... io vorrei solo sapere come fate a fare piu' di una giornata in pista, tipo rehm. Venerdi' sera ero a pezzi, ma sabato lo ero ancora di piu'. Alla sola idea di dover essere nuovamente in pista avrei vomitato dalla fatica!

Comunque troppo bello, non ero mai stato al Mugello e devo dire che la pista è veramente stupenda (il pilota un po' meno, ma insomma, vedremo di migliorare ).

Veramente complimenti a jet black (quando ho visto una street che giarava con i pro non ci credevo poi ho visto i tempi e ci credevo ancora meno). Notevole anche il tigerone di leo su per le arrabbiate, dio bono se piega.

Io personalmente ho cercato di sopravvivere: le velocità sono veramente alte (almeno per le mie capacità) ed i tempi in cui decidere cosa e come fare sono veramente minimi. Non parliamo poi del caldo, il turno delle 14:25 è stato un vero macello!!!

Un ennesimo grazie a jack, che come sempre si è reso iperdisponibile, questa volta a "ricucirmi" il parafango anteriore sciolto dalle gp racer.... Io stavo per entrare senza parafango poi mi ha raccontato di quello che è successo a blackhound (se ho capito bene) e quindi ho accettato il consiglio (e l'aiuto) di rimontarlo rappezzato e montato un po' piu' alto.

Ah, giusto per informazione, ho girato con un nokia 5800 con racechrono attaccato ad una interfaccia odb-ii bluetooth da 13 Euro spedita (dalla cina, ovvio) ed un gps da 10hz e cosi' ho anche il riscontro su file di quanto andavo piano (velocità, rpm, manetta). Cose curiose che emergono inequivocabilmente: anche quando credevo di spalancare tutto non era vero , e poi nelle curve a dx vado veramente piano.

Quindi ero un fermone pero' a livello di gadget elettronici ero troppo avanti! Scherzi a parte, comunque i tempi presi con racechrono sono stati identici a quelli presi con il transponder.

Ed ora non vedo di l'ora di tornarci (e magari di migliorare quel 2:28 che ho fatto... si si, lo so che non dovrei guardare ai tempi, ma cacchio, vado in pista una volta ogni morte di papa, non ce la faccio a non pensarci).

Ciao,
Giovanni