Quanti bocconi amari!
Quanti bocconi amari!
Purtroppo ti capisco in pieno visto che a mio padre avevano trovato la stessa cosa nei soliti organi , lui aveva 56 anni e l'innata voglia di vivere che faceva forza a tutti noi...... la rassegnazione è purtoppo una cosa che ti lascia con troppo amaro in bocca cerca di goderti tua madre ogni giorno ed essere serena per il futuro , aiuterà pure lei ...
Ciao, Nicola
In moto si muore, è vero, ma non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso, e se ancora non lo avete capito, beh, lasciate perdere , NON LO CAPIRETE MAI!!!" (poesia del motociclista)Trilly-R- Carbon ora Trilly R Silver
Anche se non ci conosciamo voglio dirti che se ci riesci devi vivere tutto, non speranza, non rassegnazione, ma consapevolezza. Vivi tutto, con tua mamma e dentro di te, lo devi a lei e lo devi a te stessa. Lasciati attraversare dalle emozioni, dalle percezioni, dal dolore, dall'amore, da dolcezza e amarezza, ricordati che se lei ha bisogno di te anche tu hai bisogno di lei, anche ora, avete tante cose da darvi, da dirvi.
Ho cercato di fare tutto ciò con mia moglie quando successe a mio suocero, circa all'età di tua mamma, fu un po' più lungo, ma simile, maledettamente simile. Non era mio padre ma ero gli affezionato e poi sentivo, toccavo, la disperazione di mia moglie e allo stesso tempo capivo che si gettava nelle cose da fare per difesa, alzava uno scudo.
Ho cercato di aiutarla a non farlo, e ho cercato di non farlo io.
Fa male, ma fa anche bene. Quel che passa è tutto insieme, se non lasci entrare o uscire, non passa ne il bene ne il male.
Un abbraccio forte
Luca
Non so
se mi capisco
quando parlo
leggo solo ora del grandissimo problema comune anche alla mia mamma.
noi oltre la chemio stiamo utilizzando un farmaco omeopatico prodotto a cuba - si chiama escozul- ne parlarono anche "le iene" su Italia1 tempo fa. lo distribuiscono in europa tramite una struttura in albania, se fai una ricerca su goggle trovi tutte le info al riguardo.
Nel caso di mia madre il problema è a tutto il pancreas al fegato e ai polmoni. AL momento........ si è stabilizzato il tutto da quando ha usato l'escozul.
Non funziona in tutti i casi ma .... in queste situazioni provare non costa nulla o quasi.
Tesoro ti sono tanto vicina..
sono passati quattro mesi..solo ieri ho preso il coraggio a quattro mani
e sono andata nel reparto dove l'anno curata per sette anni..
ormai era di famiglia ho preso i biscotti pugliesi che lei usava lasciare nel cucinotto degli
infermieri e un omaggio al dolcissimo medico che ci ha seguite (nel bigliettino
in cui cerco di esprimere con quanto più calore possibile la mia gratitudine,
mi scuso per la calligrafia "..ma mi trema la mano..").
Appena sono entrata ho sentito mia mamma, era come se fosse lì,
quando in reparto mi hanno vista mi hanno tutti salutata calorosamente
e l'agitazione iniziava a salire e gli occhi a scoppiarmi..attendo il medico che
sta visitando inizio a sventolare il ventaglio nervosamente, mi siedo composta,
mi alzo, cammino. non devo piangere non devo piangere non devo piangere osservo la sala d'aspetto
le lunghe attese le donne coi foulard in testa i figli impauriti, dal grado di
terrore negli occhi vedi se sono appena arrivati o no
non devo piangere non devo piangere non devo piangere
passa un altro medico mi saluta scruta i miei occhi lucidi
voglio scappare via lascio il pacchetto e scappo
no tu non vai da nessuna parte sei stata annunciata e aspetti
arriva lui...un sorriso da lontano..gli si illumina il viso si avvicina
e mi chiede come va? Inizio a singhiozzare balbetto grazie per tutto
quello che ha fatto per noi per tutto quello che fa ogni giorno per i malati
ma lei come sta? Non lo so dottore,continuo in lacrime, non sono piu tornata a lavorare
ho bisogno di cambiare vita, sto cercando di andare
via da rimini, non riesco più a tornare alla vita di prima..
mi perdoni non ho quasi mai pianto in questi mesi ma venire qui è stata un'emozione troppo forte..
lui affranto, in sette anni avevo sempre riso e scherzato durante le visite di
mia mamma..ma con lui potevo essere me stessa perchè lui ha camminato al nostro fianco..
Qualche minuto eterno io che continuavo a piangere e a scusarmi
ad un certo punto mi sono avvicinata l'ho stretto forte tra le braccia gli ho detto
GRAZIE l'ho baciato e senza voltarmi indietro me ne sono andata..
Ieri pomeriggio ero stremata e mi sono rifugiata nel sonno ma sento
di aver fatto una cosa importante..
Elena grazie per il tuo spazio, avevo bisogno di condividere,
è come se fossimo la stessa persona che si sta muovendo
lungo la linea del tempo..futuro e passato, passato e futuro..
Elena sarà dolce e sereno..ora..
..avrai spalle larghe per elaborare ciò che devi elaborare..dopo..
una cosa è certa..non sarai più la stessa perchè qualcosa di prezioso che era fuori di te ad un certo punto ti entrerà dentro e non ti abbandonerà mai più:tua madre, la sua essenza, il suo insegnamento la sua eredità..
Come una fiaccola luminosa che affida alle tue mani: "Ecco tesoro grande io lascio questo mondo, ora tocca a te, sii forte sii fiera e soprattutto ama la vita"
Quando ascolto la canzone della Nannini che ho in firma
mi sembra che lei mi stia parlando proprio così..
Elena ricordati che tuo figlio sta per imparare proprio da te come si può vivere un evento doloroso ma naturale come la morte..
Ti abbraccio forte
εὐδαιμονία
Siamo più in sintonia di quanto noi stesse credessimo: MI HAI FATTO COMMUOVERE.
Ho probabilmente tanto bisogno di piangere, ma non riesco a farlo: ho troppe cose da fare, il mio scudo alle emozioni ( come ha detto qualcuno di voi..GIUSTAMENTE!)
La situazione è peggiorata, ma l'ambiente e le persone incontrate all'hospice sono eccezionali...mi hanno dato tranquillità e serenità: sono certa che siamo stati fortunati ad avere questa opportunità.
p.s. uno di voi, in mp, mi ha fatto riflettere e mi sento di riportare un suo concetto: non ho creato questo spazio per farmi CONSOLARE, ma per CONDIVIDERE...e così è stato: siete grandi ragazzi, tutti!!!
Io non sono molto bravo con le parole.
Un abbraccio.
Ciao Elena!
...consolazione , conforto e condivisione.. sono tutte necessita' proprie di chi vive un momento difficile.
nulla e' peggio di dover affrontare una situazione come la tua in solitudine.
rileggendo le pagine di questo tuo tread mi rendo conto che in questi anni si e' venuta a creare una bella comunita' in TCP.
Capace spesso di gioire , ma anche di essere presente , con calore e discrezione a chi , come te , affronta una difficile prova.
un abbraccio Cara!
Antonio.
Le luci delle moto, se viste da lontano, hanno qualcosa di fatato – il faro anteriore che illumina la strada e la luce rossa del posteriore – e tanto sul Gardetta quanto sulla Cannoni è possibile vedere chi ci precede da grandi distanze: sembrano dei pesci luminosi, sospesi nelle profondità degli abissi oceanici.
Hat 2013 Motociclismo