di Andrea TUNDO
LECCE - Il basket non ci sta e prende posizione contro il razzismo, lanciando un messaggio forte dopo i pesanti insulti all’indirizzo di Abiola Wabara, giocatrice di colore del Sesto S. Giovanni e della Nazionale Italiana, giunti nel corso della partita contro Como, la scorso 6 aprile. Una follia che ha scatenato la reazione della Fip, anche perché la partita non è stata sospesa (come richiesto dall’allenatore di Sesto) e sul referto arbitrale non c’è alcuna nota in riferimento all’accaduto, fatto che ha impedito l’intervento del giudice sportivo. Così ieri i vertici del basket italiano, in accordo con tutte le Leghe e la Giba, hanno lanciato la campagna di sensibilizzazione “Vorrei la pelle nera”, riprendendo il titolo della canzone di Nino Ferrer che nel 1967 inneggiava ai miti della musica coloured Wilson Pickett e James Brown.
Basket contro il razzismo: tutti "in nero" Enel e Cras aderiscono alla protesta - Nuovo Quotidiano di Puglia