto con il suo pilota di punta. Rossi è 13esimo a un secondo e 3, un distacco quasi doppio rispetto a ieri. Brutto segnale in vista della gara. Anche perché, seppur di poco, Valentino è dietro alle moto gemelle di Hayden e di Barbera. Peggio ancora Capirossi, massacrato da problemi cervicali ieri e non certo al top. Malissimo Cal Crutchlow che è caduto e ha subito l'avulsione della falangetta del mignolo sinistro, malissimo Elias, ultimo e con un distacco imbarazzante.
Il tempo di riposare due giorni, poi da giovedì sera si ricomincia: prove ufficiali del primo GP della stagione che si correrà domenica. Pedroner, la coppia da brivido della Honda, è nettamente favorita.
Ce la farà la Ducati a recuperare, chi comanda davvero in casa Yamaha? Bella domanda, la cui risposta è sempre più vicina
Io ci credo sempre