Bannato
Anche quelle, io molte volte me le dimentico e sul forum come con gli amici negli sms le uso, per fortuna coi clienti, nelle mail, nelle lettere ho l'accortezza di non scrivere così.
Però credo ci sia diversità dal sbagliare un verbo o non usare un accento rispetto all'usare abbreviazioni per essere più veloci.
Comunque era solo una considerazione.
Quoto perchè mi pare perfettamente accettabile che chi ospita faccia le regole, e chi è ospitato debba adeguarsi. Ci mancherebbe altro.
Ma non sono d'accordo nel merito.
E poi qui ho scoperto quella bestemmia ecologica che è talmente fantastica che fuori dal forum non viene manco capita.
Il punto è che non è spiacevole (per tutti). E' solo un'abitudine.quando vado in toscana o in veneto rimango sempre colpito negativamente dalla mole di bestemmie che infilate nel normale linguaggio di tutti i giorni, e mi chiedo come mai nel tempo non si sia fatto nulla per cambiare questa caratteristica ma spiacevole abitudine...
Vojo dire, a Bologna si esclama "soccmèl", spesso e volentieri, e non è particolarmente lusinghiero per chi lo sente.
Tutta Italia non è offesa dalle bestemmie eh?Su TCP c'è tutta Italia, quindi chi abita in queste regioni deve rispettare gli altri utenti e limitare questo linguaggio (se proprio non può farne a meno) con il proprio vicino di casa.
Comunque non voglio essere preso per polemico, in generale capisco la ragione e mi sembra sensato mantenere il turpiloquio di basso profilo.
Solo le motivazioni mi paiono deboli.
"Limitare il turpiloquio" mi pare una ragione più che sufficiente (quindi si, anche "cazzo, sorcona, ecc.").
R.A.T. Pack Leader Pavia
Premettendo che, nonostante io stesso ne facessi discreto uso, accetto e concordo con lo stop alle bestemmie in qualsiasi salsa sul TCP
Purtroppo comprendo il disgusto che possano provare le persone che non sono venete di fronte alla nostra "spiacevole abitudine", ma d'altra parte, come tu stesso dici, è caratteristica. Ci nasciamo in questo contesto, è un intercalare abituale, usato non solo come imprecazione ma pure come punteggiatura, rafforzativo, in sostituzione al nome di un oggetto il cui nome al momento non ti sovviene. Insomma, non è mia intenzione giustificare nè minimizzare questa nostra abitudine, ma non è fatta con cattiveria come può sembrare. Niente di così diverso (come uso abituale, non come contenuto) del "minchia" del Sud, del "figa" piacentino.
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