Citazione Originariamente Scritto da D74 Visualizza Messaggio
il problema è che le cose mutano in fretta..... non ci vorrà molto tempo che stratifichino i livelli di qualità, colmando le loro lacune

all'inizio per aggredire il mercato occidentale avevano paccottiglia a bassissimo costo....

poi lavorando per conti terzi (vedi mercati ect...) soprattutto nel tessile hanno iniziato ad affiancare alla paccottiglia prodotti di bassa qualità ma accettabili e sempre competitivi.

nel contempo per questioni di costi le grandi multinazionali hanno creato le infrastrutture e catene di produzione in Cina.

man mano acquisiscono know out.....

in questo momento affianco alla solita paccottiglia ai prodotti di fascia bassa iniziano a spuntare i prodotti di fascia media che sono apetibili per una determinata fascia di mercato e non più rivolto al consumatore ultra economico.

affianco a questa situazione si sta creando il mercato in Cina, con le dovute differenze rispetto a quello che intendiamo noi per mercato, ma i numeri potenziali sono spaventosi....

i ricchi, ossia quelli che si possono permette lussi numericamente sono una vastità rispetto a quelli presenti in altre nazioni.....

la classe media che inizia a farsi largo conta qualche centinaio di milioni.....

penso che più che il boicottaggio, possibile molti anni fa, ora davvero anacronistico, sia più interessante vendere in Cina per i nuovi mercati nascenti, forti del made in Italy.

se ora 1.000.000 di pezzi venduti in Italia è un bel risultato pensate cosa vuol dire venderne 50.000.000 .....
quoto.. pensate fra pochi anni quanti miliardari ci saranno in cina..la ferrari venderà piu auto in cina che nel resto del mondo.

i suoi numeri mettono paura